Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Lavoro temporaneo e iziwork
    • Eternal – Odissea negli abissi
    • Lucia Tilde Ingrosso e quanto è bello scrivere
    • IL MAESTRO E MARGHERITA
    • Jurassic World – La rinascita
    • Tutto in un’estate
    • Archivio Sentimentale: la Casa di Famiglia
    • F1 il film
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Eternal – Odissea negli abissi

      By Erica Arosio02/07/20250
      Recent

      Eternal – Odissea negli abissi

      02/07/2025

      IL MAESTRO E MARGHERITA

      30/06/2025

      Jurassic World – La rinascita

      30/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»Femminismi»8 marzo i connotati delle battaglie femministe paiono sfumare
    Femminismi

    8 marzo i connotati delle battaglie femministe paiono sfumare

    Marta AjòBy Marta Ajò07/03/2025Updated:07/03/20252 commenti3 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    E così, “ça va sans dire”, l’8 marzo delle donne, puntuale come da calendario, arriva nell’aria e nelle piazze.
    Si calcola almeno in più di 60 sparse per lo Stivale dove si svolgeranno cortei, presidi, spettacoli e molto altro. È un’occasione di festa per ricordare l’importanza della lotta per i diritti delle donne e la parità.
    Ed ogni volta pur cambiano la dicitura principale, il modus, lo slogan come lo si voglia definire, esso cambia nelle parole ma non nei contenuti.

    Se storicamente ricorda il dramma dell’incendio in cui persero la vita 123 operaie a New York, da cui la spinta per attivare nuove leggi in materia di sicurezza sul lavoro, ancora oggi si evidenzia una forte disparità d’impiego e salariale nel mondo del lavoro.

    Dalla Conferenza Internazionale delle donne socialiste del 1910 l’approvazione dell’istituzione di una giornata internazionale dedicata alle donne, fu  ufficializzata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite solo nel 1977.
    In Italia per lungo tempo quella giornata ha rappresentato l’orgoglio delle donne per il valore da loro dimostrato non solo sul campo di battaglia e nella Resistenza ma anche nella partecipazione economica e familiare nei bui anni della guerra e fondamentali nella successiva ricostruzione.

    Dobbiamo aspettare gli anni 70’ perché essa assuma un altro e più radicale valore, quello femminista.
    Che non è una definizione astratta ma che contiene un alto potenziale rivoluzionario e culturale di ricambio generazionale e di prospettive. Non a caso essa è stata legata ai temi chiave di questi cambiamenti: divorzio, aborto, diritto di famiglia, rivendicazioni del proprio corpo, violenza di genere, partecipazione ecc.

    I contenuti del “femminismo” in realtà, hanno oggi superato gli schemi in cui inizialmente lo si è incastonato. La rivendicazione di un femminismo ragionato non può infatti prescindere da ciò con cui esso si confronta nel mondo, nella politica, nella società, nel privato a 360 gradi.

    Oggi tutto è cambiato e il rischio di restare legati più agli slogan che a una diversa presenza “femminista” appare retorica.
    Trasformare questa giornata in una rivendicazione gridata a scapito di una partecipazione ragionata rischia di snaturare la maturità acquisita complessivamente dalle donne.

    Manifestare non può annullare il fare.
    Rivendicare il lavoro di cura, denunciare i lavori sottopagati e dequalificati delle donne, non può bastare all’8 marzo, come non può esserlo rivendicare una diversa spesa sociale, diversi investimenti, un diverso Servizio Sanitario Nazionale, maggior servizi ecc. come fossero esclusività di genere. Tutto ciò rientra nella politica generale e strutturale a cui bisogna contribuire senza settarismi o posizioni precostituite. Il “femminismo” non è una “razza”. E’ cultura, ragionamento,  differenza e pensiero. Un’azione comune.

    Sono le richieste che le donne da sempre hanno posto ai governi, fuori dall’ imbuto profumato di mimose.L’8 marzo è tutto l’anno. La partecipazione, in ogni contesto, non è scandita da date.
    Forse in questo 2025, le ragazze che non hanno partecipato ai decenni di lotta che le hanno precedute possono ancora esaltarsi per una dimostrazione di forza che riusciranno a dare ma, per tutte quelle che conservano mimose secche, la riflessione non può che essere diversa.

    Il mondo sta cambiano. Anche i connotati delle battaglie femministe a volte paiono sfumare. Il pregio delle donne e del femminismo, è stato sempre quello di riflettere, approfondire, analizzare per trovare strade percorribili.
    Si, si avverte il bisogno di un 8 marzo di nuove proposte!

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Marta Ajo
    Marta Ajò
    • Website

    Marta Ajò, scrittrice, giornalista dal 1981 (tessera nr.69160). Fondatrice e direttrice del Portale delle Donne: www.donneierioggiedomani.it (2005/2017). Direttrice responsabile della collana editoriale Donne Ieri Oggi e Domani-KKIEN Publisghing International. Ha scritto: "Viaggio in terza classe", Nilde Iotti, raccontata in "Le italiane", "Un tè al cimitero", "Il trasloco", "La donna nel socialismo Italiano tra cronaca e storia 1892-1978; ha curato “Matera 2019. Gli Stati Generali delle donne sono in movimento”, "Guida ai diritti delle donne immigrate", "Donna, Immigrazione, Lavoro - Il lavoro nel mezzogiorno tra marginalità e risorse", "Donne e Lavoro”. Nel 1997 ha progettato la realizzazione del primo sito web della "Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità" della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il quale è stata Editor/content manager fino al 2004. Dal 2000 al 2003, Project manager e direttrice responsabile del sito www.lantia.it, un portale di informazione cinematografica. Per la sua attività giornalistica e di scrittrice ha vinto diversi premi. Prima di passare al giornalismo è stata: Consigliere circoscrizionale del Comune di Roma, Vice Presidente del Comitato di parità presso il Ministero del Lavoro, Presidente del Comitato di parità presso il Ministero degli Affari Esteri e Consigliere regionale di parità presso l'Ufficio del lavoro della Regione Lazio.

    Related Posts

    ll femminismo inutile

    24/06/2025

    La libertà passa attraverso la parola

    07/03/2025

    Paola Lanfranco e le energie del femminile

    03/12/2024

    2 commenti

    1. Caterina della torre on 07/03/2025 19:35

      Di Anna SANTORO
      Ho commentato direttamente l’articolo ma si è cancellato. Dicevo che sì, bisogna rielaborare. Per me il femminismo tuttora, e da 40 anni, è un nuovo sguardo sul mondo, che fa vedere altro da ciò che è generalmente raccontato. È desiderio e forza di libertà e cooperazione, elabora progetti di giustizia e di liberazione per donne, uomini, di ogni età e condizione. È contro la guerra è s’impegna a costruire una cultura di pace

      Reply
    2. Marta Ajò on 08/03/2025 17:32

      Il femminismo è stata una ventata rivoluzionaria-pacifica che ha espresso i valori di libertà, diritti, parità in una visione innovativa di genere che maturava da tempo nelle donne. Il suo valore storico è innegabile. Poi il termine (non il concetto) è stato abusato o male usato. Penso che sia necessaria una rivisitazione profonda di ciò che significa e di dove può arrivare. Altrimenti continuiamo a giraci intorno.

      Reply
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 18119879848467960 Post su Instagram 18119879848467960
    Post su Instagram 17987452709684962 Post su Instagram 17987452709684962
    Il Maestro e Margherita Il Maestro e Margherita
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Ci sono sedute e sedute Ci sono sedute e sedute
    Andar per boschi Andar per boschi
    Torgnon valle d l Cervino Torgnon valle d l Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Post su Instagram 17984240483696003 Post su Instagram 17984240483696003
    Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio
    Marocchino da Illy Marocchino da Illy
    Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina d Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina della Torre
    Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia ti Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia tid ingrosso presentazione alla libreria Feltrinelli un aulenti
    Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Aros Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Arosio
    Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols. Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols.it
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/ https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/

Appunti di viaggio.

Di Alfredo Centofanti

Bari. La città vecchia è un labirinto di vie che raccontano infinite storie. Inarrestabile è il vociare degli abitanti nel dialetto locale, dei tanti turisti stranieri, dei pellegrini che da secoli vengono qui per venerare San Nicola, amato tanto dai cattolici quanto dagli ortodossi.
    Post su Instagram 18104628619530738 Post su Instagram 18104628619530738
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK