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    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Appuntamento con la storia
    Costume e società

    Appuntamento con la storia

    Marta AjòBy Marta Ajò31/05/2019Nessun commento4 Mins Read
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    referendum2giugno
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    In quel primo giugno del 1946 forse nell’aria si potevano fiutare i fumi lasciati dai bombardamenti, annusare odori di suoli e campagne aride, di macerie polverose che nascondevano qualcosa di vita passata, si potevano quasi ancora ascoltare i lamenti, udire urla e pianti, vedere muovere persone prive di arti sostenute da grossolane stampelle. Quello era ciò che era rimasto dell’Italia uscita da anni di fascismo e dalla guerra.

    Erano uomini dai pantaloni larghi, forse ancora quelli usati nella resistenza sulle montagne, ed erano donne segnate nel volto e nel corpo, fanciulli con sguardi senza sogni. Erano gli anni di chi voleva chiedere conto di ciò che era avvenuto, di chi avrebbe potuto consumare la propria vendetta personale al di fuori di leggi e controlli. Erano gli anni in cui si contavano lutti e perdite.
    Ma furono anche gli anni che segnarono la riscossa, il momento di voltare pagina, di costruire il futuro. Era questo il motore che spinse cittadini e cittadine a recarsi alle urne elettorali quel giugno del ’46.
    Perché i traditori, che avevano venduto l’Italia allo straniero e gli italiani alla dittatura, dovevano cedere il passo al popolo chiamato per decidere di quale forma di stato dotarsi.
    Esso si espresse in modo netto e chiaro.
    Per la prima volta dal 1924, il 2 e 3 giugno 1946, gli italiani affrontarono una libera votazione a suffragio universale. Uomini e, per la prima volta, donne furono chiamati a scegliere tra repubblica o monarchia, un voto il cui risultato avrebbe cambiato per sempre il Paese.
    A quel referendum si fronteggiarono le forze politiche uscite dalla guerra e dalla resistenza di tutti gli schieramenti. Non solo un voto per la Repubblica ma anche per coloro che avrebbero dovuto costituirla e governarla.
    Come era già avvenuto in guerra, nella resistenza organizzata e nei gruppi di sostegno, moltissime furono le donne che con un’ azione, casa per casa, contribuirono ad informare le altre sul valore di quel referendum ottenendo una massiccia partecipazione con una percentuale altissima di elettorato.
    Immagini sbiadite di allora ci mostrano file di donne, di tutti i ceti, in tutti i luoghi, davanti alle urne. L’ignoranza era generalizzata ma ancora di più per tutte quelle che erano state relegate al ruolo di fattrici, madri e mogli. Per alcune anche mettere un segno o scrivere un nome su una scheda poteva rappresentare una difficoltà. Seppero dunque avere un moto di riscatto.
    E le donne conquistarono anche la presenza nei seggi parlamentari, e tutte ebbero un ruolo politico di rilievo partecipando alla stesura della Costituente sulla quale ancora oggi si basano i nostri principi.
    Articolo 3, comma 1, della Costituzione. “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
    Il nostro Paese, in gran parte distrutto, avviò faticosamente una politica di ricostruzione, anche morale, che vide impegnata tutta quella nuova classe dirigente mentre nel Paese, per la prima volta dopo cinque anni di guerra mondiale, forte si avvertiva il senso di un Italia libera.
    La celebrazione del 2 giugno, al delle formalità, va rispettata non solo per rendere omaggio ai tanti morti per l libertà, alle tante donne che hanno combattuto a fianco loro con azioni valorose, ai tanti bambini a cui sono fu sottratto il diritto alla fanciullezza.
    Le nuove generazioni, i “millenials”, ignorano che per consentire loro la libertà di cui oggi godono, molti la persero. È necessario non dimenticare cavalcando le nuove onde di questo secolo.
    Ed ancora alle donne è riservata in larga misura la responsabilità di guidare i giovani, non solo accudimento ma educazione civica e memoria storica.
    Il 2 giugno le donne non acquisirono solo il diritto al voto ma anche quello della partecipazione e della rappresentanza per la quale lottarono allora e per tutti gli anni successivi. Quello dell’uguaglianza, della parità e del diritto è ancora una battaglia non esaurita. Partita da molto lontano essa è ancora il perno delle discussioni e delle riflessioni di genere. Fino a quando l’uguaglianza sarà affrontata solo come dato formale, come norma, il suo valore intrinseco non si tramuterà mai in dovere e consapevolezza collettiva.

    2 giugno referendum stortia
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    Marta Ajo
    Marta Ajò
    • Website

    Marta Ajò, scrittrice, giornalista dal 1981 (tessera nr.69160). Fondatrice e direttrice del Portale delle Donne: www.donneierioggiedomani.it (2005/2017). Direttrice responsabile della collana editoriale Donne Ieri Oggi e Domani-KKIEN Publisghing International. Ha scritto: "Viaggio in terza classe", Nilde Iotti, raccontata in "Le italiane", "Un tè al cimitero", "Il trasloco", "La donna nel socialismo Italiano tra cronaca e storia 1892-1978; ha curato “Matera 2019. Gli Stati Generali delle donne sono in movimento”, "Guida ai diritti delle donne immigrate", "Donna, Immigrazione, Lavoro - Il lavoro nel mezzogiorno tra marginalità e risorse", "Donne e Lavoro”. Nel 1997 ha progettato la realizzazione del primo sito web della "Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità" della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il quale è stata Editor/content manager fino al 2004. Dal 2000 al 2003, Project manager e direttrice responsabile del sito www.lantia.it, un portale di informazione cinematografica. Per la sua attività giornalistica e di scrittrice ha vinto diversi premi. Prima di passare al giornalismo è stata: Consigliere circoscrizionale del Comune di Roma, Vice Presidente del Comitato di parità presso il Ministero del Lavoro, Presidente del Comitato di parità presso il Ministero degli Affari Esteri e Consigliere regionale di parità presso l'Ufficio del lavoro della Regione Lazio.

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    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
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    Rose di maggio Rose di maggio
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
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