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    Home»Pari opportunità»i DIRITTI DELLE DONNE»Ragazze, dove stiamo andando?
    i DIRITTI DELLE DONNE

    Ragazze, dove stiamo andando?

    Milene MucciBy Milene Mucci12/09/2016Updated:12/09/20161 commento5 Mins Read
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    “Fra smutandamenti, femminicidi, solidarietà mancate e ancora Miss Italia…Dove ragazze, dove stiamo andando ? “

    “Hai niente per me?” mi scrive Caterina, Direttora e anima di Dols.
    Mi fermo un attimo e penso che si, ce l’ho ma è probabilmente talmente tanto quello che si sussegue in questi giorni sulla pelle di noi donne che diventa molto difficile metterlo a fuoco.
    Unica è andare per immagini che si accavallano.
    La prima direi indubbiamente i due triangoli di pelle smutandati e volutamente non abbronzati per simulare un pudore ad arte, portati in giro da due proprietarie evidentemente prive di altro di sensazionale da mostrare alla mostra del Cinema di Venezia.
    Roba che fossi il responsabile dell’evento gli farei causa perchè per qualche giorno non si è parlato altro che di quei pochi centimetri di pelle, attizzanti evidentemente ancora qualche coriaceo resistente voyeur.
    Bene, sono convinta che nessuno si ricorderà mai chi fossero le proprietarie di quei due pezzetti di pelle scoperti nè credo ci abbia poi fatto altrettanta gran figura memorabile il malcapitato maschio completamente vestito che al centro le accompagnava.
    Mistero su cosa fosse l’intento da raggiungere delle due ragazze salvo la fama di uno smutandamento momentaneo.

    Per carita’..nessuna pretende che tutte debbano essere tutte Anna Magnani nel finale di “Roma Citta’ aperta “ , Marilyn colta sulla grata nella grazia del suo vestito candido al volo ma neanche Micaela Ramazzotti o Valeria Bruni Tedeschi de”La pazza gioia”(per fare una citazione vicina nel tempo alle due “deslippate” ragazze ) ma certamente la banalità ordinaria di una notorieta’ ancora cosi improvvidamente ricercata da parte di due giovani donne è  davvero , davvero sconcertante.
    Altra immagine al volo di questi giorni…Sabato sera a casa , relax divano e zapping.
    Cielo…ancora Miss Italia anche se sorprendentemente su La 7 che deve aver deciso di acquistare quel format in un momento di distrazione di Mentana e di delirio di Cairo. Mi soffermo un attimo.
    E’ inquadrata una ragazza mora, carina più  che bellissima.
    Mi colpisce che dica di essere iscritta ad ingegneria.
    ”Ma guarda un po’ che humor !”mi dico. Una iscritta ad ingegneria che gioca con Miss Italia e magari si diverte!
    Mi sembra una cosa anche carina se da questa impressione non si passasse immediatamente alla inquadratura successiva.
    Le ragazze che salgono le scale per rispondere alle domande inquadrate con dei bei primi piani sulle chiappe onde farne apprezzare a tutta quella strana Italia che stesse guardando ancora una simile bestialità , se le suddette chiappe siano sode o meno…
    No via su..non c’e’ ironia e voglia di giocare che possa giustificare una cosa cosi..ingegneria o no .
    Andiamo avanti.
    Passa si e no un giorno, neanche la domenica forse
    Eccola, la settantunesima donna ammazzata in Italia.
    Ammazzata dopo il classico appuntamento chiarificatore ,dal compagno che non è  l’uomo nero, nè un immigrato,nè un rubapane a tradimento. Un normale , classico maschio simplex italicus.
    Si chiamava Elisa, per la cronaca.
    Occhi verdi , un sorriso stupendo ed abitava a Parma.
    Qui le parole iniziano a diminuire.
    Difficile trovarne ancora.
    Difficile trovare anche quella briciola di ironia che ti salva, a volte.
    Arriva poi l’ultimo flash.
    Una immagine di qualcosa che, invece, “non “ c’e’ stata.
    La solidarieta’ ad una ragazzina stuprata da due anni da dei mostri bastardi .
    La solidarieta’ di un paese che, tutto, vicino a lei ed alla sua famiglia non c’e’ stato.
    Melito di Porto Salvo si chiama.
    MELITO DI PORTO SALVO.
    Un paese dove si e no in cento persone sono andate alla fiaccolata di solidarieta’.
    Un paese noto per cronache di ‘,ndrangheta che ora rimarra’ nella memoria anche per questo.
    Per questo e per le parole del parroco del luogo che, leggo, racconta di Maddalena stuprata per anni e ricattata come di un episodio fra tanti altri di valori ammazzati e violati sulla pelle di piu deboli, non possono parlare, nè difendersi.
    Qui, allorale parole finiscono proprio.
    Sinceramente non so piu’ a questo punto dove stiamo andando.
    So che da dove siamo venute io e quelle della mia generazione .
    Ma, oggi, le ragazze? Ed i ragazzi, perche’ la questione non è solo femminile ma anzi,e soprattutto,maschile.
    Dove stiamo andando..lo sanno?
    Sanno quanta fatica era costata arrivare fino qui e quanto indietro si stia tornando?
    Partendo da cose apparentemente semplici come una mutanda tolta ad hoc per arrivare allo stare chiusi in casa mentre si dovrebbe dare affetto e forza ad una ragazzina stuprata per anni, o alla settantunesima vittima definita magari da certa stampa “uccisa per un raptus amoroso”?
    Ma quale amore, quale morale, quale “se l’e’ cercata” ci troviamo davanti che ci lascia sgomente?

    Giorni che passano e scivolano con notizie come queste scalfendo ogni volta qualcosa di prezioso che avevamo raggiunto.
    Mi torna in mente un pomeriggio…è un altro flash, ma di tanti anni fa.
    Ero una ragazzina ed avevo una gonna lunga, a fiori , che ricordo si allargava per terra dove ero seduta come fosse un prato.
    Ero seduta con altre in una stanza affollata , chi sui banchi chi in piedi , chi come me per terra.
    Una donna alta dal viso spigoloso e forte ci aveva appena fatto vedere un film su un processo dove un anziano e bavoso penalista gracchiava contro una ragazza che: “Se l’era cercata”.
    La donna alta era Tina Lagostina Bassi ed il film “Processo per stupro”.
    Era il 1979.
    Il sorriso del ricordo di quel momento indimenticabile svanisce .
    Oggi è il 2016,
    2016, e Maddalena e altre per non pochi oggi ancora “se la cercano”.
    Non credo , a questo punto, ci siano altre parole.
    Io non ne trovo.

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    Milene Mucci
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    Milene Mucci. Nata il giorno della Befana ad Arezzo vive a Carrara fra le Apuane e il mare . Scrive per Dols ( da anni) , per Exibart e Huffington Post. E' Arteterapeuta e Counselor Professionista formata in Aspic (Scuola Superiore Europea di Counseling Professionale) . Formatrice di Metodo Caviardage per la RdA , conduce laboratori di scrittura e mediazione artistica per la crescita personale, soprattutto in relazione all'empowerment femminile. Sua e' la rubrica su Dols dal titolo "Donne si nasce assertive si diventa" Gia' impegnata in battaglie per i diritti civili con Ignazio Marino e l'Associazione "Luca Coscioni ",è membro della Fondazione "Antonino Caponnetto" ,che si occupa di lotta alle mafie ,cittadinanza attiva , legalita' e Costituzione. Ha due figli ormai adulti ed in giro per il mondo ed un gatto di nome Sheva che le fa da assistente e che , per ora, e' ancora a casa .. :-)

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    1 commento

    1. Ned on 10/10/2016 19:27

      le due di venezia (una si chiama Giulia Salemi) erano modelle, indossare abiti bizzarri è nel loro mestiere

      Reply
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