Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Lavoro temporaneo e iziwork
    • Eternal – Odissea negli abissi
    • Lucia Tilde Ingrosso e quanto è bello scrivere
    • IL MAESTRO E MARGHERITA
    • Jurassic World – La rinascita
    • Tutto in un’estate
    • Archivio Sentimentale: la Casa di Famiglia
    • F1 il film
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Eternal – Odissea negli abissi

      By Erica Arosio02/07/20250
      Recent

      Eternal – Odissea negli abissi

      02/07/2025

      IL MAESTRO E MARGHERITA

      30/06/2025

      Jurassic World – La rinascita

      30/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Salute e benessere»PSICOLOGIA»Cecilia Sala e il dono della testimonianza
    PSICOLOGIA

    Cecilia Sala e il dono della testimonianza

    Alexia Di FilippoBy Alexia Di Filippo16/01/2025Updated:19/01/2025Nessun commento4 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Quando da Dol’s mi è giunta la domanda: “Cosa proverà davvero e come starà realmente Cecilia Sala dopo il suo insperato ritorno a casa?”, ho deciso di ascoltare il suo podcast e particolarmente l’intervista rilasciata a Mario Calabresi, per connettermi profondamente, al di là delle parole, con cosa mi trasmetteva il suo racconto e dare risposta al quesito posto.

    Durante la ricerca del contenuto ripensavo al dilemma che mi strinse dai primi giorni della detenzione della giovane giornalista per cui provai una forte tensione a parlarne pur coltivando un grande interesse per le tematiche da lei affrontate occupandomi da tanti anni di promozione dell’emancipazione femminile, nonché della prevenzione e contrasto della violenza di genere.

    Il pericolo che correva e le difficoltà che avrebbe incontrato nella carcerazione in un paese come l’Iran, mi hanno trattenuta in un silenzio preoccupato, rispettoso e speranzoso insieme che ho sentito come validato quando la famiglia stessa ha richiesto, a motivo della delicatezza della situazione, il silenzio stampa. 

    Ciò che mi colpisce nell’intervista è il racconto della privazione della libertà e di una detenzione molto dura da parte di una donna ancor prima  della giornalista che ha vissuto dal primo momento con lo sgomento di chi sa che la propria incolumità fisica ed integrità mentale sono a rischio e con l’angosciante incognita su come, se e quando sarebbe riuscita ad uscire da quello stato di minaccia.

    E’ questa una condizione che provoca tipicamente in chi l’ha vissuta l’insorgere di una sintomatologia da stress post traumatico che va trattata tempestivamente.

    L’elemento su cui vorrei soffermarmi, perché urente, nel discorso di Cecilia Sala, è il senso di colpa per aver lasciato in quel carcere la compagna di sventura che divideva la cella con lei, descrivendo un vissuto doloroso caratteristico che è stato ben rappresentato da quella che nella letteratura scientifica viene chiamata “sindrome del sopravvissuto”.

    La persona che la sperimenta soffre nel vivere quella che percepisce come una condizione fortunata, di privilegio immeritato rispetto all’altro, che diversamente da lei non può emergere dalla situazione traumatica.

    Questo si coglie chiaramente nelle sue parole “Il senso di colpa dei fortunati lo sento un po’ in questo momento”,  ma è trasmesso con immediatezza potente dalla voce della giornalista, che si incrina proprio in quel punto dell’intervista in cui parla dell’altra giovane donna, Farzaneh, con cui ha condiviso, dopo l’isolamento, il peso della prigionia, l’assenza di qualunque comfort come un semplice giaciglio, ma anche gli abbracci e la sfrontatezza rivoluzionaria di un sorriso, persino di uno scherzo accennato su di un piccolo, buffo messaggero della vastità del cielo: un uccellino.

    Certamente quello di Cecilia Sala è un vissuto che andrà elaborato con un aiuto qualificato che non dubito stia già ricevendo; e dunque, vorrei concludere il mio scritto con un pensiero per lei che si concentra sul concetto di privilegio associato allo status di sopravvissuto che, proprio per il suo ruolo nell’informazione, si declina in opportunità concretizzandosi in dono.

    Opportunità, perché lei è portatrice di una testimonianza che darà voce a tutte le altre donne ancora detenute e dono, perché dal suo racconto germoglierà una consapevolezza maggiore ed al contempo inevitabilmente diversa circa la condizione della donna in Iran letta attraverso l’esperienza di una giovane professionista occidentale.

    Infatti, il dramma di chi ordinariamente vive una prigionia come quella nel carcere di Evin si riassume nelle parole di Luis Sepulveda nel libro Le rose di Atacama: “Io sono stato qui e nessuno racconterà la mia storia”.

    Nelle donne imprigionate ed oppresse che ha conosciuto prima della detenzione, ma soprattutto nel cuore della compagna di cella e di sventura, Farzaneh, riluce ora una certezza: Cecilia Sala è stata qui e parlerà di noi e della nostra condizione, che in parte è stata anche la sua.

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Alexia Di Filippo
    • Facebook
    • Instagram
    • LinkedIn

    Dr.ssa Alexia Di Filippo Psicologa, Psicoterapeuta Laurea con lode in Psicologia dello Sviluppo ed Educazione nel 1997. Iscritta all’Albo degli Psicologi dal 1999. Psicoterapeuta specialista in Self Analisi Bioenergetica e Psicologia Clinica Strategica. Conduttrice diplomata di classi di esercizi bioenergetici. Consulente per la Asl RM D in Progetti di Promozione della Salute e Prevenzione del disagio Psichico che hanno interessato centinaia di adolescenti delle Scuole superiori del Distretto. Coordinatrice di Progetti di Prevenzione del rischio ambientale che hanno coinvolto migliaia di bambini, ragazzi e personale docente di scuole elementari e medie del Comune di Roma. Ricercatrice nell’ambito di una vasta indagine epidemiologica sugli incidenti avvenuti in tutti gli ambienti di vita della ex VI Circoscrizione del Comune di Roma. Docente in corsi sul controllo dei rischi ambientali rivolti ad educatori di asili nido. Docente di Educazione stradale in corsi per alunni di scuola superiore. Autrice di articoli specialistici per la Rivista della Protezione Civile DPC informa. Consulente di équipe bariatrica per la valutazione ed il trattamento dei disturbi alimentari. Ideatrice e Docente di due metodi registrati per il benessere psicocorporeo pubblicati su Rivista Scientifica, che sono stati scelti per eventi accademici relativi alla Giornata dello stile di vita 2019 e alla Giornata mondiale dell’obesità 2020. La sua professionalità viene spesso richiesta per approfondimenti in trasmissioni radiofoniche e televisive, come anche in incontri con il pubblico presso Enti culturali, per la promozione del benessere psicocorporeo, la prevenzione del disagio psichico ed il contrasto alla violenza di genere. Cura una rubrica di psicologia in cronaca per un quotidiano universitario online. Svolge attività di educazione, prevenzione e di corretta informazione in ambito psicologico sui social. Esercita la libera professione di Psicoterapeuta a Roma e a distanza.

    Related Posts

      HA ANCORA SIGNIFICATO PARLARE DI FEDE? 

    12/03/2025

    Affetti smarriti e ritrovati

    19/02/2025

    KRONOS KAIROS e il “lusso” del lutto

    05/02/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 18119879848467960 Post su Instagram 18119879848467960
    Post su Instagram 17987452709684962 Post su Instagram 17987452709684962
    Il Maestro e Margherita Il Maestro e Margherita
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Ci sono sedute e sedute Ci sono sedute e sedute
    Andar per boschi Andar per boschi
    Torgnon valle d l Cervino Torgnon valle d l Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Post su Instagram 17984240483696003 Post su Instagram 17984240483696003
    Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio
    Marocchino da Illy Marocchino da Illy
    Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina d Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina della Torre
    Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia ti Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia tid ingrosso presentazione alla libreria Feltrinelli un aulenti
    Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Aros Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Arosio
    Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols. Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols.it
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/ https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/

Appunti di viaggio.

Di Alfredo Centofanti

Bari. La città vecchia è un labirinto di vie che raccontano infinite storie. Inarrestabile è il vociare degli abitanti nel dialetto locale, dei tanti turisti stranieri, dei pellegrini che da secoli vengono qui per venerare San Nicola, amato tanto dai cattolici quanto dagli ortodossi.
    Post su Instagram 18104628619530738 Post su Instagram 18104628619530738
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK