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    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Amici di ago e filo
    Costume e società

    Amici di ago e filo

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre09/05/2025Updated:13/05/2025Nessun commento6 Mins Read
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    Si può venire da lontano, fare attività diverse vivere in mondi fino ad allora estranei ed incontrarsi per arrivare poi a svolgere un’attività comune. questa è la storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

    Kechic è una speranza che prende forma, un sogno che diventa realtà, un’opera comune che, con ago e filo, unisce Dakar a Milano. Nasce dall’incontro tra Valeria e Cheikh. Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione.

    Sono capitata per caso nel laboratorio di Kechik e me ne sono innamorata. e per saperne di più ho pensato d’ intervistare l’inventrice proprietaria di Kechic Valeria.

    Intrecciare fili, mescolare storie, saperi e usanze lontane, mettersi nei panni dell’altro. È questa la magia che trasforma un mix di tessuti in un capo unico e irripetibile. L’esplosione di colori dal sapore etnico del wax africano, si sposa con stoffe e forme della tradizione europea. 

    Parola d’ordine: artigianalità. Tutto è fatto a mano e con la massima cura dei dettagli. Fodere per cappotti, tasche e taschini, gilet imbottiti, bordature, colli e cappucci. Ma Kechic oltre ad essere un atelier sartoriale, è uno spazio di creatività, relazioni, incontri, idee e dialogo tra le diversità. E’ il nostro salotto “misto” culturale dove invitiamo amici e clienti a diventare partecipi delle cose che più amiamo.

    Mi ha colpito che in una piccolissima sartoria ci fosse tanta gioia e aria di creatività.

    Quando sono entrata sono stata catturata immediatamente dalla vivace parola di Valeria e dalla presenza di un alto figuro che maneggiava con destrezza dei bellissimi tessuti colorati.

    E da lì ho cominciato a farmi tate domande che poi sono state seguite da un veloce telefona tra me e Valeria Zanoni.

    Valeria arrivi da tutt’altra attività?

    Questa è una sartoria ma io non sono assolutamente una sarta, Ho studiato Lettere moderne, specializzata in storia dell’arte ed ho fatto per trent’anni un altro lavoro, ufficio stampa e comunicazione, gestione di eventi. Sei anni fa poi incontrai Cheikh senegalese e sarto arrivato in Italia dal 2013. con un sogno nel cassetto, cioè quello di tornare a fare in Italia quello che faceva già in Senegal,

    Dopo essere rimasto disabile in sedia rotelle era stato mandato dai genitori a Dakar in un centro dove aiutavano i disabili ad apprendere altre attività. Lì ha imparato non solo a fare il sarto ma anche a giocare a pallacanestro nelle squadre per disabili. Oltre ad essere professionista nello sport ha imparato anche a suonare ed ha cominciato a suonare un una band. Con questa band di senegalesi approdò in Italia ma nessuno de gruppo musicale ritornò poi in Senegal, Cheikh incluso. Fuggì a Milano dove era senza documenti e quindi passò da un centro di accoglienza all’altro fino a quando ricevette il permesso di soggiorno ed iniziò a giocare nella squadra del Cantù Per pallacanestristi in carrozzina.

    Quando l’hai incontrato?

    Poco prima del Covid, Nel 2017/2018, ci incontriamo per caso ad un evento culturale che si teneva alla Fabbrica del Vapore a Milano Il festival camerunese si intitolava Contaminafro

    Dovendo volantinare per cercare degli africani….ho pensato dove li trovo? Cercavo degli africani ed ho pensato: di andare a parco Sempione dove suonano i tamburi. E’ lii ho cosciuto Cheikh . Sai com’è poi? Da cosa nasce cosa….D’impatto mi piacque molto e dopo un caffè insieme pensai che volevo aiutarlo.

    Mi disse che voleva fare il sarto ma Io di sartoria non ne sapevo niente. tuttavia ho decisi d”imbarcarmi in questa avventura partendo dalla mia cucina. di casa mia a cominciai a fare dei tentativi.

    Poi accadde che Una mia amica del corriere della Sera scrisse un articolo su di noi e dopo averlo letto ll Policnico di Milano ci scrisse chiedendoci se volevamo partecipare ad un corso per l’imprenditoria straniera a Milano.

    Noi acconsentimmo ma nel Nel frattempo arrivò il covid e restammo chiusi in casa. Io allora feci il corso in remoto da sola per l’imprenditoria per cui dovevo produrre dei compiti. Alla fine dopo questo corso furono scelti due progetti, uno dei quali era il nostro. E da lì abbiamo iniziato la nostra storia regolamentata. Con grandi spazi che si aprirono sia per fortuna che solidarietà.

    E’ sempre successo qualcosa che ci fa andare avanti, non solo con le nostre forze.

    I vostri abiti a chi sono rivolti?

    E’ una sartoria su misura anche se adesso abbiamo cominciato a fare una collezione vera e propria con abiti non solo nostri. Tendenzialmente gli abiti che si trovano da noi sono per donna ma ultimamente stanno arrivando anche degli uomini che vogliono delle camice, giacche, cappotti su misura.

    Come vi hanno conosciuto?

    Rassegne stampa, social e netwokling. Inoltre Facciamo molti eventi che portano la gente a conoscerci meglio come per esempio Sarto da museo ArteeMestieri-

    Da cosa nasce cosa?

    Sì certo. la mia posizione è quella di apertura e curiosità. E questo è molto coerente von il nostro pensiero.

    I tessuti da dove di arrivano?

    E’ un miscuglio di quelli occidentali e quelli africani. i tessuti wax, quelli più famosi Arrivano in parte dal Senegal ma la maggio parte dall’Olanda soprattutto perchè quelli che arrivano dall’Olanda sono un cotone al 100% e con migliori stampe, sono morbidi e non perdono colore.

    Quello del Senegal lo usiamo invece per i prodotti per la casa.

    Poi c’è il bazin usato per gli abiti eleganti da cerimonia, un tessuto considerato quasi sacro. In Italia siamo gli unici rivenditori del BenBazin usato per le occasioni speciali. Che ho scoperto che dal 2022 viene prodotto a Varese.. E’ un cotone molto bello molto amato in africa ma non conosciuto dagli italiani.

    La tuia famiglia cosa ne pensa di questa tua nuova avventura?

    Sia mio marito che mia figlia mi aiuitano e collaborano e qualche volta trascino anche loro in Senegal

    Quali prospettive hai?

    Crescere ed allargarci. Ci spostiamo in uno spazio più grande. Per crescere però invece di assumere altre persone, abbiamo siglato una partnership con un’azienda molto più grande e strutturata di noi. Noi di Chechic faremo gli ideatori ed i venditori.

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    Caterina Della Torre
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    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

https://www.dols.it/2025/04/26/chiamatemi-francesco-il-papa-della-gente/
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