Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Effatà – Hikikomori di Pastori Gloss
    • Puglia e dintorni
    • Tre amiche
    • Spirit World – La Festa delle Lanterne
    • Anche la logistica ottiene la Certificazione per la Parità di Genere
    • Luana Sciamanna
    • DIAMANTI IN CANTINA  
    • Tutto l’amore che serve
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Puglia e dintorni

      By Caterina Della Torre22/06/20250
      Recent

      Puglia e dintorni

      22/06/2025

      Tre amiche

      18/06/2025

      Spirit World – La Festa delle Lanterne

      17/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Attualità»Donne di pace e di guerra
    Attualità

    Donne di pace e di guerra

    Marta AjòBy Marta Ajò09/06/2025Updated:09/06/2025Nessun commento4 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email


    Chi vive in pace è, purtroppo, superficialmente abituato a parlare di guerre.
    Generalmente apprese attraverso i media come qualcosa di molto lontano, difficilmente queste notizie  trasmettono sensazioni corporee. Nessuno, pur immedesimandosi, può provare ciò che altri vivono.
    L’orrore, o il più discreto dispiacere, per quanto avviene in quei luoghi remoti non scende oltre la testa.

    La notizia di morti, affamati, orfani, ostaggi, prigionieri, pur richiamando ad un senso di appartenenza umana, raramente sfocia o va oltre un sentimento di solidarietà, più o meno partecipata, verso queste sfortunate “categorie”.
    Di corpi ammassati, morti o vivi, dentro fosse o tende comuni. Luoghi dove la promiscuità non può che generare vergogna e pericolo.
    Corpi “interrotti”, sottratti alla privacy, all’igiene, al rispetto, alla vita.

    Non è compito di questo articolo entrare genericamente in un “terreno di guerra”.
    Il dibattito in corso è già complicato di suo ma c’è un aspetto ignorato, molto “particolare”, non meno grave, in questo scenario.
    E’ il corpo delle donne.

    Da sempre e in tutte le guerre, tra le armi usate contro i civili, quella dello “stupro” di donne di ogni età è sicuramente la più ignobile. Un’arma che non si vende, non si esporta, non richiede formazione militare. Ogni soldato ne conosce perfettamente l’uso. Rapida ed economica sa sempre come centrare il bersaglio.
    Rivolta a colpire la sfera intima e psicologica, corpo e anima, della vittima, arrecandole una ferita invisibile ma dolorosamente permanente. A volte lasciandole in ricordo un “seme”, a volte privandola della vita.

    Non c’è stato un tempo, in cui le donne non abbiano subito questa forma estrema di violenza.
    Lo stupro è divenuto un retaggio storico via via reinterpretato, a seconda degli obiettivi, affinato, consumato con buona intesa di tutti. Un corpo come bottino di guerra senza anima, che in età contemporanea è andato a fare parte di una strategia mirata a colpire le popolazioni civili, di sopraffazione-distruzione etnica.
    Un fenomeno utilizzato da tutti i paesi (Rwanda, Bosnia, Sudan, Ucraina ecc.), da tutte le culture, in tutti i conflitti. 

    Il conflitto Israele-Palestin
    a non lascia scampo.
    Lo confermano le più recenti immagini delle donne israeliane rapite il 7 ottobre. Con i pantaloni sporchi di  sangue, portate nude come trofei, morte o vive, stuprate, allontanate dai mariti e dai figli, imprigionate in cunicoli, uccise da armi e da stenti, sparite nel niente dell’inferno di Gaza.
    E dall’altra parte i corpi irriconoscibili delle palestinesi. Avvolti da pezze nere che quasi impediscono loro di respirare. Di quelli che le immagini mostrano correre giù e su, (dove colpiranno?) e su e giù (dove trovare le cure? dove il cibo? dove un riparo?). Un percorso instancabile che ricorda una lunga fila di formiche.

    Le vittime di guerra prescindono da genere, età, sofferenza. Tutti ne sono colpiti ma, nelle guerre, il corpo delle donne vive un inferno ulteriore che riguarda la loro specificità di genere.
    Private di uno spazio che possa coprire i loro corpi nei momenti più delicati del loro essere femminile. Non un posto che le tenga al riparo degli sguardi né uno specchio in cui riconoscersi.  Costrette a perdere il pudore mentre cambiano indumenti, anche intimi, in presenza di sconosciuti ammassati sotto lo stesso tetto provvisorio.

    Ubbidienti alle regole di natura, esse sono costrette a vivere in promiscuità, con vergogna e prive d’igiene, anche il ciclo mestruale e il parto.
    E la natura, che non contempla guerre, stabilisce e segue cicli, tempi e modi finalizzati alla sua riproduzione. Sia pure sotto droni, bombardamenti e macerie. 

    Donne non donne.
    Donne sopravvissute che continuano a generare.
    Donne private di cibo pronte ad allattare.
    Donne malate, nel corpo e nella mente, che resistono perché la loro resilienza è necessaria per dare seguito al ciclo vitale. 

    Eppure e sempre donne.
    Artefici contemporanee di vita e di lotta.
    Conservatrici del ricordo, dei legami affettivi, di speranza.
    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
    Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Marta Ajo
    Marta Ajò
    • Website

    Marta Ajò, scrittrice, giornalista dal 1981 (tessera nr.69160). Fondatrice e direttrice del Portale delle Donne: www.donneierioggiedomani.it (2005/2017). Direttrice responsabile della collana editoriale Donne Ieri Oggi e Domani-KKIEN Publisghing International. Ha scritto: "Viaggio in terza classe", Nilde Iotti, raccontata in "Le italiane", "Un tè al cimitero", "Il trasloco", "La donna nel socialismo Italiano tra cronaca e storia 1892-1978; ha curato “Matera 2019. Gli Stati Generali delle donne sono in movimento”, "Guida ai diritti delle donne immigrate", "Donna, Immigrazione, Lavoro - Il lavoro nel mezzogiorno tra marginalità e risorse", "Donne e Lavoro”. Nel 1997 ha progettato la realizzazione del primo sito web della "Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità" della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il quale è stata Editor/content manager fino al 2004. Dal 2000 al 2003, Project manager e direttrice responsabile del sito www.lantia.it, un portale di informazione cinematografica. Per la sua attività giornalistica e di scrittrice ha vinto diversi premi. Prima di passare al giornalismo è stata: Consigliere circoscrizionale del Comune di Roma, Vice Presidente del Comitato di parità presso il Ministero del Lavoro, Presidente del Comitato di parità presso il Ministero degli Affari Esteri e Consigliere regionale di parità presso l'Ufficio del lavoro della Regione Lazio.

    Related Posts

    Ri-creare la vita 

    05/05/2025

    La comunicazione gentile si impara. In un corso

    08/03/2025

    «Forse»… Eleonora Giorgi

    03/03/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/ https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/

Appunti di viaggio.

Di Alfredo Centofanti

Bari. La città vecchia è un labirinto di vie che raccontano infinite storie. Inarrestabile è il vociare degli abitanti nel dialetto locale, dei tanti turisti stranieri, dei pellegrini che da secoli vengono qui per venerare San Nicola, amato tanto dai cattolici quanto dagli ortodossi.
    Post su Instagram 18104628619530738 Post su Instagram 18104628619530738
    Le protagoniste di questo bel film sono tre attric Le protagoniste di questo bel film sono tre attrici francesi deliziose, tre donne vere, che non hanno bisogno di chissà quali artifici per essere belle, attraenti e soprattutto insuperabili nel mettersi nei guai.

https://www.dols.it/2025/06/18/tre-amiche/
    Luana Sciamanna è un’avvocata penalista nata a Luana Sciamanna è un’avvocata penalista nata a Genzano di Roma nel 1978 e vive ad Ariccia. È esperta di violenza di genere e relazioni abusive, e collabora con i centri antiviolenza dei Castelli Romani, fornendo consulenza e assistenza legale alle donne vittime di violenza. È anche docente per la Regione Lazio nella formazione degli operatori della rete antiviolenza territoriale, e fondatrice e Presidente dell’associazione di promozione sociale “Crisalide Donne per le Donne”, che si occupa di consapevolezza ed empowerment femminile.

https://www.dols.it/2025/06/17/luana-sciamanna/
    Post su Instagram 17888416860161530 Post su Instagram 17888416860161530
    https://www.dols.it/2025/06/13/tutto-lamore-che-se https://www.dols.it/2025/06/13/tutto-lamore-che-serve/
    Stamattina mi sono svegliato con gli uccellini ch Stamattina  mi sono svegliato con gli uccellini che gorgheggiavano
    https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-20 https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-2025/
    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK