L’amore e le nuove regole

0

Ci voleva il primo ministro Conte per dare un nuovo corso all’amore, ne sentivamo il bisogno.

Faccio una premessa, non mi occupo di politica nel senso dei partiti ma mi interessa la politica come il miglior modo di vivere la socialità. Questo è un articolo serio e se c’è qualche punta di ironia è solo per il mio stile, non per prendere in giro.

Ci voleva il primo ministro Conte per dare un nuovo corso all’amore, ne sentivamo il bisogno, la necessità che qualcuno al di fuori dal circuito filosofico si pronunciasse sulle relazioni più importati della nostra vita. Chi sono le persone che contano davvero per cui comprare un biglietto ferroviario, aereo o solo per fare il pieno di benzina e correre ad abbracciarle? Finalmente, ora lo sappiamo! Se i filosofi sono autorizzati a parlare d’amore, come discendenti di Platone sanno bene riconoscere i vari gradi dell’amare, sono in grado di capire se è amore o solo una pallida copia, è anche vero che un politico non lo aveva ancora fatto. Almeno per quanto ne sappia la mia umile mente.

Si può far visita ai congiunti, questo dice il decreto ma chi sono tali entità? Il vocabolario cita chi ha legami di parentela…

E se noi provassimo affetto per un perfetto non parente, un amore senza contratto, per un essere libero da ogni vincolo? Come possiamo rimanere ancora lontani da cotanto sentimento travolgente? Arriva la rettifica governativa, mi sembrava strano non accadesse e così sappiamo che non si può escludere, ai tempi delle coppie di fatto e del poliamore, il fidanzato purché non sia un’avventura.

Le norme finalmente aiutano a fare luce nei meandri dei sentimenti e a scoprire se la nostra relazione è stabile e degna di un incontro o se è solo un flirt stagionale da archiviare. Non ci resta che buttare a mare tutte le vecchie, obsolete e sbagliate teorie per tenere in vita solo il putto alato del Simposio: Eros per sempre, al di là di ogni regola!

donneierioggiedomani.it

CONDIVIDI

Profilo Autore

Maria Giovanna Farina

Maria Giovanna Farina si è laureata in Filosofia con indirizzo psicologico all’Università Statale di Milano. È filosofa, consulente filosofico, analista della comunicazione, formatrice e autrice di libri per aiutare le persone a risolvere le difficoltà relazionali. Nei suoi saggi e romanzi ha affrontato temi quali l’amore, la musica, la violenza di genere, la filosofia insegnata ai bambini, l’ottimismo, la libertà, la relazione con gli animali da compagnia e col cibo. Pioniera nel campo delle pratiche filosofiche, nel 2001 ha fondato Heuristic Institution dove si è dedicata, in collaborazione con il filosofo Max Bonfanti, anche alla ricerca di metodi e strategie da applicare alla risoluzione delle difficoltà esistenziali attraverso il TFAR (trattamento fenomenologico delle aree relazionali) da loro ideato. È creatrice della rivista on line “L’accento di Socrate”, scrive su varie riviste ed è intervenuta ed interviene in Radio e TV. Ha tenuto incontri e conferenze sulla violenza di genere a scuola e presso associazioni, taluni sponsorizzati da Regione Lombardia e patrocinati da vari Comuni italiani. Con un gruppo di studiosi ha chiesto, ottenendolo, alla Treccani.it di inserire la parola nonviolenza in un’unica forma verbale. Studiosa di relazioni, il suo sito è www.mariagiovannafarina.it

Lascia un commento


− 2 = zero