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    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»In viaggio per Matera e oltre
    Pari opportunità

    In viaggio per Matera e oltre

    Marta AjòBy Marta Ajò10/01/2019Updated:10/01/2019Nessun commento4 Mins Read
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    matera-moica
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    Mantenendo ogni impegno preso e calendarizzato già nell’Expo2015, gli Stati Generali delle Donne svolgeranno a Matera, il 24-25 gennaio prossimo,  due giorni di riflessioni e dibattito sui temi delle politiche del lavoro, dell’economia, della finanza, del femminile, dei diritti, della cultura, della scuola, della formazione, della pace e del dialogo, del ben vivere e dello sviluppo.

    Sarà un incontro propositivo e interlocutorio con le Istituzioni, una ricerca per costruire una modalità concreta e possibile di collaborazione con altre associazioni, enti, imprese,scuole, università per costruire una nuova cultura sociale. Un Forum permanente aperto ad ogni contributo, una base su cui costruire un’ alleanza con ogni altra rappresentanza di genere.

    Nel ripercorrere questo lungo cammino, il Seminario di Matera cercherà di approfondire le modalità per il raggiungimento di questi obbiettivi già enunciati nel Patto per le donne del 2016.

    Era previsto che il viaggio intrapreso dagli Stati Generali delle Donne si sarebbe svolto per tappe importanti e significative delle quali Matera 2019 avrebbe dovuto rappresentare quella più densa e significativa.
    Un momento di riflessione sul già fatto e il da farsi, di completamento delle riflessioni emerse, di ulteriori proposte coerenti all’ “Open Future” che caratterizzerà la kermesse di Matera 2019.
    Un futuro che da sempre è stato ben presente nel dibattito di genere e che ha radici nella storia di quel pensiero.

    Cultura, intesa come una base di riflessione da dedicare agli obiettivi comuni dell’esistenza. Come intreccio di pensiero, scienza, tecnologia e manualità.
    Come ridefinizione delle relazioni tra generi, generazioni,  appartenenze e razze.
    Come utilizzo e gestione di nuove tecnologie nel rispetto della capacità umana.
    Cultura  intesa come rispetto della storia millenaria e degli insegnamenti ricevuti dal molto e dai molti che ci hanno preceduti ed accompagnati verso un progresso sempre più tangibile.  Una cultura che rispetti soprattutto gli individui e i loro bisogni con nuovi modelli di vita e investimenti mirati.

    Orgogliosamente certe nell’affermarlo, le donne possono e devono essere protagoniste di questo percorso.
    Grate storicamente, ma con la consapevolezza del superamento degli incontri collettivi spesso troppo autoreferenziali ( le cui tesi,  pensiero ed idee sono state talvolta distorte o male utilizzate) e la presa d’atto della successione temporale di momenti di altissimo impegno e di improvvise cadute, infine di lunghi silenzi.

    Ecco perché questo incontro tende ad assumere una sua specificità.
    La capacità e la forza degli SGD derivano dalla metodologia perseguita con la quale sono stati capaci di percorrere una strada scivolosa, superando la sterilità delle critiche e raccogliere attorno persone d’indubbio valore che hanno partecipato e contribuiscono a dare un corpo alle parole.

    L’azione degli SGD ha preso il via sulla base di un Progetto a cui aderire.  Un Patto fra donne, portatrici di esperienze, professionalità ed idee concrete. Esse si sono confrontate e continuano a confrontarsi in molti luoghi raccogliendo l’adesione ad esso, nella richiesta di azioni concrete a favore delle donne soprattutto sul tema fondamentale del lavoro, per contribuire quindi al riequilibrio di tutto il sistema economico.

    Scritto con il contributo di tutte e sempre in evoluzione, il Patto è nato per  portare all’attenzione del Governo i risultati di un lavoro attuato in tutte le Regioni, per definire con Esso gli obiettivi da raggiungere e iniziare a “trasformare i problemi in opportunità e le richieste in azioni”.
    Il Patto, che intende muoversi per la sua realizzazione nel rispetto delle disposizioni comunitarie e nazionali, vuole essere un contributo concreto, per trovare soluzioni e proposte alle politiche di genere. Un progetto concreto che passa inevitabilmente attraverso un confronto e azioni sui territori.

    A Matera nel 2019 si parlerà di Open Future: “Un futuro aperto, stimolato da una cittadinanza attiva che partecipa ai processi di co-creazione e di co-generazione di valore. Un tema che non riguarda solo i cittadini, le istituzioni e gli operatori culturali ma anche le imprese e gli imprenditori che, con capacità di visione e spirito di innovazione, favoriscono l’affermazione di modelli di produzione basati sull’interazione, l’ascolto e la condivisione con il territorio. Matera 2019 è un’opportunità per creare un futuro e una cultura aperta al contributo di tutti: un laboratorio di idee, stimoli, riflessioni ma anche di azioni sinergiche affinché la cultura diventi parte integrante della quotidianità, uno strumento di espressione creativa ed un nuovo modo di apprendere e sentirsi cittadini del mondo e imprese a dimensione internazionale”.
    E senza le donne non si può costruire il futuro.

    https://www.amazon.it/Matera-2019-generali-movimento-domani-ebook/dp/B074466ZY9

    stati-generali-donne2019

    matera stati generali delle donne 2019
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    Marta Ajo
    Marta Ajò
    • Website

    Marta Ajò, scrittrice, giornalista dal 1981 (tessera nr.69160). Fondatrice e direttrice del Portale delle Donne: www.donneierioggiedomani.it (2005/2017). Direttrice responsabile della collana editoriale Donne Ieri Oggi e Domani-KKIEN Publisghing International. Ha scritto: "Viaggio in terza classe", Nilde Iotti, raccontata in "Le italiane", "Un tè al cimitero", "Il trasloco", "La donna nel socialismo Italiano tra cronaca e storia 1892-1978; ha curato “Matera 2019. Gli Stati Generali delle donne sono in movimento”, "Guida ai diritti delle donne immigrate", "Donna, Immigrazione, Lavoro - Il lavoro nel mezzogiorno tra marginalità e risorse", "Donne e Lavoro”. Nel 1997 ha progettato la realizzazione del primo sito web della "Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità" della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il quale è stata Editor/content manager fino al 2004. Dal 2000 al 2003, Project manager e direttrice responsabile del sito www.lantia.it, un portale di informazione cinematografica. Per la sua attività giornalistica e di scrittrice ha vinto diversi premi. Prima di passare al giornalismo è stata: Consigliere circoscrizionale del Comune di Roma, Vice Presidente del Comitato di parità presso il Ministero del Lavoro, Presidente del Comitato di parità presso il Ministero degli Affari Esteri e Consigliere regionale di parità presso l'Ufficio del lavoro della Regione Lazio.

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

https://www.dols.it/2025/04/26/chiamatemi-francesco-il-papa-della-gente/
    Oratorio Filippo Neri a Torino Oratorio Filippo  Neri  a Torino
    Da Picasso a Wothol aTorino https://abbonamentomu Da Picasso  a Wothol aTorino https://abbonamentomusei.it/mostra/forma-e-colore/
    Cherasco Cherasco
    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

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