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    Home»Donna e lavoro»Ricomincia da te
    Donna e lavoro

    Ricomincia da te

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre03/10/2013Updated:24/09/2014Nessun commento6 Mins Read
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    nicrocreditodonnaIl microcredido non è rivolto solo ai paesi del sud del mondo oppure in via di sviluppo, approda anche in Italia per l’impresa al femminile.

    Interpelliamo Daniela Brancati,  coordinatrice del progetto ‘Microcredito donna’ che sotto l’ENM coinvolge trenta associazioni di genere che si occupano di sviluppo economico. Perchè il microcredito per le donne in Italia?
    ”In realtà il microcredito è sempre esistito on Italia, ma veniva chiamato in un’altro modo e non era istituzionalizzato. Anche senza parlare di questioni di genere, di stalking o di femminicidio, una donna che non lavora è più esposta alle minacce che provengono dalla società. Per questo ritengo che sia giusto che le donne debbano lavorare, essere autosufficenti e autonome. Questo alza anche la loro autostima”.

    Partirà da Roma il progetto  pilota dell’Ente Nazionale per il Microcredito per le Donne che vedrà attivo un fondo di garanzia che svilupperà un credito di 1milione250mila euro per la formazione di nuove microimprese in rosa.

    Saranno circa 100 le nuove attività imprenditoriali che potranno nascere grazie a questo fondo. “Questo progetto – spiega Mario Baccini, presidente dell’ENM – parte dalla Capitale che vive un momento di particolare difficoltà per il suo tessuto socio-economico complesso, ma ha l’ambizione di diffondersi sul territorio nazionale. Una sfida, quella di trasformare il microcredito in autoimpiego e microimprenditorialità che riparte dalle donne. Una sfida tutta italiana che viene sostenuta dall’Ente Nazionale ed attenta alle necessità e agli spunti che offre l’Europa e si attiva come esempio di buona prassi.

    E’ uno strumento di sviluppo economico che permette l’accesso ai servizi finanziari alle persone in condizioni di povertà ed emarginazione. Il microcredito viene definito come “credito di piccolo ammontare finalizzato all’avvio di un’attività imprenditoriale o per far fronte a spese d’emergenza, nei confronti di soggetti vulnerabili dal punto di vista sociale ed economico, che generalmente sono esclusi dal settore finanziario formale”.

    Il progetto di finanziamento si è focalizzato  sulle difficoltà per le donne nel mondo del lavoro autonomo decidendo tre punti sui quali intervenire:
    La formazione, l’informazione e la necessità di rafforzare il coordinamento generale delle iniziative che riguardano l’accesso al credito per le donne.

    Il progetto Microcredito vuol essere uno strumento di aiuto per tutte le donne che vogliono “ripartire da sé” ovvero dalla possibilità di creare una propria impresa, senza dover fornire garanzie personali alla banca, o chiedere aiuto alla famiglia, sia un genitore o il proprio marito/compagno. Il microcredito può risolvere il problema dell’accesso al credito che da sempre penalizza le donne più degli uomini: tassi d’interesse maggiori, importi accordati inferiori e soprattutto maggiore richiesta di garanzie.

    Ma vediamo cos’è il microcredito.

    In Italia, il microcredito è disciplinato dagli articoli 111 e 113 del Testo Unico Bancario (TUB), che prevede:

    il microcredito d’impresa o di lavoro autonomo, per favorire l’avvio o l’esercizio di attività di lavoro autonomo o di microimpresa da parte di persone fisiche, società di persone, s.r.l. semplificate, associazioni o società cooperative.
    I finanziamenti concessi:

    • non possono superare i 25.000 euro;
    • devono essere finalizzati all’avvio o allo sviluppo di iniziative imprenditoriali o all’inserimento nel mercato del lavoro;
    • devono essere accompagnati dalla prestazione di servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio dei soggetti finanziati;
    • i soggetti richiedenti non devono offrire garanzie reali (es. ipoteche sulla casa ecc.)

    il microcredito sociale, è finalizzato all’inclusione sociale e finanziaria di persone fisiche in condizioni di particolare vulnerabilità economica o sociale.
    I finanziamenti concessi:

    • non possono superare 10.000 euro;
    • devono essere accompagnati dalla prestazione di servizi ausiliari di bilancio familiare;
    • vanno prestati a condizioni più favorevoli di quelle prevalenti sul mercato;
    • i soggetti richiedenti non devono offrire garanzie reali (es. ipoteche sulla casa ecc.)

    Per la piena operatività di tale normativa, si è in attesa delle emanazioni di appositi decreti attuativi da parte del Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Banca d’Italia.

    Cosa sono i servizi ausiliari (o servizi non finanziari)

    I servizi ausiliari, di carattere non finanziario possono essere effettuati sia nella fase pre-erogazione che in quella post-erogazione.

    Per il microcredito d’impresa:

    nella fase pre-erogazione, sono: servizi di informazione, orientamento, pre-valutazione dell’idea imprenditoriale, tutoring per l’elaborazione dell’idea progettuale, formazione su tempi economici, finanziari ed operativi;
    nella fase post-erogazione: servizi di tutoring per la verifica dell’andamento dell’attività economica, formazione, mentoring, coaching, monitoraggio.

    Per quanto riguarda il microcredito sociale:

    nella fase pre-erogazione: servizi di ascolto/affiancamento individuale e di pre-valutazione della richiesta di finanziamento e dell’affidabilità del richiedente;
    nella fase post-erogazione: formazione finanziaria, finalizzata ad accrescere le competenze sulla gestione di un bilancio familiare, anche per prevenire i fenomeni del sovraindebitamento e dell’usura, nonché in servizi di accompagnamento e monitoraggio.

    Che cos’è un Fondo di garanzia

    I programmi di microcredito sono esposti, come ogni finanziamento, al rischio che il beneficiario del prestito non sia in grado di rimborsare quanto ricevuto. Il soggetto finanziatore ha, quindi, l’esigenza di coprirsi dal rischio del mancato rimborso, anche in considerazione del fatto che i soggetti destinatari del microcredito sono individui o microimprese che generalmente hanno scarsa disponibilità, o addirittura sono privi, di garanzie.
    Per questo, molte istituzioni, sia pubbliche che private, forniscono risorse, costituite in fondi di garanzia, da impiegare a copertura dei microfinanziamenti concessi dall’istituzione finanziaria.
    Il fondo di garanzia deve essere gestito da un intermediario finanziario vigilato e garantisce una quota parte del finanziamento. Ogni volta che viene erogata una garanzia, nel fondo viene accantonata una quota di risorse da utilizzare in caso di mancato rimborso del prestito (per capitale e interessi) da parte del beneficiario del microcredito.
    Qualora ne ricorrano le condizioni, il fondo di garanzia può operare con un “moltiplicatore”, che consente di erogare finanziamenti per un ammontare complessivo superiore alla reale disponibilità del fondo stesso e, quindi, di raggiungere un numero maggiore di clienti (c.d. “effetto leva”). In caso contrario, la garanzia viene concessa nei limiti delle disponibilità del fondo e, pertanto, con un rapporto 1 a

     

    Cos’è ENM non è un ente erogatore, quindi non dà direttamente del denaro, ma dopo aver valutato il singolo progetto, indirizza la futura imprenditrice verso le soluzioni giuste ed è uno degli enti che ha costituito un fondo di garanzia.

    Quindi riassumendo:

    • ENM è uno strumento che compensa il divario di genere esistente, nell’accesso al credito tradizionale.
    • Promuove lo sviluppo di specifici modelli e strumenti di microcredito in un’ottica di genere.
    • Valuta la performance sociale dei programmi rivolti alle donne.
    • Rafforza i programmi che favoriscono conciliazione lavoro famiglia.
    • Sensibilizza gli operatori del credito.
    • Fornisce un’informazione mirata al target femminile sugli strumenti.
    • Incoraggia le di reti di donne imprenditrici.
    • Contribuisce alla formazione della cultura imprenditoriale e finanziaria.

     

    Il microcredito Il microcredito per l'impresa al femminile impresa al femminile
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    Caterina Della Torre
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    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

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    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

⸻
    Regia di Guido Chiesa Prodotto da Iginio Straffi e Regia di Guido Chiesa
Prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai
Con Micaela Ramazzotti, Edoardo Leo, Gloria Harvey, Andrea Pisani, Anna Bonaiuto
Al cinema dal 17 aprile
https://www.dols.it/2025/04/15/30-notti-con-il-mio-ex/
    https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-mil https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-milano-al-pac-con-body-of-evidence/

E’ la prima ampia mostra personale in Italia dell’artista iraniana; che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura.
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