Autore: Rita Cugola

Rita Cugola, milanese del ’59. Giornalista. Attualmente ha collaborato con il quotidiano “Il Fatto” e ha lavorato per il mensile “SpHera” (ora chiuso), occupandosi, rispettivamente, di mondo islamico (immigrazione, problematiche politiche e sociali) e di egittologia, ermetismo, filosofia. Collabora al momento attuale anche con Panorama e Alganews . Il suo blog http://ritacugola.blogspot.it/

Nesuna forma di violenza. Contrariamente ad alcuni gruppi di attivisti che per contrastare l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca non hanno esitato a rompere vetrine e incendiare veicoli (i danni cauati ammontano a circa 100mila dollari), le donne hanno saputo focalizzare l’attenzione generale senza dover ricorrere agli eccessi. E’ bastata la loro presenza (nettamente superiore persino alle rosee aspettative delle organizzatrici) a scuotere la coscienza della collettività. Al grido di “Abbiamo bisogno di un vero leader, non di un twitter raccapricciante“, “Quelli femminili sono diritti umani“, “I muri vanno abbattuti, non eretti“, “Più amore, meno paura” e “L’inferno…

Read More

LIBANO. MOLTI DOGMI E NESSUN DIRITTO NELL’ITER DIVORZILE DELLE DONNE La realtà multiconfessionale del Libano, proverbialmente incline al settarismo, non ha certo contribuito al livellamento delle procedure divorzili. Le 18 congregazioni religiose formalmente ammesse dallo stato godono infatti di ampia autonomia decisionale sul piano civile. Per dirimere controversie inerenti matrimoni, separazioni, custodia dei minori, versamento degli alimenti all’ex coniuge, ciascuna corte competente (sebbene vincolata agli organismi istituzionali per questioni esulanti la sfera familiare) è sostanzialmente libera di ricorrere alle norme giuridiche ispirate dai rispettivi testi sacri di riferimento. L’effetto maggiormente evidente di tale complessa situazione è il diverso trattamento…

Read More

Emarginati, derelitti, sfiduciati. Nella sola Teheran –  in base alle rilevazioni del sindaco Mohammad Bagher Ghalibaf – sarebbero 15 mila (di cui tremila di sesso femminile) gli individui privi di abitazione, dunque condannati a dormire all’addiaccio coperti da cartoni ormai consunti. unici baluardi contro le insidie climatiche. Fattore che avrebbe indotto almeno 300 disperati (inclusi molti bambini) a insediarsi stabilmente nel cimitero Nasri Abad (ogni fossa può accogliere quattro persone al massimo), a dispetto dei ripetuti ordini di sgombero vanamente emanati dalle istituzioni cittadine. Tombe vuote assurte a rifugi improvvisati: un dramma su cui la recente inchiesta (corredata da eloquenti…

Read More

Nell’immaginario collettivo, il termine violenza evoca tradizionalmente aggressioni fisiche di matrice variabile ed esiti talvolta imprevedibili. Raramente viene esteso ai pesanti condizionamenti psicologici che a prescindere da eventuali maltrattamenti continuano a scandire l’esistenza femminile. Specialmente nei contesti a forte impronta patriarcale. Soprusi che spaziano dalle mere discriminazioni alla sottomissione assoluta, fino a culminare nella privazione delle libertà primarie (di espressione in primis). Oggettivamente impercettibili per carenza di indizi esteriori, ma non certo meno letali. Sono ancora troppe infatti le donne costrette a soffrire in solitudine, nella più assoluta e bieca indifferenza. Silenziose ed evanescenti, eterne custodi di un dolore…

Read More

Forse non riusciranno mai a dimenticare la tragica esperienza vissuta. I soprusi e gli orrori subiti passivamente, il senso di precarietà esistenziale ispirato da una condizione di cattività passibile di culminare in un’esecuzione capitale. Per i sopravvissuti all’inferno islamista nelle località appena redente dall’esercito di Baghdad non sarà semplice ricominciare a vivere: l’avvenuta percezione del lato più oscuro e recondito della natura umana rischia infatti di offuscare per sempre ogni tremulo barlume di speranza in un futuro promettente. ”Dopo quattro ore di tortura, mio cognato è stato crocifisso e squartato davanti ai familiari“, ha raccontato Esam, un iracheno di mezza…

Read More

 NABILA MOUNIAB: L’ORGOGLIO DI ESSERE DONNA Aveva sperato di poter contribuire attivamente all’evoluzione sociale del Marocco. Invece, l’8 ottobre scorso, la coalizione tripartitica da lei promossa (ossia la Federation of the Democratic Left) non è riuscita a superare la soglia minima del 3% necessaria per approdare in parlamento, che in tal modo continuerà a essere egemonizzato dagli islamisti del Justice and Development Party (il più quotato su scala nazionale) e dai monarchici indipendenti dell’Hizb al-Istiqlal. Ma a dispetto della sconfitta subita alle urne la 56enne Nabila Mounib – al vertice dell’Unified Socialist Party dal 16 gennaio 2012 e attualmente unica…

Read More

 GLI SCONCERTANTI RISVOLTI DI UN PAESE IN CRESCITA Una neonata, in India, non è affatto accolta con gioia. E non solo per ragioni culturali riconducibili a un contesto profondamente patriarcale e misogino in cui l’esistenza femminile è ritenuta secondaria, ma anche  per questioni meramente economiche. E’ infatti la prospettiva di doversi sobbarcare, un giorno, l’onere di una dote da corrispondere al futuro genero  (pratica sopravvissuta al bando sancito nel lontano 1961) a condizionare maggiormente le scelte degli aspiranti padri (l’opinione delle madri è superflua), sempre più orientati a conoscere in anticipo il sesso del nascituro per poter rivendicare l’interruzione della gravidanza…

Read More

L’emancipazione non è affatto incompatibile con l’Islam. Ne è assolutamente convinta la 42enne Souad al-Shammary, teologa balzata improvvisamente all’onore delle cronache per aver osato sfidare l’establishment religioso saudita. Uno scontro inevitabile, alla luce della consapevolezza raggiunta al termine di un percorso interiore tormentato ed emblematico. Lei stessa, educata  al salafismo (corrente sunnita che rimanda alla rigida esegesi della sharìa, o legge islamica) e al nazionalismo promulgato dal politico egiziano  Sayyb Qubt (assurto a icona dell’estremismo) non aveva mai immaginato di poter giungere, un giorno,  a ricusare in toto gli insegnamenti ricevuti. Del resto era cresciuta in seno a una tribù…

Read More