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    Calendario eventi

    Escher a Napoli, genio e regolatezza

    Chiara SantoianniBy Chiara Santoianni15/12/2018Updated:24/02/2020Nessun commento5 Mins Read
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    Al PAN di Napoli, fino al 22 aprile 2019, la retrospettiva su Maurits Cornelis Escher ci mostra, attraverso 200 opere, come un’artista unico nel suo genere sia riuscito a combinare la fantasia creativa con il rigore geometrico della divisione degli spazi, gli accostamenti emozionali di colori e forme con i ritmi regolari delle linee e i pattern matematici e musicali. Per farci scoprire un genio del Novecento con il futuro nel DNA.

    Escher_4 LPDa New York a Singapore, fino all’Italia, la Escher-mania attraversa i continenti e giunge anche a Napoli, dove il PAN, il Palazzo delle Arti, ospita la mostra-evento che ha battuto ogni record di ingressi e in cui il visitatore, oltre ad ammirare le opere del visionario incisore olandese vissuto tra il 1898 e il 1972, e quelle a lui ispirate (tra cui tessuti optical e copertine di vinili famosi) può sperimentare e riprodurre in prima persona le illusioni ottiche e le innovazioni ideate dall’artista.

    A 13 anni dalla mostra del 2005 a Castel Sant’Elmo, “I racconti dell’arte: Escher”, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia insieme alla M. C. Escher Foundation e curata da Mark Veldhuysen e Federico Giudiceandrea, è in primo luogo la testimonianza che l’Arte può e dev’essere di tutti e per tutti, parlare linguaggi universali e attrarre a sé per la meravigliosa semplicità con cui esprime contenuti elevati. Nell’arte di Escher ci sono la matematica e la geometria, la musica e la filosofia, il reale e l’immaginato, il semplice e il complicato, la natura e l’architettura, il sacro e il profano, che non sono mai entità separate, ma si fondono prodigiosamente nel tratto delle incisioni, delle litografie, delle xilografie, delle mezzetinte, con l’effetto di stupire sempre lo spettatore e di coinvolgerlo in un viaggio estetico ma soprattutto intellettuale.

    Escher metamorfosiViaggio che, in senso non solo metaforico, costituisce l’ispirazione di alcune opere in mostra: Maurits Escher si allontanò spesso dai Paesi Bassi per scoprire l’Italia, in particolare quella del centro-sud: e alle pittoresche località sulle coste e nell’entroterra, all’epoca incontaminate e difficilmente raggiungibili, rivolse il suo sguardo di artista, immortalando, in alcune delle sue stampe più famose, vedute della Costa di Amalfi e di Atrani (1931), di Ravello e di Turello (1932) e di molti altri borghi, come quelli abruzzesi che visitò a piedi. La più nota di tutte resta però la serie delle Metamorfosi, tra cui la Metamorfosi II (1940) esposta al PAN, in cui una lunghissima striscia di legno parte dalla parola “Metamorphose” per trasformarsi prima in scacchiera, poi in tassellatura lucertoliforme, per poi riprendere geometrie esagonali, che sono celle di alveare… E da qui api, uccelli, pesci, e ancora uccelli, e case, e il borgo di Atrani, il cui faro proteso sul mare diventa un pezzo di una scacchiera, passaggio necessario per ritornare alla regolarità delle forme in costante metamorfosi.

    Escher_1Ma il viaggio di Escher, al di là dei luoghi visitati (c’è da dire che l’artista riteneva l’Italia il Paese più interessante che avesse mai visto) è soprattutto esplorazione delle infinite possibilità della forma, con poche concessioni al colore, che diventa pretesto per tras(formare). Creature del cielo, della terra e del mare si fondono e si intersecano senza lasciare spazio agli spazi, angeli e demoni si dividono equamente i bianconeri del Bene e del Male, scale e pareti – incuranti della forza di gravità – rivoluzionano le prospettive architettoniche. Escher si fa maestro della tassellatura geometrica e della divisione regolare del piano, sfida a individuare i pieni e i vuoti nelle forme accostate, che forse sono vasi neri ma potrebbero essere profili bianchi, stravolge ogni regola con le illusioni ottiche che mostrano giganti accanto a uomini, ma è solo un gioco di prospettive e di riquadri, come è un gioco di specchi il pavimento che diventa soffitto.

    Escher_3 poster“Il nostro spazio tridimensionale è l’unica realtà che conosciamo”, ha detto Escher. “Anche se per convenzione diciamo che una parete o un pezzo di carta sono piatti, rimane sorprendente il fatto che, su una tale superficie, riproduciamo delle illusioni spaziali come se questo fosse da sempre la cosa più normale del mondo. Non vi sembra assurdo, a volte, il fatto di disegnare un paio di linee e affermare: questa è una casa? La meraviglia che ci prende in una situazione del genere è il tema delle prossime riproduzioni.” E di questa mostra.

    Per informazioni
    “I racconti dell’arte: Escher”
    1 novembre 2018 – 22 aprile 2019

    PAN Palazzo delle Arti Napoli
    via dei Mille 60, 80121 Napoli
    tel. 081-1865991
    http://www.mostraescher.it/
    http://www.comune.napoli.it/escher

    Orari: lun-dom ore 9:30-19:30 (ingressi fino alle 18:30)
    Biglietti e audioguida: intero € 13, ridotto € 11/ lunedì universitari € 8/ bambini 6-10 anni e speciale € 6
    Gruppi da 15-25 (audioguida/ microfono, prenotazione obbligatoria): € 9 adulti/ € 3-4 scuole
    Visite guidate per gruppi e laboratori su prenotazione.

    Tutte le foto sono dell’autrice dell’articolo

    arte mostre Museo PAN napoli
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    chiara-santoianni
    Chiara Santoianni
    • Website

    Chiara Santoianni, scrittrice, giornalista, counselor e docente, pubblica dal 1984 e ha collaborato a numerosi quotidiani e periodici italiani.È autrice del saggio Popular music e comunicazioni di massa (ESI, 1993); dei manuali Sicurezza informatica a 360° (Edizioni Master, 2003), Come creare un webinar di successo (Amazon, 2022), Manuale pratico di Counseling Sistemico-Relazionale (Amazon, 2024), 101 aforismi e citazioni per diventare il guru di te stesso (Amazon, 2024); del libro per ragazzi Vita spericolata di un giovane internauta (Amazon, 2021, 1a ed. 2012). Ha scritto inoltre il romanzo umoristico Il lavoro più (in)adatto a una donna (Cento Autori, 2011) e i romanzi di chick lit Il diario di Lara (ARPANet, 2009), Provaci ancora, Lara! (ARPANet, 2012) − vincitori delle edizioni 2008 e 2012 del concorso ChickCult −, Cocktail di cuori e Missione a Manhattan (Cento Autori, 2015 e 2016). È autrice e curatrice della raccolta di racconti di chick lit Volevo fare la casalinga (e invece sono una donna in carriera) (Albus 2012) e della collana di Cento Autori "A cuor leggero" (2015).Ha scritto, per la Regione Campania, le guide turistiche: Enogastronomia, Il mare, Scuola in viaggio, Sapori e aromi, Tutto il mondo che vuoi (Electa Napoli, 2004-2006) ed è co-autrice delle guide di viaggio Pacific Coast (Edimar, 1999) e Napoli. Costa e isole (De Agostini, 2002).Suoi racconti sono contenuti nei volumi collettivi Lavoro in corso (Albus Edizioni, 2008), Timing semiserio per un matrimonio quasi perfetto (ARPANet, 2011), Non proprio così (Giulio Perrone, 2011), ManifestAmi (2013).Ha tenuto per anni la rubrica Numerando per la rivista d’informatica “Internet Magazine”. Ha inoltre ideato e realizzato il sito web Chiara’s Angels − finalista al Premio DonnaèWeb e all’Italian eContent Award 2006 − e il blog di recensioni librarie Spazio Autrici. La sua passione, oltre alla scrittura, è la tecnologia in tutte le sue forme. Puoi contattare Chiara Santoianni attraverso il suo sito: https://chiara.chiarasangels.net/.

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Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
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Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
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