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    Home»Costume e società»Attualità»C’era una volta e c’è ancora
    Attualità

    C’era una volta e c’è ancora

    Marta AjòBy Marta Ajò02/12/2020Updated:02/12/2020Nessun commento4 Mins Read
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    fiore di loto
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    La pandemia del Covid 19, contro cui ci si sta difendendo e confrontando da quasi un anno, è la dimostrazione che non tutto è prevedibile e controllabile neanche in questo secolo a cui affidiamo tante aspettative per il futuro.

    Che l’individuo fin dalla più tenera età si attrezzi per ricercare il modo migliore per attraversare l’esistenza è inconfutabile. Dal primo respiro, alla succhiata del latte, al deglutire le pappine, a gattonare per mettersi in piedi, la ricerca d’appoggi, d’accudimento, d’insegnamento fino ad attraversare la fase pre-post adolescenziale, poi la formazione, il sesso e tutto quello che di successivo avviene fino all’ultimo respiro che nessuno vorrebbe esalare.

    Nessuno nasce per stare male. Eppure se guardiamo alla storia dell’uomo ci si chiede come sia stato possibile che esso sia sopravvissuto e si sia riprodotto in condizioni di vita difficilissime. Pochi gli esempi, dalla mancanza di riscaldamento, alle enormi distanze da percorrere, alle aggressioni di molte malattie, all’adattamento ambientale, alla difesa personale, alla comunicazione ecc.
    Povero uomo, verrebbe da dire, che ha fatto proprio di tutto per arrivare al XXI secolo. Anche combattuto guerre di potere, rivoluzionato sistemi inventandone altri, difeso ideali o abbandonandoli o tradendoli.
    Povero uomo che puntando all’universo, alla ricchezza in terra, al potere personale, alla ricerca del benessere sta tanto male.

    Riprodottosi in modo eccessivo in alcuni luoghi o troppo poco in altri, convivendo in ricchezza e povertà distribuiti entrambi senza equità, sfruttando terra, ambiente ed individui, alla ricerca di un controllo assoluto sulla vita.
    Pover’ uomo che non trova soddisfazioni, motivazioni alla propria esistenza che lo esaudiscano.

    Questo secolo non consente di essere sprovveduti, nostalgici, romantici. Parole, pensieri ed atti di chi ci ha preceduto confermano che a questa perfezione non siamo arrivati e non potremmo arrivarci. Perché se non bastassero i danni che l’individuo si auto produce da solo, ci si è accorti che si deve e dovremo fare i conti con l’universo, la natura, l’ambiente.
    Ma anche con se stesso. Le relazioni infatti, siano esse di natura sociale, politica, personale o di genere, assumono forme e contenuti diversi a seconda di dove nascono e si consumano: il rapporto tra giovani e vecchi, tra fasce sociali, tra culture e religioni, tra uomo-donna ecc.
    Invece tutto si muove nell’insieme e prescinde da forme organizzative vere e proprie, più o meno imposte.

    La pandemia del Covid 19, contro cui ci si sta difendendo e confrontando da quasi un anno, è la dimostrazione che non tutto è prevedibile e controllabile neanche in questo secolo a cui affidiamo tante aspettative per il futuro.
    In particolare è l’uomo, in quanto tale, che non ha dimostrato di essere all’altezza.
    Perché se è vero che nei secoli precedenti ha forse rischiato o sofferto più di ora, la capacità di elaborare ideali, di aggrapparsi a percorsi religiosi e identitari, di porre la famiglia al centro della sfera affettiva, la partecipazione e la solidarietà di gruppo hanno garantito la motivazione della vita stessa.

    Diverso lo schema di oggi. Stordita da sistemi tecnologici che non sempre appaiono indirizzati appunto al benessere individuale e collettivo quanto piuttosto ad economie incontrollate, la società attuale appare come un branco confuso, un gregge sparpagliato alla ricerca dell’appezzamento migliore che non riesce ad individuare.

    Ultima sponda, rivolgersi con altrettante ed altre aspettative alla politica che da sempre è stata lo strumento di coesione sociale per programmare forme e regole di benessere comune.
    C’è ora un tempo più meno lungo.
    In attesa del prossimo DPCM, nel periodo che ne deriverà con le prossime festività, che si perpetuano malgrado tutto e tutti, forse si comprenderà che la nostra appartenenza altro non è che il nostro essere umani.

    da donneierioggiedomani.it

    volta
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    Marta Ajo
    Marta Ajò
    • Website

    Marta Ajò, scrittrice, giornalista dal 1981 (tessera nr.69160). Fondatrice e direttrice del Portale delle Donne: www.donneierioggiedomani.it (2005/2017). Direttrice responsabile della collana editoriale Donne Ieri Oggi e Domani-KKIEN Publisghing International. Ha scritto: "Viaggio in terza classe", Nilde Iotti, raccontata in "Le italiane", "Un tè al cimitero", "Il trasloco", "La donna nel socialismo Italiano tra cronaca e storia 1892-1978; ha curato “Matera 2019. Gli Stati Generali delle donne sono in movimento”, "Guida ai diritti delle donne immigrate", "Donna, Immigrazione, Lavoro - Il lavoro nel mezzogiorno tra marginalità e risorse", "Donne e Lavoro”. Nel 1997 ha progettato la realizzazione del primo sito web della "Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità" della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il quale è stata Editor/content manager fino al 2004. Dal 2000 al 2003, Project manager e direttrice responsabile del sito www.lantia.it, un portale di informazione cinematografica. Per la sua attività giornalistica e di scrittrice ha vinto diversi premi. Prima di passare al giornalismo è stata: Consigliere circoscrizionale del Comune di Roma, Vice Presidente del Comitato di parità presso il Ministero del Lavoro, Presidente del Comitato di parità presso il Ministero degli Affari Esteri e Consigliere regionale di parità presso l'Ufficio del lavoro della Regione Lazio.

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    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

https://www.dols.it/2025/05/20/lisola-degli-idealisti/
    È il tempo delle rose È il tempo delle rose
    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
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    Rose di maggio Rose di maggio
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
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