A Napoli, nella Villa Floridiana al Vomero, una mostra celebra, dall’8 dicembre al 7 gennaio, il maghetto più amato dei nostri tempi, abbinando circa 200 oggetti legati alla saga di J. K. Rowling agli oltre 6000 pezzi della collezione di arti decorative occidentali e orientali del XII-XIX secolo raccolti dal Duca di Martina. Per dimostrare che l’incanto artistico può andare a braccetto con gli incantesimi. Ma anche con la filosofia (e la pop-filosofia).
Gli occhiali tondi di Harry e le ceramiche di Capodimonte. Le gelatine Tuttigusti+1 e le porcellane cinesi . Il ritratto di Albus Silente in vetrina con quello di un antico gentiluomo. E le bacchette di Harry, ma anche di Lucius e Narcissa Malfoy; la scrivania della professoressa Dolores Umbridge; il Patronum, custodito dal Giratempo di Hermione Granger; la maschera di Bellatrix Lestrange; la scopa volante per le competizioni di quidditch, con la mitica coppa Tremaghi; e il magico binario 9 e ¾ da cui parte l’Hogwarts Express.
La magia c’è tutta, ed è quella creata dall’incontro tra le opere senza tempo donate alla città di Napoli nel 1911 da Maria Spinelli di Scalea, erede del duca di Martina Placido de Sangro, e gli oggetti ‘cult’ della saga di Harry Potter, esposti sui tre piani del museo per la mostra Incantesimi in Floridiana. Che, nata da un’idea del Direttore scientifico del Consiglio Europeo Sviluppo Umano Paolo Chiarolanza, sostenuta dalla Direttrice del Museo Duca di Martina, Luisa Ambrosio, si propone di rendere omaggio ai personaggi della Rowling a vent’anni dalla pubblicazione del romanzo di inizio della serie, Harry Potter e la pietra filosofale, quasi in contemporanea con la mostra Harry Potter: A History of Magic, che si tiene alla British Library di Londra dal 20 ottobre al 28 febbraio 2018, e con la Exposiciòn Harry Potter, presso la Feria de Madrid dal 18 novembre al 02 aprile 2018.
Se i fan di Harry Potter sono affascinati e incuriositi dagli oggetti ‘magici’ e dai gadget esposti nelle teche del museo (tra i quali i pupazzetti che raffigurano il maghetto e i suoi amici, che i collezionisti sono disposti a pagare decine di migliaia di euro, o la burrobirra, in vendita nel concept store della mostra curato da FantaUniverse), il pubblico dei visitatori giovani e adulti, di fronte alla potenza evocativa e alle suggestioni narrative e immaginative offerte dall’accostamento tra l’incanto dell’arte antica e gli strumenti degli incantesimi potteriani, non può non riflettere sul significato profondo delle tematiche della saga – amore, amicizia, solidarietà, giustizia, sincerità, sacrificio, coraggio, binomio Bene-Male – che sono poi il motivo del suo universale successo. E chiedersi, con Harry Potter, se la ragione non ci imprigioni e non occorrano un po’ più di imprevisti e di magia.
A condurci attraverso la ‘filosofia’ di Harry Potter, il 21 dicembre in Villa Floridiana, è stata la professoressa Lucrezia Ercoli – docente di Storia dello spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria e di Storia della Televisione (fenomenologia dei media) e Filosofia dell’arte e dello spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Macerata, oltre che direttrice artistica di Popsophia, festival internazionale di filosofia del contemporaneo – nel suo seminario Credere alle cose impossibili. A lezione di filosofia da Harry Potter, nato dalla collaborazione con l’ideatrice e Presidente del Festival della Filosofia in Magna Grecia, Giuseppina Russo, e con Salvatore Ferrara, Direttore scientifico del festival. Il FFMG, unico festival della filosofia in Italia dedicato agli adolescenti, permette agli studenti dei licei di vivere in forma esperienziale ed emotiva una disciplina apparentemente ‘accademica’, portandoli a riflettere sui grandi temi dell’esistenza proprio nei luoghi dove la filosofia è nata – le agorà dell’antica Magna Grecia -, rendendola così un’esperienza viva e coinvolgente. Come coinvolgente ed entusiasmante è stato, per il pubblico giovane e non, scoprire come si può fare filosofia anche leggendo una serie di romanzi da 450 milioni di copie vendute.
Nata alla fine degli anni ’80, quando i filosofi hanno iniziato a ‘dialogare’ con la cultura pop, Lucrezia Ercoli si dedica da anni allo studio dei rapporti tra filosofia e mass media, sia attraverso i suoi scritti (l’ultimo: Che la forza sia con te, 2017) che con le attività di Popsophia, l’unica associazione in Italia dedicata alla pop-filosofia, genere culturale internazionale che usa la riflessione filosofica per interpretare i fenomeni della società di oggi. Come i romanzi della Rowling.
«Un classico della cultura pop come Harry Potter è una straordinaria rappresentazione di ciò che fa la narrazione contemporanea: in modo sempre più articolato, costruisce mondi. Harry Potter è riuscito, nelle sue tante declinazioni – libri, film, fanfiction, giochi – a costruire un mondo che il lettore può ‘abitare’, da esplorare a qualsiasi età e a cui affezionarsi», spiega Ercoli. «Questa mostra rende benissimo l’idea della Rowling di un mondo potteriano come ‘multiverso’, fatto cioè di tanti universi che non sono lontani da noi. I suoi romanzi creano un ‘mondo nel mondo’, così come la mostra è ospitata in un museo e il mondo dei ‘babbani’ è all’interno del mondo dei maghi. Ed è un mondo che deve sorprenderci: desideriamo che, da lì, ci sia un modo di essere trasportati altrove, anche se l’altra realtà ci fa paura.»
La storia del maghetto come ‘passaporto’ per un viaggio, dunque, in cui l’impossibile diventa possibile. E come spunto di riflessione, grazie alle formule magiche, «sull’incanto del linguaggio, che non si limita a descrivere il mondo, ma può cambiarlo.» Ma anche come paradigma morale: «Harry Potter ci trasmette l’idea che il mostro debba essere accettato nella sua diversità e che, per accogliere l’altro, non dobbiamo ricondurlo a noi stessi, ma prenderlo nella sua particolarità».
Leggere la saga ci porta a interrogarci sulla scelta etica: “Non sei definito dalle tue capacità, ma dalle tue scelte”, dice il mago Albus Silente: gli otto romanzi sono percorsi dalla predestinazione di Harry, che non può sfuggire al suo destino, ma lo può scegliere. E cambiare le cose. “Arriverà il tempo in cui dovremo scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è facile”, dice ancora Silente: superare le leggi e le regole, ciò che è ‘conveniente’ fare, porta a una giustizia che impone un atto eroico, al di là del dovere. Harry non è costretto ad agire in un certo modo, ma sceglie di farlo: in questo si gioca la differenza tra lui e il suo antagonista Tom Riddle. E in Harry c’è una parte di Lord Voldemort, perché non si contrappongono le entità Bene-Male, ma i personaggi devono lottare contro se stessi e resistere alle tentazioni.»
Secondo Ercoli, tutta la saga è una grande e profonda meditazione sulla morte: «Tutti i maghi oscuri della saga cercano di sconfiggere la morte, superando il limite ultimo dell’umano; ma solo l’amore può respingere l’incantesimo letale che Voldemort scaglia contro Harry, trasformandosi in scudo contro la morte. L’amore è il tentativo di inserire un momento di eternità nella nostra vita perché, almeno nelle intenzioni, è per sempre. Nel momento in cui sceglie di andare a morire, Harry grazie all’amore si salva.»
Per informazioni sulla mostra Incantesimi in Floridiana
Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina in Villa Floridiana, via Cimarosa 77/ via Aniello Falcone 171, 80127 Napoli, e-mail pm-cam.martina@beniculturali.it. Biglietteria tel. 081-5788418, 081-2294700; orario: 8:30-19:00, ultimo ingresso ore 17:15, martedì chiuso; biglietti € 5, soci CESU € 4, riduzioni € 3, valide le gratuità previste dal MiBACT per i docenti e altre categorie. Prenotazione biglietti e visite guidate (a cura di Le Nuvole – Casa del contemporaneo, con la consulenza scientifica di Progetto Museo): CoopCulture, tel. 848-800288, 06-39967050 lun-ven ore 9-13/14-17, sab ore 9-14. Prenotazione obbligatoria (€ 1) per scuole e gruppi di oltre 10 persone.
Nel periodo dell’evento, nel Museo Duca di Martina saranno presenti stand dell’Associazione Genitori Oncologia Pediatrica e di Medici Senza Frontiere Italia.
Per i laboratori a cura del Consiglio Europeo dello Sviluppo Umano
Dopo essere stati smistati dal Capello Parlante, si potrà partecipare ai laboratori: preparazione del banchetto di Harry Potter, preparazione di pozioni, realizzazione di bacchette, esperienze vocali e di doppiaggio di scene dei film (a cura di Daniele Apredda), esecuzione musicale, quadri parlanti, reading in inglese e workshop sul potere delle parole. Ci saranno inoltre spettacoli a cura del Teatro nel Baule.
Prenotazione obbligatoria al Consiglio Europeo Sviluppo Umano, via Francesco De Mura, 2, 80129 Napoli, tel. 081-3651538, consiglioeuropeosviluppoumano@gmail.com, https://it-it.facebook.com/consiglioeuropeosviluppoumano/.
Per informazioni sulle attività del Festival della Filosofia in Magna Grecia
http://www.filosofiafestival.it/, https://www.facebook.com/filosofiafestival/.
Per le fotografie nell’articolo: (C) Chiara Santoianni.
Per l’immagine in evidenza, di waldomiguez: licenza CC0 Creative Commons.
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