Isa Maggi candidata nella lista di Autonomia per l’Europa

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Intervista del Portale delle donne ad Isa Maggi candidata  nella lista di Autonomia per l’Europa , per la Circoscrizione Nord Ovest, in 4 regioni: Lombardia, Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta.

Come  è nata la tua candidatura?

Dalla volontà degli Gli Stati Generali delle Donne. Da sempre hanno espresso il desiderio che l’impegno prodotto nel territorio si concretizzasse in cariche elettive e istituzionali. Le elezioni europee hanno fornito l’occasione da cogliere.

Ovvero sono stati gli SGD a candidarti?

Diciamo che è un regalo che ci è arrivato dalla Valle d’Aosta attraverso Chantal Certan del Comitato Scientifico degli Stati Generali e assessora all’Istruzione in Valle. E’ stato possibile costruire la lista in quanto la Regione è a statuto speciale.

isa-maggi-candidat-hpNella lista delle Autonomie per l’Europa?

Sono una candidatura autonoma ed indipendente.

Candidata per un progetto comune, cosa vuole dire?

Tutto quanto espresso dal lavoro degli Stati Generali delle Donne è frutto di un lavoro comune, un progetto che viene da lontano…

Di cui sei la fondatrice e la coordinatrice…

Si certo ma non avrei potuto andare avanti senza l’appoggio di tante altre amiche che mi hanno sostenuto nel lavoro pratico e nell’elaborazione progettuale. Ripeto che la mia candidatura è espressione di questa comunità d’intenti.

Credi possibile raggiungere l’elezione?

Non sono una sprovveduta e non rappresento un gruppo di donne ingenue. Ci accompagna da sempre il principio della concretezza, dell’uguaglianza e della solidarietà, della crescita e della partecipazione. Sappiamo di dover raccogliere almeno 50.000 preferenze ma lo spirito di combattimento è in noi.

Le campagne elettorale hanno costi cospicui. Come avete organizzato la vostra?

Non abbiamo sostegni economici di alcun tipo. Il nostro impegno si è sempre svolto in modo lucidamente volontaristico, offrendo più che ricevendo. Il materiale di cui disporremo sarà inviato-dato a donne e uomini che credono nell’Europa e nel processo di cambiamento che vogliamo attuare. La mia storia personale e quella del movimento degli Stati Generali delle Donne evidenzia una grande concretezza di azioni e di intenti. Basta parole!

La campagna sarà sobria e soprattutto attenta alle nostre peculiari caratteristiche di ascolto, di attenzione  e di cura. In questi giorni ho riannodato fili in una nuova “trama delle donne”, in un bellissimo racconto che diventa un mosaico in divenire.
Non abbiamo partiti alle spalle e quindi siamo libere e non dobbiamo rendere conto ad una segreteria.
Se raggiungeremo l’obiettivo di essere elette faremo Stati Generali permanenti a Bruxelles. Se non raggiungeremo l’elezione avremo comunque tracciato un percorso, un nuovo modo di fare politica al femminile.

Su cosa si basa il vostro progetto?

Il progetto che portiamo avanti è un progetto che mette al centro il lavoro, lo sviluppo sostenibile, le azioni verso la violenza di genere, l’ambiente. Queste sono le principali linee entro cui ci muoviamo.

Si dice che le donne dovrebbero fare la politica in modo diverso, perché?

Io sono candidata alle elezioni europee del 26 maggio e voglio mettere in campo tutta la mia passione e competenza a sostegno delle realtà economiche, sociali e culturali a partire dal nostro territorio. In questi temi non ravvedo diversità ma peculiarità per le donne e le giovani generazioni.

In particolare quali i punti su cui ti batterai se eletta?

Per un’ Unione Europea che voglia essere all’altezza del ventunesimo secolo e la migliore alleata delle giovani generazioni, un’Europa combattente e leale.

Un messaggio a chi sceglierà di votarti?

Ti chiedo di contare su di me per le  decisioni che l’Europa dovrà prendere sul fronte dei cambiamenti climatici; mi batterò per dare valore alla voce delle donne perché abbiano più forza decisionale nelle scelte economiche, sociali, aziendali, personali e politiche.
Questo cambiamento è necessario, avendo constatato il fallimento delle politiche di mercati fuori controllo, di Stati nazionali troppo piccoli per imporsi, delle resistenze a un’integrazione completa sulle questioni legate al riscaldamento globale. Le  guerre, a poche centinaia di chilometri, sanciscono l’irrilevanza dell’Unione nella gestione delle tensioni gravi.
C’è bisogno di un’Europa più forte per rendere più efficaci le strategie che chiediamo per rispondere alle mutazioni politiche e dell’ambiente.

L’Europa non si dimostrata una casa poco confortevole?

Ritengo che l’Europa sia la nostra casa, con il contributo di tutti  e di tutte si può renderla più accogliente.

I giovani ci chiedono di intervenire perché il tempo sta per scadere. Ci chiedono un cambio di programmazione in questa nuova era digitale per creare lavoro. Le donne ci chiedono di  costruire un mondo senza violenze e sopraffazioni, di dar valore alla loro sensibilità e concretezza nella comprensione dei problemi che soffocano la creazione di un rapporto responsabile nelle famiglie e tra generazioni e luoghi diversi.

Quale sarà il tuo impegno?

Mi batterò per un’Europa che ridiventi il progetto nel quale siamo cresciuti/e pensando ad una pace e prosperità duraturi. I nostri traguardi sono il futuro di lavoro per le nuove generazioni ed il  superamento della retorica dei partiti che vorrebbero un’Unione Europea più divisa e rissosa.
Il nostro progetto punta sul cambiamento, contro le resistenze ad un’integrazione completa.
Il nostro progetto è al fianco delle famiglie, dei bisogni delle persone  e della creazione di lavoro.
Scommettiamo sulla sostenibilità, la ricerca e la costruzione del domani.
La violenza che viene perpetrata su noi donne ha la stessa matrice della violenza perpetrata sulla Madre Terra. Siamo Donne di pace e il Patto delle Donne per l’Europa che alleghiamo è il nostro Manifesto politico.
Chiedo di contare su di me e di avere fiducia nel mio operato per le decisioni che dovranno essere prese. Il mio impegno è quello di essere la voce delle necessità altrui.

Isa Maggi

isa.maggi.statigeneralidonne@gmail.com

366 2554736

Isa Maggi
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https://www.dols.it/2018/10/28/isa-maggi-e-gli-stati-generali-delle-donne/
http://www.donneierioggiedomani.it/8084/Isa-Maggi

Gli Stati Generali delle Donne
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https://startupitalia.eu/104450-20190214-stati-generali-delle-donne-patto-delle-donne-ambiente-clima
http://winningwomeninstitute.org/news/stati-generali-delle-donne-leconomia-femminile/
https://statigeneralidonne.wixsite.com/stati-generali

 

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Profilo Autore

Marta Ajò

Marta Ajò, scrittrice, giornalista dal 1981 (tessera nr.69160). Fondatrice e direttrice del Portale delle Donne: www.donneierioggiedomani.it (2005/2017). Direttrice responsabile della collana editoriale Donne Ieri Oggi e Domani-KKIEN Publisghing International. Ha scritto: "Viaggio in terza classe", Nilde Iotti, raccontata in "Le italiane", "Un tè al cimitero", "Il trasloco", "La donna nel socialismo Italiano tra cronaca e storia 1892-1978; ha curato “Matera 2019. Gli Stati Generali delle donne sono in movimento”, "Guida ai diritti delle donne immigrate", "Donna, Immigrazione, Lavoro - Il lavoro nel mezzogiorno tra marginalità e risorse", "Donne e Lavoro”. Nel 1997 ha progettato la realizzazione del primo sito web della "Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità" della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il quale è stata Editor/content manager fino al 2004. Dal 2000 al 2003, Project manager e direttrice responsabile del sito www.lantia.it, un portale di informazione cinematografica. Per la sua attività giornalistica e di scrittrice ha vinto diversi premi. Prima di passare al giornalismo è stata: Consigliere circoscrizionale del Comune di Roma, Vice Presidente del Comitato di parità presso il Ministero del Lavoro, Presidente del Comitato di parità presso il Ministero degli Affari Esteri e Consigliere regionale di parità presso l'Ufficio del lavoro della Regione Lazio.

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