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    Dol's Magazine
    Home»Donna e lavoro»Il mio mondo è a colori
    Donna e lavoro

    Il mio mondo è a colori

    Annarita TriaricoBy Annarita Triarico11/11/2016Updated:11/11/2016Nessun commento6 Mins Read
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    Illustratrice fantasy, autrice di periodici per ragazzi, consulente esperta in armocromia: Simona Calavetta ci racconta il suo percorso professionale ricco di interessi e di energia creativa, in cui il colore è strumento d’espressione artistica ma anche una tappa fondamentale nel processo di valorizzazione dell’immagine di sé.

    Creare armonia dipingendo un’illustrazione fantasy ad acquerello. Scegliere il giusto abbinamento per abiti e make up valorizzando le proprie nuance. Entrambi questi aspetti fanno parte da anni della vita quotidiana e lavorativa di Simona Calavetta, che in questa intervista ha accettato di raccontarci “tutti i colori” della sua professione.

    Ciao Simona, diamoci del tu. Quando e dove inizia la tua storia?
    “Sono nata a Roma nel movimentato ’76, da madre sarda e padre siciliano. Potevo essere un mix di cinismo, fatalismo e melodramma, invece per fortuna sono solo un po’ nevrotica”.

    colori2Come si è svolto il tuo percorso di studi?
    “Mi sono diplomata nel ‘98 in Illustrazione, all’Istituto Europeo di Design. In seguito, quando già iniziavo a lavorare come sceneggiatrice di fumetti, mi sono iscritta al DAMS laureandomi in Sceneggiatura Cinetelevisiva”.

    Come, quando e perché hai deciso di diventare illustratrice professionista?
    “Disegno da sempre, fin da quando ero piccolissima. Per me era il gioco più normale del mondo. Ho capito che poteva diventare un mestiere solo dopo la maturità classica, mentre vagliavo i vari indirizzi universitari”.

    Quali sono i temi che prediligi nelle tue illustrazioni?
    “Le atmosfere sospese e un po’ surreali, come quelle delle leggende. Sono anche una persona buffa, quindi mi piace fare disegni divertenti. Però, è più facile che sulla carta emerga il mio lato malinconico”.

    Quali sono le tue esperienze professionali nel campo dell’illustrazione?
    “Ho dipinto copertine di libri, sia di romanzi fantasy che di raccolte di saggi legati al mondo del fantastico. Il mio lavoro principale era (in parte lo è ancora) quello di autrice e redattrice di periodici per ragazzi. Qualche anno fa, però, ho sentito il bisogno di concentrarmi maggiormente sull’illustrazione. Cercando consigli e risorse per mettere bene a fuoco il mio futuro professionale, ho incontrato sul web persone preziose: in primis Gioia Gottini, poi il sito C+B diretto da Francesca Marano, infine Rete al Femminile, associazione di donne che lavorano in proprio e si supportano a vicenda”.

    colori3E invece a quando risale il tuo incontro con l’armocromia?
    “Risale ai tempi in cui studiavo Illustrazione, ero già un’appassionata dello studio del colore. In una rivista trovai un articolo che descriveva sommariamente i quattro principali ‘cromotipi’ – che in armocromia sono indicati con i nomi delle quattro stagioni – associandoli alle sfumature che meglio li valorizzano. Individuando il proprio cromotipo è possibile capire quali sono le nuance su cui puntare per la scelta del trucco, degli accessori e dell’abbigliamento. Quando ho iniziato ad appassionarmi a questa materia, a fine anni ’90, era molto difficile trovare informazioni in merito, o anche solo qualcun altro che ne avesse sentito parlare qui in Italia. Di conseguenza, credevo fosse qualcosa per ‘nerd del colore’ come me. Mi sono esercitata a lungo su me stessa e le mie amiche, ma è stato solo pochi anni fa, confrontandomi con le professioniste di C+B, che ho capito che potevo trasformare tutto questo in un lavoro”.

    In cosa consistono le tue consulenze di armocromia?
    “Offro una mattinata o un pomeriggio a chi desidera farsi un regalo e rilassarsi tra musica, candele, tè e biscotti, da soli o in compagnia di un’amica (o di un amico, perché no?), mentre effettuo lo studio della carnagione con l’analisi del colore. Una volta individuato il cromotipo giusto (Primavera, Estate, Autunno, Inverno e le rispettive sottocategorie), passo a truccare le clienti con i colori più adatti a loro, perché si godano la loro nuova tavolozza. Il trucco per me è un’estensione della pittura, mi appassiona fin da ragazzina e amo aggiornarmi sulle ultime novità.
    Un paio di giorni dopo invio alle clienti un sunto su quanto è emerso dall’analisi personalizzata del colore: la loro palette di riferimento, quali sfumature indossare, quali prediligere sul viso e sui capelli, ma anche come portare i colori meno valorizzanti, se a loro piacciono. Un promemoria molto utile, consultabile comodamente anche su smartphone e tablet mentre si fa shopping”.

    Qual è il momento che preferisci durante queste consulenze?
    “Ce ne sono tanti. Ad esempio amo osservare i diversi modi in cui una carnagione reagisce ad un determinato colore. Un viso può illuminarsi (oppure spegnersi) semplicemente cambiando sciarpa. È bello anche vedere la gioia e il divertimento delle clienti di fronte alla scoperta di cosa può, a livello cromatico, renderle più belle e femminili.
    Spesso vengono da me coppie di donne: amiche che si sono regalate l’analisi personalizzata per il compleanno, mamma e figlia che vogliono condividere una coccola… Una volta sono venute da me due sorelle: sono rimaste così contente del trucco e dell’effetto che aveva il colore sul loro viso, che si sono fatte scattare un sacco di foto, come vere dive!”.

    Quali sono i tuoi futuri progetti professionali? Continuerai a realizzare illustrazioni e ad offrire, in parallelo, consulenze di armocromia?
    “Sì, infatti nell’ambito del colore sto avviando delle collaborazioni con bioprofumerie e saloni di bellezza. Come illustratrice, invece, ho un paio di progetti editoriali in corso, che porto avanti con due amiche molto brave, un’illustratrice e una scrittrice. Nell’immediato futuro li sottoporremo ad un editore”.

    Ed eccoci all’ultima domanda. Quali saranno secondo te i colori che andranno di moda in questo inverno 2016-2017?
    “Come ogni anno, i colori di tendenza sono lanciati dalla Pantone, che per questa stagione ha presentato ben dieci colori, tra grandi classici come i toni neutri e il rosso, nuance già in voga come il mostarda, il terracotta e l’azzurro polvere, e sfumature nuove come il Lush Meadow, un verde foglia intenso, e il Bodacious, un bel mix tra viola e rosa polvere. Però secondo me, al di là della moda, è sempre meglio scegliere colori che ci facciano sentire bene con noi stesse. Ogni tonalità ha un’energia di cui possiamo beneficiare!”.

    Per info e contatti
    e-mail: simona.calavetta@gmail.com
    Blog: http://simonacalavetta.blogspot.it
    Pagina Facebook: Simona Calavetta – Disegni e colori (www.facebook.com/SimonaCalavetta)

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    Annarita Triarico
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    Annarita Triarico – Giornalista pubblicista di Roma. Curiosa, eclettica, golosa e un po’ naif. Battitore libero (come mi definì tempo fa l’Editore per il quale lavoro). Stacanovista loquace, perfezionista ad oltranza e felicemente mass media-adjected. Potete trovarla sul suo food blog, La Reflex nel piatto www.lareflexnelpiatto.com

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    Redattora del sito internet www dols.it

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    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

⸻
    Regia di Guido Chiesa Prodotto da Iginio Straffi e Regia di Guido Chiesa
Prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai
Con Micaela Ramazzotti, Edoardo Leo, Gloria Harvey, Andrea Pisani, Anna Bonaiuto
Al cinema dal 17 aprile
https://www.dols.it/2025/04/15/30-notti-con-il-mio-ex/
    https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-mil https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-milano-al-pac-con-body-of-evidence/

E’ la prima ampia mostra personale in Italia dell’artista iraniana; che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura.
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