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    Home»Costume e società»Attualità»Una forma poco conosciuta di violenza: lo stealthing
    Attualità

    Una forma poco conosciuta di violenza: lo stealthing

    Angela CartaBy Angela Carta30/04/2017Updated:30/04/2017Nessun commento4 Mins Read
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    Lo stealthing consiste nella rimozione volontaria del preservativo senza consenso da parte della partner e viene, giustamente, recepita dalle donne sempre più come una forma di violenza sessuale, paragonabile ad un rapporto non consensuale.

    Occupandomi principalmente di diritti e salute riproduttiva, ho letto con interesse e orrore quanto emerso da un recente articolo del Columbia Journal of Gender and Law[1] che, sulla base di testimonianze raccolte – il più delle volte – da centralini di primo aiuto per donne che subiscono violenza, affronta e inquadra giuridicamente la pratica chiamata stealthing. Tale pratica consiste nella rimozione volontaria del preservativo senza consenso da parte della partner e viene, giustamente, recepita dalle donne sempre più come una forma di violenza sessuale, paragonabile ad un rapporto non consensuale[2]. Il fenomeno, sempre più diffuso tra i giovani, espone le donne a rischi di diverso tipo: oltre a causare ferite emotive, è possibile contrarre malattie sessualmente trasmissibili come l’AIDS e subire tutte le conseguenze di una gravidanza indesiderata. Si comprende chiaramente dai racconti delle vittime come gli uomini si rivelino del tutto insensibili a questi rischi, considerati un qualcosa di molto lontano da loro, qualcosa che non li riguardi personalmente. Vivono cioè la sessualità come un’esperienza personale, una sorta di masturbazione durante la quale però la donna assume la stessa importanza che avrebbe una bambola gonfiabile. È un elemento interessante su cui riflettere: il rapporto sessuale è svuotato di ogni valore simbolico, non è richiesta partecipazione e ci si limita a viverlo come uno sfogo fisico di poco conto, una sessione di palestra. Come anche evidenziato dall’articolo, i promotori di questa pratica la ritengono espressione di un naturale istinto maschile, o addirittura affermazione del diritto alla dispersione del seme sempre e comunque. Ma di eventuali figli “chi se ne frega”. Dunque, dove stiamo andando? A cosa pensano esattamente coloro che sostengono che le donne oggi abbiano raggiunto soddisfacenti livelli di parità rispetto agli uomini? A me pare si scopra ogni giorno qualcosa di nuovo, in ogni parte del mondo, in grado di smentire o svilire qualsiasi conquista ottenuta dalle donne. E sembra quasi di essere ripetitivi, tutte le volte, quando si dice che l’unico modo per intervenire a salvaguardia dei diritti della donna e della sua salute sia una corretta educazione sessuale. Ma è proprio così. Cosa aspettiamo ad integrare programmi di prevenzione su larga scala in tutte le scuole? Cosa aspettiamo ad aumentare fondi a sostegno dei centri antiviolenza, affinché le donne possano liberamente chiedere aiuto e dare una definizione agli abusi vissuti? Dire che lo stealthing sia molto diffuso anche in Italia è effettivamente oggi difficile, proprio perché non c’è consapevolezza del fenomeno, e di conseguenza ci si può aspettare un alto livello di sommerso. Possiamo però concordare con quanto Alexandra Brodsky sostiene nel suo articolo: le donne che denunciano atti di stealthing lo fanno perché avevano dato il loro consenso ad essere “toccate dal condom” e non dalla nuda carne. La speranza è quella che le donne possano sentirsi meno sole nel raccontare quanto vivono, il disagio provato e la paura di affrontare una gravidanza indesiderata o una qualche malattia trasmessa dal partner.  Ma ancor più importante sarebbe garantire adeguata tutela legale e completo sostegno alle vittime, perché questa è violenza e una volta per tutte va riconosciuta per quello che è. Pensavamo di aver fatto uscire dalla porta di casa il rapporto sessuale coniugale forzato, ed ecco che è rientrato dalla finestra con un altro nome e un’altra forma. [1] BRODSKY A., “Rape-Adjacent”: imagining legal responses to nonconsensual condom removal, Columbia Journal of Gender and Law, Vol. 32, N. 2, 2017 [2] Si legge nell’articolo: “In this way, survivors describe nonconsensual condom removal as a threat to their bodily agency and as a dignitary harm. You have no right to make your own sexual decisions, they are told. You are not worthy of my consideration.”, p. 5.

    Centri antiviolenza donne-violenza stealthing stupro
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    Angela Carta
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    28 anni. Dopo due anni come operatrice di uno sportello anti-violenza e un anno di volontariato in Ungheria come youth worker, ho scelto di diventare educatrice professionale. Già specializzata in Tutela dei Diritti Umani, mi occupo oggi di HRE, violenza di genere, educazione videoludica e attività di gioco e team building.

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

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L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

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    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

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Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
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    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
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