Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Pacifiche in pace, guerriere in guerra
    • Summer Sad. Come superare la tristezza?
    • Nel Profondo
    • Lavoro temporaneo e iziwork
    • Eternal – Odissea negli abissi
    • Lucia Tilde Ingrosso e quanto è bello scrivere
    • IL MAESTRO E MARGHERITA
    • Jurassic World – La rinascita
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Pacifiche in pace, guerriere in guerra

      By Marta Ajò12/07/20250
      Recent

      Pacifiche in pace, guerriere in guerra

      12/07/2025

      Nel Profondo

      09/07/2025

      Eternal – Odissea negli abissi

      02/07/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Donna e lavoro»Imprenditoria femminile»Paura di parlare in pubblico? 5 Tips per esorcizzarla
    Imprenditoria femminile

    Paura di parlare in pubblico? 5 Tips per esorcizzarla

    Giovanna VitaccaBy Giovanna Vitacca26/03/2017Updated:26/03/2017Nessun commento7 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Parlare in pubblico è un po’ come avere una relazione con un altro individuo.

    Non so voi, ma diverse volte nel corso della mia carriera mi è stato chiesto di parlare in pubblico e tutte le volte, ancora oggi, la prima reazione è sentirmi salire un nodo in gola.

    Per quanto io sia una persona altamente comunicativa ed empatica, questa cosa del public speaking mi ha sempre messo un po’ a disagio.

    La formalità della situazione fa pensare immediatamente a dover ‘vestire’ dei panni altrettanto ufficiali, di dover essere impeccabile e all’altezza della situazione, soprattutto se parli come portavoce di qualcun altro,  se rappresenti la tua azienda.

    Con gli anni la sempre maggiore consapevolezza di sé stessi, aver acquisito competenza ed esperienza nella materia per cui sei stato chiamato a tenere uno speech ovviamente aiuta a sentirsi più sicuri, ma sfido chiunque a non ammettere che prima di salire sul palco ci sono quei 5 secondi di ansia.

    Anche perché parlare in pubblico è un po’ come avere una relazione con un altro individuo: tu sai chi sei tu, ma non sai chi è l’altro e soprattutto non è detto che piacciamo a tutti e quindi c’è sempre insita la paura di essere giudicati, criticati.

    Ciò accade perché siamo soliti proiettare su di noi le aspettative del pubblico, ma la platea non siamo noi, è eterogenea e ha esigenze diverse dalle nostre. Ogni singolo ospite avrà avuto le sue motivazioni per decidere di ascoltarci e quindi ciascuno ‘prenderà’ da noi solo ciò che gli interessa.

    Fondamentale in tal senso è sempre informasi preventivamente della tipologia di pubblico in modo che si possa tarare contenuti ed esposizione

    E’ evidente che non si potrà mai soddisfare tutti, ma sicuramente possiamo creare le condizioni affinché tutti possano apprezzare la nostra professionalità, ma anche il nostro aspetto umano. Non siamo sul palco per dimostrare quanto siamo bravi, siamo lì per essere generosi e trasferire a chi ci ascolta parte del nostro vissuto. Per questo, come nella vita, servono sia cuore che cervello.

    Altro punto cruciale è il come ci presentiamo al pubblico, il nostro aspetto. Non solo il contenuto, ma anche il contenitore.

    Come dico sempre io, si deve armonizzare FORMA e SOSTANZA

    Nel public speaking il linguaggio verbale conta solo il 7%, il paraverbale (il tono della voce, le pause e gli intercalari) pesa il 38% e il non verbale (quello del corpo) rappresenta il 55%.

    Questo vuol dire che ancora una volta l’abito FA il monaco e quando pensiamo a quale dovrebbe essere il nostro outfit per l’occasione si deve prendere in considerazione tutta una serie di aspetti: il contesto in cui siamo stati invitati, il format dell’evento, la tipologia di pubblico, quando di svolge, dove si svolge, etc.

    Anche in questo caso è sempre bene informarsi con gli organizzatori per evitare di aggiungere alla paura di parlare in pubblico anche il disagio di sentirsi fuori posto.

    L’importante in queste circostanze è scegliere capi che solitamente ci fanno sentire nella propria comfort zone; paradossalmente può essere più rassicurante scegliere un abito già utilizzato che acquistarne un altro. Oppure, se proprio si vuole sfoggiare qualcosa di nuovo, suggerisco di indossarlo almeno una volta prima della data dell’evento per ‘prenderci le misure’.

    Infine, scegliere sempre colori che ci appartengono, sia consoni alla nostra figura, con l’obiettivo di valorizzarla, sia vicini alla nostra emotività. I colori hanno energia, se ci trasferiscono quella positiva partiamo già con il piede giusto.

    Per le donne i tacchi sono consigliati perché qualche centimetro in più può aiutare sentirsi più sicure

    L’arte oratoria è senz’altro un talento, ma si può imparare a essere dei bravi relatori seguendo comunque alcuni suggerimenti che aiutano ad affrontare in modo più sereno il primo impatto con il pubblico.

    1. Allenarsi a parlare in pubblico

    E’ importate superare la timidezza o la paura partendo dalle piccole occasioni.

    Certamente se la nostra prima volta fosse davanti a un convegno di mille persone l’ansia della performance è al top. Iniziamo invece dalle situazioni più gestibili: una presentazione al proprio team di lavoro, partecipare a eventi come uditore e provare a esprimente le proprie opinioni durante la sessione finale di domande.

    1. Prepararsi accuratamente

    Ciò non significa che si debba imparare a memoria l’intervento; anzi è l’ultima cosa da fare perché se ci blocchiamo per un qualsiasi motivo è facile che non si riesca a recuperare il filo del discorso!

    Scrivere invece il discorso aiuta per comprendere come potete renderlo interessante e soprattutto attuale (facendo quindi anche delle ricerche sull’attualità del tema) e in linea con il pubblico che ci ascolta.

    E’ sempre utile ripeterlo ad alta voce, un po’ come si faceva con gli esami universitari.

    1. Pensare positivo

    Se ci condizioniamo mentalmente credendo di non essere all’altezza, partiamo già zoppi. Siamo soliti pensare in negativo davanti a queste situazioni. Bisogna invece credere nelle proprie capacità.

    Se davanti al fossato pensi di caderci dentro è quasi certo che ci cadrai!

    Non immaginiamo che andrà tutto male, che cadremo dallo scalino, che ci si felperà la lingua, che non riusciremo a far scorrere le slide, che il pubblico si addormenterà.

    Pensiamo invece che saremo talmente brillanti da suscitare domande e interesse e anche un bell’applauso finale J

    1. Essere se stessi

    La migliore strategia per conquistare il pubblico è essere autentici. Solo così possiamo essere credibili a autorevoli. La paura della NON approvazione può spingerci ad indossare una maschera, nei modi di esporre, nel modo con cui ci si veste.

    Niente di più sbagliato.

    Questa maschera crolla miseramente al primo intoppo e allora verrete fuori solo voi, senza filtri, e si metterà alla prova anche la capacità di improvvisazione.

    Se capita di impappinarsi perché si è molto nervosi o di accorgersi di parlare troppo velocemente è meglio fermarsi, fare un bel respiro, bere un bicchiere d’acqua e, magari con una battuta che strappa un sorriso, dichiarare apertamente che le situazioni da platea non sono proprio la vostra condizione ideale.

    Siamo essere umani prima di tutto e anche mostrare le proprie vulnerabilità è un modo per generare empatia.

    Inutile sforzarsi di fare proprio un linguaggio che non ci appartiene. Sempre meglio utilizzare parole comprensibili dal pubblico perché anche in un workshop di addetti ai lavori potrebbe capitare una persona totalmente estranea al settore. Insomma parla come mangi!

     5. Gestire il dialogo con il pubblico

    Parlare in pubblico è bidirezionale, non unidirezionale.

    Non stiamo parlando a noi stessi per godere della nostra voce, siamo in una situazione di dialogo quindi bisogna sempre avere attenzione nei confronti della platea. In questa conversazione bisogna curare alcuni aspetti:

    • Guadare il pubblico, tutto. Non avere un solo punto fisso, ma spostare la  visuale a zone anche per catturare lo sguardo del pubblico.
    • Avere le mani in vista per comunicare sincerità e apertura. Se pensiamo di gesticolare troppo proviamo a controllarci, ma meglio essere sé stessi anche in questa forma di espressione che tenere le mani in tasca!
    • Stabilire un legame empatico fin da subito, magari raccontando qualcosa di sé perché è nei primi 5 minuti che le persone si fanno una prima impressione su di noi.
    • Tenere il ritmo e se ci accorgiamo che il pubblico è stanco improvvisare un twist che lo desti: una battuta, un episodio vissuto, una barzelletta.
    • Accettare le critiche e non irrigidirsi; anche le critiche sono un’opportunità per esprimere il nostro pensiero.

    Se vuoi migliorare le tue capacità di public speaking o sei invitato come relatore a un evento e non sai come vestirti, chiamami!

    Potrò senz’altro aiutarti 🙂

    parlare pubblico public speacking
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Giovanna Vitacca
    • Website
    • Facebook
    • LinkedIn

    Consulente di Immagine e di Comunicazione. Aiuto le persone a sentirsi a proprio agio con se stesse mettendo a fuoco e valorizzando le loro potenzialità perché abbiano successo nella vita e nel lavoro. Dare la corretta forma alla sostanza affinché la loro esteriorità, da come si vestono a come si muovono, da cosa pubblicano online a cosa dicono in una conferenza, non vada in conflitto con tutto quello che è la loro interiorità, la loro essenza. Il risultato non è mai qualcosa di costruito a tavolino, ma un percorso sincero e naturale per mettere a fuoco le potenzialità di ognuno, tirarle fuori e usarle al meglio. Sintonizzo il chi sei con il come ti mostri agli altri, per dare coerenza, forza ed energia alla tua immagine e alla tua comunicazione.

    Related Posts

    Francesca Rizzo, imprenditrice di successo a Bali

    16/04/2025

    Il rispetto delle tradizioni in un mondo che cambia

    20/03/2025

    Michela Fucile e la marineria

    14/11/2024
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Tristezza estiva come superarla? Tristezza estiva come superarla?
    Post su Instagram 17927980844964916 Post su Instagram 17927980844964916
    Frida Frida
    Nel profondo Nel profondo
    Post su Instagram 18119879848467960 Post su Instagram 18119879848467960
    Post su Instagram 17987452709684962 Post su Instagram 17987452709684962
    Il Maestro e Margherita Il Maestro e Margherita
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Ci sono sedute e sedute Ci sono sedute e sedute
    Andar per boschi Andar per boschi
    Torgnon valle d l Cervino Torgnon valle d l Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Post su Instagram 17984240483696003 Post su Instagram 17984240483696003
    Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio
    Marocchino da Illy Marocchino da Illy
    Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina d Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina della Torre
    Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia ti Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia tid ingrosso presentazione alla libreria Feltrinelli un aulenti
    Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Aros Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Arosio
    Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols. Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols.it
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK