Autore: selena Pellegrini

Selena Pellegrini. nata a 48 anni fa. Da allora non ho mai smesso di mettere avanti le lancette dell'orologio, le piace il futuro, innovare. Nasce pubblicitaria, lavora a Roma, a Milano e da qualche altra parte del mondo per un pò. Poi cambia, il suo percorso va in televisione, come conduttrice per la7 e Rai, e come produttrice con un canale satellitare tutto nuovo che si chiamava TaxiChannel, da affittare a ore per fare la propria televisione. Quando il web da bolla diventa roba che scotta, lei è già sulle strade digitali. Divento mamma e crea il primo portale per neomamme, Bimbo.it e poi si butto a capofitto su Mammenellarete.it, grazie a TheBlogTv. In tutto questo ha già fatto due o tre volte impresa, e soprattutto affianca PMI in piani di marketing, internazionalizzazione e sviluppo e E-Commerce. Dà vita a la TheBrandExperience. Il futuro ha un titolo "digital showroom"

Avere l’Italian Factor è sicuramente una dote vincente, una di quelle caratteristiche che si trasformano in un valore aggiunto percepito soprattutto all’estero. In questi tempi tutti parlano di Claudio Ranieri esaltando alcune sue “doti” tutte italiane, ma è lo stesso per Massimo Bottura o per il Maestro Morricone. Quanto I Factor c’è in ciascuno di noi? Rispondi a questo breve test Valutazione da leggere dopo aver risposto Calcolo del risultato Da 1 a 10 quanto è per te importante l’estetica, lo stile, il senso del bello? (1-3: nulla; 4-5: poco; 6: sufficiente; 7-8: abbastanza; 9: molto; 10 fondamentale) A…

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Due donne manager in azienda meccanica. Giovani, belle, brave e…sorelle. Sono due sorelle, Sara e Manuela Zanola che per phisique du role e sorriso immagineresti nell’industria della moda. E invece no, sono le due General Manager e socie di Zanola Network. Età 30 anni. Le incontro al MECSPE (fiera della meccanica a Parma), tra stand tecnici e industriali, ingegneri con cravatte di regime, al loro stand che si distingue subito per freschezza e unicità. C’è tanto bel marketing del Made in Italy nella vostra proposta…. C’è un bel roll up che spiega Zanola Network “una rete d’impresa giovane, flessibile e…

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Viaggio su e giù per l’Italia e incontro in media 10 imprese a settimana, piccole, medie e anche grandi imprese. Da 1 a 80 milioni di fatturato. Ogni volta che il navigatore mi porta all’indirizzo stabilito parcheggio con un senso di soddisfazione. Nella maggior parte dei casi questo senso di soddisfazione resta durante l’intera riunione con il mio interlocutore che per lo più è il titolare o comunque uno dei top manager (DG). Vorrei per una volta evitare di parlare di criticità e problemi perché quelli credo li conosciamo tutti bene (fiscalità, incentivi, infrastrutture), vorrei invece parlare di imprenditorialità. IMPRENDITORIALITA’…

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In quest’epoca digitale dove è tutto così social e allo stesso tempo così fluido, non c’è più spazio per quella coscienza adulta che ha prodotto solo danni irreversibili. Caro Babbo Natale, sono ormai quasi 40 anni che non ti scrivo, tra le ragioni principali c’è quella che ancora qualcuno chiama e spaccia per “consapevolezza dell’età adulta”. Insomma quella roba che tutti i genitori auspicano che prima o poi arrivi come una mano santa sull’esistenza/coscienza dei propri figli. Ho deciso di riprendere a scriverti per la stessa ragione, quella che io ora chiamo “consapevolezza della mia età adulta”. Faccio un breve…

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In Italia ci piace parlare di innovazione e di futuro, citiamo spesso parole come “programmazione” e sempre di più sembra che questo sia il Paese delle Start Up. Sbagliato Signori e Signore. Start Up è una bellissima parola, suona bene, è anglofona, contemporanea e ci fa sentire “avanti” come quel resto del mondo che indichiamo con piacere. Ma le Start Up (e sia chiaro qui non mi riferisco alle Start Up Innovative che per un’anomalia tutta italiana si tratta di quelle start up per il 99% digitali che si possono costituire anche con un capitale di 1 euro e hanno…

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VENDERE ALL’ESTERO E’ UNA DECISIONE STRATEGICA E’ tempo di castagne, di quasi Natale, di tensione internazionale altissima, e di “voucher all’internazionalizzazione erogati dal MISE”. Lodevole iniziativa, supporto utile e importante per le aziende che ne abbiano fatto richiesta e bella opportunità per quelle che lo hanno ottenuto. Non tantissime per la verità perché non tutte (a mio parere) hanno saputo compilare la domanda. E qui sta il primo “attorcigliamento” di budella, parlo da imprenditrice. Perché diamine, presentare una domanda per qualsiasi bando/misura pubblica deve richiedere sempre una specializzazione in scienze occulte? Così si scopre che molte aziende fin dall’inizio si…

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Le aziende italiane devono cominciare a parlare “internazionale” sia in termini culturali che linguistici Difficile da pronunciare quasi come il vulcano islandese Eyjafjallajökull e neppure facile a farsi. Intanto diciamo che per parlare di Internazionalizzazione bisogna distinguere: Vendere all’estero Produrre all’estero Cercare partner o soci internazionali Quindi parliamone in 3 puntate distinte. La cosa vera è che c’è un fattore comune, un leit motiv di fondo, sia che 1.2.3 siano tutti attivi sia che si intraprenda una sola delle 3 strade, in ogni caso le aziende italiane devono cominciare a parlare “internazionale” sia in termini culturali quindi anche linguistici, ma…

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Un imprenditore, un manager, un professionista che rinunci alla formazione ha già perso. Crescendo come ogni lupo che si rispetti non ho perso il vizio, che è quello per cui ogni inizio di settembre coincide con l’acquisto di risme di carta, penne e un bel moleskine nuovo di zecca (rigorosamente pagina bianca o al massimo a quadretti), perché ogni fine estate mi prende la voglia di tornare a scuola. Credo che da sempre sia la mia curiosità a generare questa condizione. Crescendo tra l’altro ho imparato che c’è talmente tanto da apprendere, che non finirei mai di comperare moleskine. Vorrei…

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