Autore: Cristina Perciaccante

Bolognese di nascita, milanese d’adozione dopo il diploma di “addetta alla segreteria e direzione d’albergo” consegue la maturità tecnica da privatista in due anni. Lavora per società del calibro di Eni, Montedison, BNP Gestioni, Lazard, Kpmg fino al 2002, anno in cui decide di prendersi un anno sabbatico per seguire la figlia di sei anni. Inizia ad investire per gioco diventando così brava che ancora oggi, dopo 13 anni, non è più tornata a fare la dipendente. Per migliorare la conoscenza del settore si forma sul campo con insegnanti del calibro di Robert e Kim Kiyosaki, Suze Orman, Harv Ecker e tanti altri. Nel 2014 fonda a Milano la sua società “Potereconomico.com” dove trasmette la propria esperienza a tutte le persone che vogliono seguire il suo percorso verso la libertà finanziaria. Ha scritto due libri: uno dedicato alla donne che si intitola “Come sposare il Re del Mondo” e uno per tutti, dal titolo “Non accettare diamanti dagli sconosciuti”, reperibili scrivendole a info@potereconomico.com. Collabora con Dol’s Magazine, Il Portale delle Donne e Donna in Affari. Ha appena vinto il prestigioso premio “Donne che ce l’hanno fatta – edizione Expo 2015”. Tiene corsi in tutta Italia sugli investimenti in azioni, obbligazioni, oro, argento e diamanti.

L’attuale sistema pensionistico Statale, gestito dall’INPS, si basa su di un sistema a ripartizione. Il che significa che se sei in pensione, chi finanzia direttamente il tuo assegno mensile, è un lavoratore che sta versando i contributi. Ovvero, i tuoi contributi trattenuti oggi, e che dovrebbero tornarti sotto forma di pensione in futuro, li rivedrai solo se, in quel futuro, ci saranno altri lavoratori che pagheranno i propri contributi. Un vero cane che si morde la coda. Di fatto pagando oggi ti crei un diritto futuro, diritto che, però, non avrai la certezza di ottenere. A peggiorare ancora le cose,…

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Donnainaffari.it e Potereconomico.com con la collaborazione di Selena Italy – Organizzatore di Imparare a gestire il proprio denaro comprendendo le logiche finanziarie Il workshop è rivolto a donne e uomini che vogliono imparare i meccanismi della finanza per evitare che le loro scelte possano tradursi in perdite economiche gravose. Nel workshop si farà chiarezza sugli errori più comuni e sulle regole alla base della gestione del denaro, allo scopo di evitare gli errori senza affidarsi completamente a gestori esterni che potrebbero riservarci amare sorprese, e di imparare a controllare i movimenti finanziari e capire i termini bancari e le leggi alla…

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Il mondo finanziario è cambiato negli anni 90, quando abbiamo assistito alle privatizzazioni delle Banche. I nostri nonni e i nostri padri depositavano con fiducia tutti i loro risparmi in Banca. Lì trovavano personale disponibile e spesso instauravano con il direttore un rapporto di reciproca stima. Oggi gli stessi correntisti assistono sgomenti alle vicende di Banca Etruria (e delle altre). Il mondo finanziario è cambiato negli anni 90, quando abbiamo assistito alle privatizzazioni delle Banche. Gli Istituti di Credito hanno smesso di essere “gestiti” dallo Stato per diventare vere e proprie aziende private. Ciò ha comportato un enorme cambiamento:…

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Mai come oggi bisogna prestare attenzione a ciò che i consulenti propongono anche se bisogna evitare di cadere nell’errore di lasciare i soldi sui conti correnti per paura d’investirli: in un caso come nell’altro rischiamo di perdere tutto. Dopo il fallimento di Banca Etruria, Banca Marche, Cariferrara e Carichieti a chi toccherà ora? Ma, soprattutto, chi ci rimetterà i risparmi di una vita? La maggior parte di noi non è consapevole del rischio che sta correndo, convinta com’è di aver investito i propri soldi in modo sicuro. Dal primo gennaio di quest’anno, oltre ai rischi di sempre, si aggiunge anche…

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Un altro anno volge al termine ed è tempo di bilanci. Finanziariamente, per moltissime di noi, il 2015 è stato un vero e proprio bagno di sangue. Incapacità, cattivi consigli e pigrizia hanno permesso a crisi greca, svalutazione dello Yan, fallimenti delle banche e inflazione di erodere, se non di distruggere completamente molti dei nostri piani per il futuro. Avremmo potuto evitare la maggior parte delle perdite? Sono convinta di si. E allora perché non lo abbiamo fatto? In questo anno ho avuto la fortuna di incontrare un centinaio di donne che hanno cambiato radicalmente approccio nei confronti del denaro.…

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La banca fallisce? Paga solo chi è finanziariamente analfabeta! L’ennesimo episodio che racconta quanto siano creduloni gli italiani ha appena colorato le cronache nazionali: 4 banche sono fallite trascinando sul lastrico migliaia di piccoli risparmiatori. Come al solito si tratta di gente che è stata facile preda di consulenti finanziari disonesti, alla quale si è affidata nel pieno della propria ignoranza. Ignoravano, infatti, il significato del termine “subordinato” così come in passato ignoravano il termine “derivato” e si erano riempiti di obbligazioni Parmalat, Argentina e via discorrendo. È proprio vero che la storia non insegna! Ancora una volta, il popolo…

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I tempi sono questi ed è inutile (oltre che dannoso) fingere che tutto vada bene. È il momento di prendere delle decisioni e non di lasciarsi trasportare dagli eventi, se non si vuole essere spazzate via. L’Europa è ampiamente sconvolta dalla crisi da anni. Nessuno è in grado di fare previsioni attendibili, ma se guardassimo alla storia vedremmo chiaramente cosa è successo in passato e quante volte la guerra è derivata da crisi così profonde. Per ora i venti di guerra soffiano su Francia, Medio Oriente, Siria, Iraq, Turchia e Kurdistan, ma anche la Russia fa parte della coalizione…

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Per intere generazioni la pensione INPS è stata qualcosa su cui contare e che consentiva praticamente a tutti una terza età serena. Per molti di noi, oggi, si sta invece rivelando un miraggio. Ogni volta che viene varata una riforma l’età minima si allontana e aumentano, per contro, gli anni di contribuzione. Da non sottovalutare nemmeno che il divario esistente oggi tra l’ultima retribuzione e la pensione si assesta intorno ad un 50-60% circa. Molto presto si lavorerà fino ai 70 anni per poi doversi accontentare di poche briciole sulle quali dovremo ancora una volta pagare dei contributi. Per quale…

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