Illustratrice fantasy, autrice di periodici per ragazzi, consulente esperta in armocromia: Simona Calavetta ci racconta il suo percorso professionale ricco di interessi e di energia creativa, in cui il colore è strumento d’espressione artistica ma anche una tappa fondamentale nel processo di valorizzazione dell’immagine di sé.
Creare armonia dipingendo un’illustrazione fantasy ad acquerello. Scegliere il giusto abbinamento per abiti e make up valorizzando le proprie nuance. Entrambi questi aspetti fanno parte da anni della vita quotidiana e lavorativa di Simona Calavetta, che in questa intervista ha accettato di raccontarci “tutti i colori” della sua professione.
Ciao Simona, diamoci del tu. Quando e dove inizia la tua storia?
“Sono nata a Roma nel movimentato ’76, da madre sarda e padre siciliano. Potevo essere un mix di cinismo, fatalismo e melodramma, invece per fortuna sono solo un po’ nevrotica”.
Come si è svolto il tuo percorso di studi?
“Mi sono diplomata nel ‘98 in Illustrazione, all’Istituto Europeo di Design. In seguito, quando già iniziavo a lavorare come sceneggiatrice di fumetti, mi sono iscritta al DAMS laureandomi in Sceneggiatura Cinetelevisiva”.
Come, quando e perché hai deciso di diventare illustratrice professionista?
“Disegno da sempre, fin da quando ero piccolissima. Per me era il gioco più normale del mondo. Ho capito che poteva diventare un mestiere solo dopo la maturità classica, mentre vagliavo i vari indirizzi universitari”.
Quali sono i temi che prediligi nelle tue illustrazioni?
“Le atmosfere sospese e un po’ surreali, come quelle delle leggende. Sono anche una persona buffa, quindi mi piace fare disegni divertenti. Però, è più facile che sulla carta emerga il mio lato malinconico”.
Quali sono le tue esperienze professionali nel campo dell’illustrazione?
“Ho dipinto copertine di libri, sia di romanzi fantasy che di raccolte di saggi legati al mondo del fantastico. Il mio lavoro principale era (in parte lo è ancora) quello di autrice e redattrice di periodici per ragazzi. Qualche anno fa, però, ho sentito il bisogno di concentrarmi maggiormente sull’illustrazione. Cercando consigli e risorse per mettere bene a fuoco il mio futuro professionale, ho incontrato sul web persone preziose: in primis Gioia Gottini, poi il sito C+B diretto da Francesca Marano, infine Rete al Femminile, associazione di donne che lavorano in proprio e si supportano a vicenda”.
E invece a quando risale il tuo incontro con l’armocromia?
“Risale ai tempi in cui studiavo Illustrazione, ero già un’appassionata dello studio del colore. In una rivista trovai un articolo che descriveva sommariamente i quattro principali ‘cromotipi’ – che in armocromia sono indicati con i nomi delle quattro stagioni – associandoli alle sfumature che meglio li valorizzano. Individuando il proprio cromotipo è possibile capire quali sono le nuance su cui puntare per la scelta del trucco, degli accessori e dell’abbigliamento. Quando ho iniziato ad appassionarmi a questa materia, a fine anni ’90, era molto difficile trovare informazioni in merito, o anche solo qualcun altro che ne avesse sentito parlare qui in Italia. Di conseguenza, credevo fosse qualcosa per ‘nerd del colore’ come me. Mi sono esercitata a lungo su me stessa e le mie amiche, ma è stato solo pochi anni fa, confrontandomi con le professioniste di C+B, che ho capito che potevo trasformare tutto questo in un lavoro”.
In cosa consistono le tue consulenze di armocromia?
“Offro una mattinata o un pomeriggio a chi desidera farsi un regalo e rilassarsi tra musica, candele, tè e biscotti, da soli o in compagnia di un’amica (o di un amico, perché no?), mentre effettuo lo studio della carnagione con l’analisi del colore. Una volta individuato il cromotipo giusto (Primavera, Estate, Autunno, Inverno e le rispettive sottocategorie), passo a truccare le clienti con i colori più adatti a loro, perché si godano la loro nuova tavolozza. Il trucco per me è un’estensione della pittura, mi appassiona fin da ragazzina e amo aggiornarmi sulle ultime novità.
Un paio di giorni dopo invio alle clienti un sunto su quanto è emerso dall’analisi personalizzata del colore: la loro palette di riferimento, quali sfumature indossare, quali prediligere sul viso e sui capelli, ma anche come portare i colori meno valorizzanti, se a loro piacciono. Un promemoria molto utile, consultabile comodamente anche su smartphone e tablet mentre si fa shopping”.
Qual è il momento che preferisci durante queste consulenze?
“Ce ne sono tanti. Ad esempio amo osservare i diversi modi in cui una carnagione reagisce ad un determinato colore. Un viso può illuminarsi (oppure spegnersi) semplicemente cambiando sciarpa. È bello anche vedere la gioia e il divertimento delle clienti di fronte alla scoperta di cosa può, a livello cromatico, renderle più belle e femminili.
Spesso vengono da me coppie di donne: amiche che si sono regalate l’analisi personalizzata per il compleanno, mamma e figlia che vogliono condividere una coccola… Una volta sono venute da me due sorelle: sono rimaste così contente del trucco e dell’effetto che aveva il colore sul loro viso, che si sono fatte scattare un sacco di foto, come vere dive!”.
Quali sono i tuoi futuri progetti professionali? Continuerai a realizzare illustrazioni e ad offrire, in parallelo, consulenze di armocromia?
“Sì, infatti nell’ambito del colore sto avviando delle collaborazioni con bioprofumerie e saloni di bellezza. Come illustratrice, invece, ho un paio di progetti editoriali in corso, che porto avanti con due amiche molto brave, un’illustratrice e una scrittrice. Nell’immediato futuro li sottoporremo ad un editore”.
Ed eccoci all’ultima domanda. Quali saranno secondo te i colori che andranno di moda in questo inverno 2016-2017?
“Come ogni anno, i colori di tendenza sono lanciati dalla Pantone, che per questa stagione ha presentato ben dieci colori, tra grandi classici come i toni neutri e il rosso, nuance già in voga come il mostarda, il terracotta e l’azzurro polvere, e sfumature nuove come il Lush Meadow, un verde foglia intenso, e il Bodacious, un bel mix tra viola e rosa polvere. Però secondo me, al di là della moda, è sempre meglio scegliere colori che ci facciano sentire bene con noi stesse. Ogni tonalità ha un’energia di cui possiamo beneficiare!”.
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