Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Lavoro temporaneo e iziwork
    • Eternal – Odissea negli abissi
    • Lucia Tilde Ingrosso e quanto è bello scrivere
    • IL MAESTRO E MARGHERITA
    • Jurassic World – La rinascita
    • Tutto in un’estate
    • Archivio Sentimentale: la Casa di Famiglia
    • F1 il film
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Eternal – Odissea negli abissi

      By Erica Arosio02/07/20250
      Recent

      Eternal – Odissea negli abissi

      02/07/2025

      IL MAESTRO E MARGHERITA

      30/06/2025

      Jurassic World – La rinascita

      30/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»i DIRITTI DELLE DONNE»IL CALVARIO DELLE PRIGIONIERE YAZIDE
    i DIRITTI DELLE DONNE

    IL CALVARIO DELLE PRIGIONIERE YAZIDE

    Rita CugolaBy Rita Cugola19/07/2016Updated:29/08/2016Nessun commento4 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    PRIGIONIERE YAZIDE
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    DAESH. IMMAGINI ESTORTE E QUOTAZIONI ONLINE: IL CALVARIO DELLE PRIGIONIERE YAZIDE

    In aperto spegio all’esegesi coranica, i fautori del fondamentalismo islamico non hanno dubbi: nelle aree assogettate alla Sharìa, la schiavitù femminile deve assere autorizzata (“Un uomo può sposare due, tre o quattro donne“, recita la Sura 4.3 del Libro, “se però teme di essere ingiusto ne scelga una sola o ricorra alle ancelle che le vostre destre possiedono“). In tal senso, i radicalisti vanno indubbiamente ritenuti pionieri dell’era moderna. Sono infatti almeno tremila le donne tuttora indebitamente trattenute entro i confini sempre più labili del Califfato, entità non statuale summa di barbarie e alta tecnologia.

    Costantemente maltrattate, umiliate, sfruttate, abusate. In perenne attesa di una redenzione che forse non avverrà mai. Alcune provengono dalle aree curde dell’Iraq settentrionale: in maggioranza yazide, rapite in seguito alla devastazione operata dai jihadisti nell’agosto 2014. Grazie alla mediazione di contrabbandieri arabi e curdi nonché al versamento di un riscatto da parte dei rispettivi familiari (il governo autonomo del Kurdistan ha finora provveduto al rimborso di somme superiori 15mila dollari), alcune sono state rilasciate al ritmo di 139 al mese.

    Numero ultimamente ridotto a 39: del resto, i guerriglieri si sono affrettati ad assassinare i mediatori incapaci di raccimolare le cifre inizialmente pattuite.”La gente è troppo indebitata non ha più soldi. Ci sono ancora troppe donne detenute in regime di cattività, ma raggiungerle è diventato quasi impossibile“, ha commentato Andrew Slater, rappresentante di Yazda, associazione onlus preposta alla raccolta di informazioni.

    “Registrano accuratamente ogni prigioniero sotto la loro tutela, così se qualcuno scappa viene subito identificato dalle forze di sicurezza o fermato ai check-point. Ormai è davvero difficile scappare”, ha osservato Mirza Danai, fondatrice dell’organizzazione umanitaria tedesco-irachena Luftbrucke Irak.

    PRIGIONIERE YAZIDE2La 18enne Lamiya Aji Bashar tuttavia è riuscita: “Ci avevo provato altre due volte senza successo e alla fine ce l’ho fatta. Mi è esplosa una mina in faccia, ho perso un occhio. Tuttavia è valsa la pena di rischiare, sebbene i mei abbiano dovuto pagare 800 dollari“.

    Si è salvata anche Nadia Mourad che dalle sedi del Congresso statunitense e del parlamento europeo ha lanciato un appello al mondo: “Il Daesh è orgoglioso del trattamento riservato agli yazidi (ritenuti subumani poiché seguaci di un culto ibrido derivante da Islam, cristianesimo e zoroastrismo, n.d.r.). La comunità internazionale deve intervenire con urgenza“.

    Donne schedate, dunque. Immortalate su istantanee destinate a incrementare il già nutrito database califfale. Ragazze di età rigorosamente inferiore ai trent’anni (alcune addirittura bambine) ritratte con gli abiti migliori, perfettamente truccate e agghindate. Costrette talora a sfoggiare radiosi sorrisi rivolti al nulla, immerse in un dolore che il semplice obiettivo fotografico non potrà mai cogliere.

    Vittime sacrificali da immolare sull’altare del nuovo carnefice che le acquisterà online: un vero affare, per gli integralisti, che dal traffico delle schiave seguita a trarre ingenti profitti. Le immagini di 48 sventurate sono state annoverate persino tra gli annunci pubblicitari dei principali social network (Telegram è particolarmente diffuso in Medio Oriente), accessibili da qualunque smatphone. Esibite sul web a guisa di inerti trofei equiparabili a oggetti banali, armi, e strumentarioni offensive varie .

    “Vergine. Anni 12. Quotazione raggiunta: 12500 dollari. Disponibilità immediata“, precisa un’eloquente didascalia. Tavolta le madri non vengono separate dai figli. E’ il caso di una yazida, in vendita a 3700 dollari insieme al neonato di sette mesi: “Ha chiesto di cambiare padrone“, ammonisce un post apparso su Whatsapp, (Matt Steinfield – rappresentante della società conglobata a Facebook – ha esortato gli utenti a segnalare eventuali usi impropri della rete).

    “Da una simile depravazionesi evince chiaramente il degrado in cui sono sprofondati i veri nemici della fede islamica“, ha tuonato John Kirby, Segretario del Dipartimento di Stato Usa. “E questo rafforza ulteriormente il desiderio collettivo di rivalsa“.

     

    Salva

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Rita Cugola
    • Facebook

    Milanese del ‘59 è giornalista professionista da molti anni. Nel periodo universitario si è dedicata alle recensioni musicali e cinematografiche su istanza di Amica, Cosmopolitan, NoiDonne, Il Borghese). In seguito si è però specializzata in questioni di politica estera e problematiche sociali internazionali (con peculiare attenzione all’universo femminile islamico e al fenomeno discriminatorio globale), scrivendo per svariate testate nazionali, tra cui Panorama.it, La Padania, La Stampa e Il Fatto Quotidiano. Già autrice e conduttrice di programmi giornalistici di approfondimento in emittenti private e tv locali ha deciso di creare un blog su tematiche di geopolitica internazionale (LOOK BEYOND, ritacugola.wordpress.com). Appassionata di egittologia, sufismo e filosofia ha lavorato a lungo con (Sp)Hera, mensile di storia, archeologia ed ermetismo. Per un triennio è stata condirettore di Alganews (magazine online fondato da Lucio Giordano). Attualmente scrive per Dol’s Magazine e il mensile Storica (gruppo RBA). Grazie alla conoscenza di quattro lingue (oltre all’Arabo che sta studiando nel tempo libero) collabora attivamente con la Libreria Islamica/Edizioni Al Hikma, traducendo testi ancora inediti di carattere filosofico/religioso.

    Related Posts

    Il cognome materno è una questione politica

    07/04/2025

    Le dissonanze

    16/02/2025

    Le molestie sessuali e sessiste

    29/11/2024
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 18119879848467960 Post su Instagram 18119879848467960
    Post su Instagram 17987452709684962 Post su Instagram 17987452709684962
    Il Maestro e Margherita Il Maestro e Margherita
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Ci sono sedute e sedute Ci sono sedute e sedute
    Andar per boschi Andar per boschi
    Torgnon valle d l Cervino Torgnon valle d l Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Post su Instagram 17984240483696003 Post su Instagram 17984240483696003
    Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio
    Marocchino da Illy Marocchino da Illy
    Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina d Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina della Torre
    Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia ti Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia tid ingrosso presentazione alla libreria Feltrinelli un aulenti
    Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Aros Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Arosio
    Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols. Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols.it
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/ https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/

Appunti di viaggio.

Di Alfredo Centofanti

Bari. La città vecchia è un labirinto di vie che raccontano infinite storie. Inarrestabile è il vociare degli abitanti nel dialetto locale, dei tanti turisti stranieri, dei pellegrini che da secoli vengono qui per venerare San Nicola, amato tanto dai cattolici quanto dagli ortodossi.
    Post su Instagram 18104628619530738 Post su Instagram 18104628619530738
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK