Tra un’era e l’altra

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Conoscere e confrontarsi. Storia in un viaggio nel paese di Obama. Pregi e difetti.

E’ la terza volta nella mia vita che vado negli States, ma ormai ci mancavo da 20 anni ed ero molto curiosa di vedere cosa fosse cambiato dall’era di Bush a quella di Obama, passando per le Torri Gemelle e la crisi finanziaria.

Cose da dire ce ne sono molte e non tutte ancora chiarissime nella mia mente. Devo metabolizzare la vacanza che come sempre mi ha dato molti impulsi, alcuni positivi, altri negativi. A voi giudicare.

Cominciamo dal viaggio e dall’arrivo alla dogana. Viaggiavo con American Airlines. Appena mi hanno visto arrivare con la stampella (infortunio prevacanza), mi hanno fatto saltare la coda (eh,eh, ma io non avevo richiesto ciò) e mi hanno chiesto all’aereoporto di Malpensa se avessi bisogno di una sedia a rotelle (argh). Rifiutata.
Però…mi hanno dato la fila davanti nella classe turistica. Che per un viaggio di 8 ore in aereo non era male, no?

Comunque ce l’ho fatta, da Milano a NY è stato un viaggio tutto sommato brevissimo. Leggi un libro, guardi un film e sonnecchi un po’…
Poi mi ero comprata il ”Time” sul quale avevo trovato un articolo su donne e lavoro chiamato Pink Recovery e ho deciso di tradurlo per metterlo su dol’s.

Arrivo a NY. Anche qui sono stata agevolata dalla stampella, tanto che ho detto a mio marito che la prossima volta anche se starò meglio mi porterò la stampella ugualmente. 🙂

Al controllo security ci siamo dovuti quasi quasi spogliare: scarpe, cinture, maglioni, aprire borse. I liquidi li butti via (ma a mia figlia hanno fatto passare l’amuchina liquida..si sono sbagliati? No, anche al ritorno non l’hanno vista). Io sono stata perquisita da una gentile doganiera con i guanti blue.
Mi sono messa a ridere perchè mi faceva solletico tanto era leggera l’ispezione.

Arrivati alla Dogana…beh, parlano tanto delle impronte digitali qui da noi… a NY ce le hanno prese a tutti, adulti e minorenni (anche a mia figlia).
Per fortuna che adesso la richiesta del visto si fa online (con il passaporto elettronico)…ma la devi ugualmente stampare e consegnare alla dogana.

Comunque meglio di 20 anni fa quando ho dovuto compilare dei moduli in uno dei quali dovevo dichiarare che non ero comunista e non militavo nel parito.

Le valigie sono arrivate tutte quasi subito (altro che a Malpensa). Ma quella di mio marito era stata aperta. I famosi controlli random.
Chiusa la questione valigie…andiamo a prendere il taxi.

Beh, sulla questione taxi vi racconterò in seguito.

<continua>

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Profilo Autore

Caterina Della Torre

Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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