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    Home»Costume e società»Cultura»Libri»A un passo dalla felicità
    Libri

    A un passo dalla felicità

    Caterina Della TorreBy Caterina Della Torre07/11/2017Updated:07/11/2017Nessun commento5 Mins Read
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    alla ricerca-della-felicità
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    L’infelicità fa parte della vita, la tristezza è un segnale utile, ma cresce e poi, come tutte le emozioni, decresce e si trasforma. Quando invece ci si ferma in una grigia palude senza tempo, e nulla cambia, allora è depressione.

    Avevamo intervistato Olga per il primo dei suoi libri ”Uscire dalla solitudine” anni fa. Da allora ne ha scritti molti che accompagnavano le conoscenze e la sua professione di psicoterapeuta. E la sua vita. Abbiamo voluto reincontrarla perchè la sua analisi culturale si è successivamente coinvolta in  temi  sempre più attuali come la ricerca della felicità.

    Olga Chiaia, psicologa e psicoterapeuta, come mai questa scelta professionale?

    La scelta è partita da un disagio personale, e credo che questo sia comune a molti di quelli che fanno questo lavoro. C’è il bisogno inesauribile e appassionato di comprendere come funziona la nostra mente, come gestire la sofferenza, e come potenziare le nostre risorse.

    Hai vissuto in varie città d’Italia, Bari, Roma e ti sei fermata a Piacenza, dove vivi e lavori. Vivere in Romagna è più affine al tuo Karma? Non ti manca il mare? Esiste un posto per ognuno di noi in cui ci si sente a casa?

    Mi manca moltissimo il mare e la luce speciale che c’è al sud. Per me vivere a Piacenza è difficile, è una città padana e nebbiosa, la gente è riservata, per non dire chiusa. Eppure sono qui da vent’anni, ho imparato che “i nostri paesi caldi sono i nostri cuori”. Casa è qui, fisicamente, ma nel cuore, casa è ovunque ci sia amore e lavoro (e magari anche acqua e sole).

    a-un-passo dalla felicitaHai scritto molti libri: Il sonno e il sogno (1994), Uscire dalla solitudine (2010), A un passo dalla felicità (2011), Il bello di uscire dagli schemi (2015) e Il bello di riscoprirsi umani. Istruzioni salvavita contro invidia, vergogna e competitività (2017).
    A un passo dalla felicità è quello però di cui vorrei parlare con te. E’ possibile essere felici, veramente felici al giorno d’oggi, dove molti dicono che ‘’non ci manca niente’’?

    Non ci manca niente di materiale, ma ci manca moltissimo a livello emotivo, spirituale. Manca spesso una rete di relazioni vere, e l’amore è per l’essere umano necessario come l’aria.

    Oggi si chiama amore ciò che amore non è, e manca la cura, l’attenzione per l’altro, per l’ambiente,   per i nostri bisogni più veri. Essere felici in questo periodo non è facile, e infatti non vediamo fiorire creatività e gioia nelle nostre città. La felicità non è impossibile, però, se si costruisce uno spazio protetto dentro e fuori di noi, in cui ritrovare le tracce di quello che conta.

    I nostri giovani, viziati ma non felici? Cosa manca loro?

    Vedo nel mio studio più giovani di quanto sia mai successo in passato. Hanno genitori spesso adoranti, ma iperprotettivi e attenti più ai risultati scolastici che alla persona del figlio.
    I ragazzi hanno bisogno di sentirsi riconosciuti nel loro valore, di essere visti, e invece spesso sono svalutati e invisibili, nascosti dietro maschere photoshoppate di falsa adeguatezza. E loro stessi si misurano con il numero di Mi piace che ottengono sui social, o con altri parametri esteriori che penalizzano il loro splendore immisurabile. La mancanza di prospettiva lavorativa e di valori etici toglie poi ampiezza al loro orizzonte, coraggio ai loro sogni. E vivere solo di presente e di realtà materiale è deprimente.

    E noi adulti, in preda alla crisi dell’età e del passaggio storico, come possiamo essere soddisfatti della nostra vita che abbiamo curato e cresciuto negli anni?

    Per noi adulti c’è il rischio di sentirci delusi, dai tempi e da noi stessi. Molti ideali sono andati smarriti, ma il nostro compito è di tener viva la fiducia di poter ancora aggiungere anche pochissimo al bene di qualcun altro, che sia figlio o amico o sconosciuto.
    E restare curiosi e attenti.

    olghettaLa depressione che spesso ci avvolge dipende da noi o dai tempi bui che stiamo vivendo?

    Il contesto che viviamo conduce alla depressione, basta guardare le statistiche, le previsioni per il futuro, la diffusione degli antidepressivi. E’ però necessario che ci sia una predisposizione individuale, una vulnerabilità legata alla propria storia personale. Altrimenti questi stessi tempi bui possono portare a reazioni diverse, magari aggressive, egoistiche, ma anche ad atteggiamenti costruttivi, per fortuna.

    Quando la depressione arriva a diventare patologia? Le donne ne sono più colpite, causa ormoni che vengono a mancare e figli che si allontanano?

    L’infelicità fa parte della vita, la tristezza è un segnale utile, ma cresce e poi, come tutte le emozioni, decresce e si trasforma. Quando invece ci si ferma in una grigia palude senza tempo, e nulla cambia, allora è depressione, cioè una condizione patologica, caratterizzata da uno squilibrio biochimico e dalla triade depressiva: visione negativa di sé, degli altri e del futuro.
    Le donne sono percentualmente più a rischio: gli ormoni sono imputati sempre, dalla sindrome premestruale alla depressione post partum, alla menopausa. Ma a volte sono un alibi per non vedere che le donne hanno più difficoltà degli uomini a occuparsi in modo sano di se stesse, sono spesso poco rispettate e soverchiate di richieste da ogni parte.

    Quali risoluzioni proponi?

    Per la depressione occorre un approccio integrato: niente funziona sempre, e per tutti, per cui bisogna provare molte strade, e contemporaneamente. E’ un disturbo che coinvolge il corpo, la mente, il cuore, le relazioni, e si cerca di agire su tutti questi livelli: farmaci e/o sport e alimentazione, psicoterapia, progetti, gruppi. Espressione di se’ come antidoto alla depressione.
    Più che combatterla, dobbiamo accettarla e conoscerla.
    Per il malessere dei tempi, abbiamo bisogno di restituire tempo e attenzione alla riscoperta delle tracce dell’amore e del valore di noi stessi, degli altri, dei momenti, delle relazioni. E di riconoscenza, verso la nostra vita e tutte le vite.

    depressione
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    Caterina Della Torre
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    Proprietaria di www.dols.it di cui è direttrice editoriale e general manger Nata a Bari nel 1958, sposata con una una figlia. Linguista, laureata in russo e inglese, passata al marketing ed alla comunicazione. Dopo cinque anni in Armando Testa, dove seguiva i mercati dell’Est Europa per il new business e dopo una breve esperienza in un network interazionale di pubblicità, ha iniziato a lavorare su Internet. Dopo una breve conoscenza di Webgrrls Italy, passa nel 1998 a progettare con tre socie il sito delle donne on line, dedicato a quello che le donne volevano incontrare su Internet e non trovavano ancora. L’esperienza di dol’s le ha permesso di coniugare la sua esperienza di marketing, comunicazione ed anche l’aspetto linguistico (conosce l’inglese, il russo, il tedesco, il francese, lo spagnolo e altre lingue minori :) ). Specializzata in pubbliche relazioni e marketing della comunicazione, si occupa di lavoro (con uno sguardo all’imprenditoria e al diritto del lavoro), solidarietà, formazione (è stata docente di webmarketing per IFOA, Galdus e Talete). Organizzatrice di eventi indirizzati ad un pubblico femminile, da più di 10 anni si occupa di pari opportunità. Redattrice e content manager per dol’s, ha scritto molti degli articoli pubblicati su www.dols.it.

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
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A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
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Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
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    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
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