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    Home»Donne digitali»Giuliana Laurita e l’Intelligenza Artificiale
    Donne digitali

    Giuliana Laurita e l’Intelligenza Artificiale

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre23/01/2025Updated:23/01/2025Nessun commento6 Mins Read
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    Strategist, consulente e formatrice, principalmente nel mondo digitale, in cui lavora dal 1997. Continua a occuparsi di strategia di comunicazione, e insegna anche in un corso di specializzazione del Sole 24 Ore, oltre che per singoli clienti come consulente. Una nuova strada per la formazione da lei seguita è quella sull’IA generativa. Ed è per questo che abbiamo voluto intervistarla.

    Che attività hai svolto finora?

    Sono principalmente una strategist, mi occupo cioè di strategie di comunicazione, di contenuti, di brand storytelling. E da un paio di anni anche di Intelligenza Artificiale Generativa. Una parte del mio lavoro è quello delle ricerche di mercato, per le quali mi occupo della parte qualitativa, in particolare di analisi semiotica. E’ un lavoro che adoro, ma appunto è solo una parte e nonostante le apparenze è molto collegato con tutto il resto, perché senza ricerca non si possono elaborare strategie sensate.

    Sposata, figli?

    Ho un marito nerd e un figlio di 21 anni gamer. Credo nel potere terapeutico della musica e in quello anestetico del bingewatching. Preferisco fare domande piuttosto che dare risposte – e so ascoltare.

    Cosa hai in programma? Pensi  di aver  imparato  a sufficienza? E che  sia ora di tramandare e insegnare?

    Non credo che ci sarà un momento in cui potrò dire di aver imparato a sufficienza. Nel mio lavoro cambia tutto in continuazione, basti pensare all’intelligenza artificiale! Certo, ci sono cose che non faccio più: per esempio non sono mai stata una social media manager (ruolo che ci poteva anche stare, all’inizio, considerato che di social mi sono sempre occupata) ma mentre fino a qualche anno fa potevo farmi carico di gestire, non so, una pagina LinkedIn o Facebook, oggi non lo faccio più. Ci sono persone molto più brave di me. Tutte le professioni del settore si sono verticalizzate molto, star dietro a tutto è impossibile.

    Però tramando, eccome se tramando. Faccio moltissima formazione. Con un obiettivo: formare persone che domani mi piacerebbe avere come colleghe e colleghi o come clienti. Mi è successo di avere come collega una mia ex studentessa, e mi sono sentita orgogliosa come se la mia vicina di scrivania fosse mia figlia.

    Cosa pensi di GenAi? Un’opportunità  o un pericolo? Tu  usi l’intelligenza  artificiale?

    Io uso l’intelligenza artificiale, principalmente per il mio lavoro, ma a volte anche per cose molto più leggere. Indubbiamente ne sono affascinata e il fatto che sia una delle mie materie di insegnamento mi obbliga a tenermi costantemente al corrente di quello che succede, di come si evolve. 

    Sul fatto che sia un’opportunità lavoro quotidianamente: ogni volta che apro una piattaforma di GenAI ringrazio chi l’ha inventata per il tempo che mi sta facendo risparmiare. 

    Sul fatto che sia un pericolo ho sospeso il giudizio. Ho abbastanza superato il timore che ci possa togliere il lavoro per le motivazioni che conosciamo tutti: è una svolta evolutiva, come le automobili rispetto alle carrozze a cavalli. Qualcuno dovrà lasciare il suo lavoro, ma si apriranno tante altre opportunità che oggi non possiamo neanche immaginare, un po’ come quando è arrivato il digitale e siamo diventati consapevoli che la maggior parte degli studenti avrebbe fatto un mestiere che ancora non esisteva (senza parlare del fatto che anche noi della nostra generazione ci siamo trovati a fare mestieri che, appena iniziate le nostre carriere, non avremmo potuto neanche immaginare). 

    Per questo lavoro costantemente perché gli insegnanti e gli studenti sappiano che cos’è l’AI, come può aiutarli e anche come può danneggiarli. Solo una formazione costante e approfondita ci consente di ridurre i rischi, perché ci dà un margine di controllo che dovrebbe metterci nelle condizioni di capire quando sta per succedere qualcosa di grave. La conoscenza , quindi, insieme a un approccio multidisciplinare: finalmente si inizia a comprendere che questa meraviglia del ventunesimo secolo non è solo una questione di tecnologia ma anche, tanto, di filosofia, di semiotica, di etica. 

    E’ come se davanti all’intelligenza artificiale tutti dovessimo diventare più bravi nell’arte di fare e farci domande. Che chiameremo prompt quando le rivolgiamo a una piattaforma e semplicemente domande, appunto, quando le rivolgiamo a noi stessi. Quali domande? Fin dove è accettabile che ci spingiamo, per esempio. Come conciliamo questa tecnologia con la crisi climatica. Quanto siamo disposti a farci dire da una chat quello che dobbiamo pensare. E così via.

    Cha vorresti  che non  c’e?

    Ah, che domanda difficile.

    Vorrei che la comunicazione venisse presa sul serio da tutti, non solo dai politici in costante campagna elettorale. Vorrei che si capisse che non serve solo a vendere merendine, ma è fondamentale per formare dei cittadini consapevoli, dotati di spirito critico.

    Vorrei che i freelance avessero una vita un po’ più semplice. Per esempio, che potessero prendersi un’influenza senza che il cliente per il quale non hanno potuto scrivere il post di auguri di Natale dell’azienda li cancellasse per sempre dalla sua rubrica.

    Vorrei, infine, che la scuola fosse più consapevole del “mondo di fuori”. E questa è la cosa che considero più urgente di tutte, altrimenti aspettiamoci (almeno) una generazione di studenti che non sarà in grado di leggere comprendendo e scrivere dando profondità al suo pensiero. Perché queste cose se le farà fare da ChatGPT, rimanendo fuori.

    Una nuova strada per la formazione è quella sull’IA generativa. Ho iniziato insegnando GenAI nelle scuole, a docenti e studenti, con l’obiettivo di trovare un modo per facilitare il lavoro dei docenti e fornire delle linee guida agli studenti, che altrimenti si limitano a farsi fare i compiti da ChatGPT senza avere la più pallida idea di cosa sia e come funzioni (oltre, naturalmente, a come utilizzarla per crescere invece che per copiare). Oltre alle scuole, questa formazione è destinata (in modo diverso, naturalmente) anche alle aziende.

    Inoltre collaboro con un’azienda che si occupa di ricerche di mercato attraverso una piattaforma Saas e che spesso fa consulenze ai clienti che hanno esigenze più ampie. In questo caso io mi occupo della parte qualitativa delle ricerche, attraverso interviste, focus group e analisi semiotica, che utilizzo per la definizione dei risultati della ricerca e per tracciare le linee guida sulle azioni successive.

    PUBBLICAZIONI.

    Pubblicazioni – Giuliana Laurita

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    Caterina Della Torre
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    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
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Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
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    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
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