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    Home»Donna e lavoro»Imprenditoria femminile»Mettersi in proprio? Cominciamo con un aperitivo
    Imprenditoria femminile

    Mettersi in proprio? Cominciamo con un aperitivo

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre17/09/2016Nessun commento8 Mins Read
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    Ormai il tema del momento è ‘mettersi in proprio’. Ma non tutte osano.

    Non si parla d’altro. Vuoi sulla spinta della crisi, della disoccupazione giovanile, dei cinquantenni che al giro di boa sono rimasti a casa e devono reinventarsi.
    Ed ecco che, dato l’oggetto, nascono intorno al tema miriadi di corsi di specializzazione, aggiornamento, workshop. Molti sono senz’altro utili perché danno contenuti e strumenti concreti per valutare se intraprendere una nuova attività.
    Altri, perdonate il cinismo, sono vera fuffa e danno l’impressione di voler colmare un vuoto per gente annoiata. Di recente ho visto la promozione di un corso per fare le coroncine di fiori…mah!
    Studiare, in primis, e poi applicare la teoria provando a realizzare un proprio progetto è senz’altro la prima cosa da fare ma oggi il vero volano per far decollare una nuova attività è il networking.
    Più allarghi la cerchia dei contatti, aumenti la visibilità del tuo business, ci metti la faccia, più sei riconoscibile, credibile, papabile.
    Ma anche fare networking, per chi fino a ieri era seduto nei banchi universitari o dietro la scrivania di un’azienda, non è così semplice, scontato. Ci deve essere sicuramente una predisposizione alla socialità, ma anche qui bisogna imparate alcuni trucchi per capire come muoversi all’interno del settore di riferimento, coglierne le dinamiche, comprendere come raggiungere e relazionarsi con i pubblici di nostro interesse.
    Di questo e di quali sono le tappe obbligate per mettere in pista una nuova idea di business si parla in ‘Happy Start Up’, un ciclo di incontri formativi e di networking dedicati a chi vuole mettersi in proprio o comunque realizzare un progetto professionale.
    Gli incontri – sei in tutto – avranno la veste dell’aperitivo informale, in un clima disteso e piacevole, voluto proprio per favorire la relazione, la socialità e affronteranno ogni volta un argomento diverso per sciogliere dubbi e perplessità di chi deve compiere il “grande passo”.
    Si parlerà quindi di come superare gli ostacoli psicologici (“ce la farò, sarò in grado, troverò clienti?”) con l’aiuto della Programmazione Neuro Linguistica (PNL), di scoprire i propri talenti per metterli a disposizione del progetto, per poi affrontare anche questioni molto più concrete come aprire una Partita IVA e gestirla al meglio, oppure stilare il business plan della propria attività e capire come promuoverla al meglio avvalendosi delle risorse che offre il web o degli strumenti tradizionali come l’ufficio stampa e le RP.
    Per saperne di più su questa iniziativa abbiamo intervistato le due donne che l’hanno ideata e realizzata, Barbara Fogli e Elena Tavelli, fondatrici di Growhub http://www.growhub.it

    Come è nata l’idea degli apertivi formativi?

    L’idea è nata per dare un supporto a tutte le persone e, nello specifico alle donne, che stanno pensando ad un radicale cambiamento nella loro vita o semplicemente necessitano di un confronto costruttivo avendo già un’attività avviata. I temi che affrontiamo in modalità “pillola”, per poi eventualmente andare ad approfondirli con corsi più strutturati, sono infatti sia di carattere pratico ma anche motivazionale. Riteniamo infatti che il primo grosso scoglio da affrontare sia a livello emotivo.

    locandina-fronte-e-retroInoltre la formula aperitivo per noi è innovativa rispetto a ciò che già è presente sul territorio e andiamo a coprire una zona che al momento non ha supporti di questo genere.

    Il plus in più è il momento del networking a chiusura. Un momento in cui, non obbligatoriamente, ciascuno può introdurre, con un minuto di tempo, la propria idea per chiederne una valutazione o sfruttare il passaparola per motivi diversi.

    Siamo alla prima edizione. Cosa vi aspettate da questo progetto?

    Happy Start Up è solo un pezzo del puzzle del nostro progetto globale, GrowHub, un network di comunicazione al servizio di chi vuole crescere, con una speciale attenzione al target femminile.
    Lo facciamo insieme a un team di consulenti – dal grafico, al fotografo, al commercialista, al consulente di comunicazione – per fornire un servizio a 360°: formazione e sostegno per l’avvio della propria attività, ma anche supporto costante nel medio/lungo periodo per consentire un consolidamento del business.

    Quali sono le aree più richieste per approfondimenti?

    I temi più caldi sono evidentemente quelli legati all’aspetto finanziario, alla fattibilità del progetto, quindi al bilanciamento tra investimenti e risultati attesi, a come renderlo unico e promuoverlo. A monte poi c’è un aspetto molto importante legato alla persona stessa che diventa demiurgo del proprio business. E’ fondamentale infatti avere consapevolezza di sé, dei propri talenti, passioni, competenze. Se non c’è la spinta emotiva, motivazionale, nessun business avrà successo.
    Non è un caso quindi che i sei appuntamenti cerchino di affrontare proprio questi temi.
    Ogni incontro inoltre prevede un questionario di feedback da parte dei fruitori al fine di valutare quali altre aree di interesse si vuole approfondire con corsi più strutturati.

    Avete già idea di quali sono le attività più votate? C’è un orientamento maggiore all’offerta di servizi o prodotti?

    Ci capita di tutto: dalla psicologa che sta aprendo un portale di benessere e rimedi naturali per tutta la famiglia alla personal shopper che vuole rilanciare la propria attività, a chi vuole aprire un negozio di fiori.
    Oggi giorno per fortuna ci sono molteplici possibilità per sviluppare i business più disparati.
    I servizi ovviamente sono i più votati perché consentono l’avvio più celere dell’attività e escludono voci di costo legate ad esempio alla produzione, lo stoccaggio, la deperibilità dei prodotti.

    Il progetto Growhub quando è nato e perché?

    GrowHub nasce dalla volontà di aiutare tante donne e mamme come noi che hanno vissuto la nostra esperienza: trovarsi per causa forza maggiore o per scelta personale fuori dal mondo del lavoro, ma con ancora tanta voglia di mettersi in gioco o di trasformare i propri sogni in progetti.
    Ci siamo conosciute al parco con i bimbi piccoli, ci siamo piaciute “a pelle” che poi è un po’ il nostro sesto senso, quello che ci aiuta nelle scelte professionali e personali.
    Growhub è stato pensato poi come network perché crediamo fortemente nelle potenzialità della rete di partner efficaci e che condividono il nostro mondo.

    Offriamo un servizio a 360 gradi che va dal marketing play al progetto di comunicazione. Ma possiamo anche aiutare nella stesura di un completo business plan. Poi intervengono i nostri partner in modo indipendente, coordinati da noi. C’è chi fa loghi e chi siti web, ma abbiamo anche l’ avvocato o la commercialista e un media planner per i progetti più ambiziosi.
    Offriamo tutto questo ma non rifiutiamo aiuto a chi ci chiede solo il logo o uno solo dei servizi offerti.

    Chi sono Elena e Barbara?

    ELENA, ha avuto una carriera nel marketing di grandi multinazionali, ma dopo la nascita del terzo figlio, nel 2011, ha lasciato il lavoro fisso per un progetto tutto suo: il portale online www.sonoalmondo.it, che offre biglietti nascita personalizzati. BARBARA, una figlia, ha alle spalle una lunga esperienza nel settore della comunicazione ed eventi.
    Ci Siamo conosciute al parchetto e abbiamo deciso di unire le nostre forze e le loro competenze.
    Happy Start up parte il 5 ottobre con l’incontro Creati il lavoro che Ami, a cura di Elisa Caltabiano, motivatrice e attivatrice professionale, animata dalla missione di aiutare le donne a creare una vita professionale in linea con le loro esigenze.
    Si prosegue il 19 ottobre con La PNL per le Start Up , con Rossella Arioli, counselor sistemico che aiuterà a mettere a fuoco la consapevolezza del corpo e del linguaggio, con cui capire il mondo che ci circonda e quindi esprimere al meglio la nostra idea al mondo.
    ll 9 novembre Elena Tavelli, una delle fondatrici di GrowHub illustrerà come Scegliere il Social Network più adatto a te mentre il giorno 16 è previsto Partita IVA senza segreti, a cura di Federica Mazzi, commercialista ci illuminerà in modo pratico e funzionale sulla gestione della partita IVA
    il 23 novembre Giovanna Vitacca, consulente di marketing e comunicazione svelerà tips & tricks per un ufficio stampa di qualità e in linea con le esigenze del proprio business con un incontro dal titolo Voglio la copertina di Vogue!
    Per concludere il 30 novembre Il bello del Business Plan con Stefano Piacenza, business controller e financial officer, che spiegherà come oggi il Business Plan non serve tanto a verificare la fattibilità di un progetto ma a capire se potrà essere davvero redditizio e in quanto tempo
    Il calendario completo degli incontri, che avranno luogo sempre alle ore 18 e dureranno un’ora circa, è disponibile a questo link Happy Start Up.
    Dove si svolge?

    Tutti gli incontri si svolgeranno presso Naturalmente a Milano, in via Michelangelo Buonarroti 15 (MM Wagner, QUI la mappa), il concept store di Rigoni di Asiago per riscoprire un mondo di sapori e rispetto per le tradizioni, di creatività e cultura del cibo.
    Come funziona?

    Occorre registrarsi entro 5 giorni dall’evento, il costo è di 20 euro a partecipante e comprende le consumazioni durante l’aperitivo e l’interazione con i docenti che, nel corso dell’incontro, tratteggiano in grande sintesi i principali contenuti della propria competenza in merito al tema in questione di volta in volta. Chi, dopo un Happy Start Up, scoprisse di avere bisogno di approfondimenti, potrà quindi accedere a un corso più completo e specifico sull’argomento in cui sente di dover andare a fondo, attraverso il supporto di GrowHub o direttamente con il docente ospite competente.

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    Caterina Della Torre
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    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
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Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
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    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

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    Da Picasso a Wothol aTorino https://abbonamentomu Da Picasso  a Wothol aTorino https://abbonamentomusei.it/mostra/forma-e-colore/
    Cherasco Cherasco
    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

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