Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Punti di attrazione di Anna Golubovskaja
    • DAYE: LA DEA CHE DÀ LA VITA
    • Io sono il vento
    • Amici di ago e filo
    • David di Donatello 2025 è femmina
    • Sara, Chiara, Sophie e le altre: l’allarme atti persecutori
    • Black Bag – Doppio gioco
    • One to One: John & Yoko
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Punti di attrazione di Anna Golubovskaja

      By Dols11/05/20250
      Recent

      Punti di attrazione di Anna Golubovskaja

      11/05/2025

      DAYE: LA DEA CHE DÀ LA VITA

      11/05/2025

      Io sono il vento

      10/05/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Cultura»Casa di bambola di Ibsen
    Cultura

    Casa di bambola di Ibsen

    DolsBy Dols12/03/2016Updated:12/03/2016Nessun commento5 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    casa-di-bambola
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Un’0pera potente quella di Ibsen e due diverse interpretazioni.

    Dopo otto anni di matrimonio avviene il primo vero dialogo nella coppia si svelano le ipocrisie e ognuno deve assumersi le sue responsabilità.

    di Laura Candiani

    Sui nostri palcoscenici in questo periodo circolano almeno due edizioni del celebre testo di Henrik Ibsen del 1879, scritto in pochissimo tempo durante il soggiorno ad Amalfi. La prima versione è quella diretta da Andrée Ruth Shammah, storica collaboratrice di Franco Parenti, con l’interpre-tazione di Filippo Timi nei tre ruoli maschili e Marina Rocco nei panni di Nora. L’altra ha debuttato a Pistoia il 4 marzo scorso, per la regia di Roberto Valerio (che è anche fra gli interpreti); i due ruoli principali sono affidati a Valentina Sperlì e Danilo Nigrelli.
    Qualche osservazione sulle scelte e sugli spettacoli. Filippo Timi -come si sa- ama il protagonismo e qui i tre personaggi gliene danno l’occasione, in cui gioca un ruolo importante comunque l’ironia, come quando più volte si allude all’assenza sulla scena di uno o dell’altro uomo, ovviamente, o si creano ritardi a causa dei cambi di abito. Marina Rocco appare molto a suo agio in questo difficile ruolo, con la sua grazia, i suoi cinguettii da uccellino, i suoi richiami da scoiattolino, quando è ancora una (apparentemente) fragile bambola vestita di rosa cipria. Nel finale sa trasformarsi – con un abito rosso dal taglio severo – in una coraggiosa donna alla ricerca di se stessa: prima di tutto Nora deve diventare un essere umano, poi potrà pensare al resto. Come può infatti convivere con un estraneo, a cui pure ha dato tre figli? Come può essere una buona mamma se è rimasta una eterna figlia? Come può vivere con un uomo da cui si aspettava una cosa meravigliosa, un gesto di vero amore e di generosità, e che invece si preoccupa solo dell’opinione della gente e del proprio prestigio? Lo spettacolo è senz’altro di qualità, grazie anche alla bella scena, con il centrale divano rosa su cui ama sedere o accoccolarsi Nora, in contrasto con la severa poltrona in pelle, riservata agli uomini che rappresentano bene tre diverse sfaccettature e ruoli sociali: il vile marito Torvald, l’innamorato e gentile dottor Rank, lo squallido Krogstad. Un allegro albero di Natale sfavillante di luci, una graziosa bambina che suona l’arpa, un accenno di tarantella non sono altro che il preludio di una tragica svolta nella vita della famigliola perfetta: i soldi, la firma falsa, le cambiali, tutta la fatica fatta da Nora per salvare le apparenze e nascondere i suoi sacrifici al marito emergono inesorabilmente, ma è un bene perché finalmente si svelano le ipocrisie e ognuno deve assumersi le sue responsabilità. Dopo otto anni di matrimonio avviene il primo vero dialogo nella coppia: Torvald e Nora smettono di bamboleggiare e si affrontano faccia a faccia, fino alla decisione senza ritorno.

    Come è risaputo, il fatto che una madre lasciasse il marito e i figli per fare la propria vita, all’epoca, suscitò non poco scandalo, anche se Ibsen si definiva un poeta e non un ideologo riformatore; si racconta che, dopo il debutto, i biglietti di invito per pranzi e ricevimenti fossero corredati dalla raccomandazione: “Si prega di non parlare di Nora” , proprio per evitare che le liete serate si trasformassero in accese discussioni. Si sa anche che l’attrice dell’edizione tedesca si rifiutò di recitare il ruolo di una “madre snaturata” finché il finale non fu cambiato a malincuore dallo stesso Ibsen.
    casadi_bambola_fotoNella versione realizzata dall’Associazione Teatrale Pistoiese i tre ruoli maschili riprendono i loro rispettivi interpreti e Nora si destreggia come uno scoiattolo, su e giù per una scaletta di legno, apre e chiude cassetti, nasconde i pasticcini che Torvald le proibisce, trova e ripone libri e oggetti, affannata nel compiacere e tormentata dall’assillo della firma falsa. Una scena molto bella e una grande prova di attrice si ha quando Valentina-Nora, guidata dal marito come una marionetta, cerca di ricordare i movimenti della danza che dovrà poi eseguire mascherata da contadinella napoletana: accenna passi e poi cade, si solleva e di nuovo le gambe e le braccia cedono, è un pupazzo nelle mani di Torvald che, addirittura, dopo la festa sembra quasi violentarla sul divano. Anche in questa versione, la scena finale assume una valenza simbolica, ma la scelta di far rientrare Nora, senza più il cappotto e di nuovo con la parrucca, lascia un po’ perplessi; vuole forse alludere all’incertezza del futuro. Riuscirà Nora a vivere come desidera? Saprà gestire il cambiamento e diventare davvero una “persona”? In una società che può stritolare chi è fragile, dove famiglia, ipocrisia, successo, denaro sono valori fondanti, una giovane donna senza risorse riuscirà a non soccombere?
    Nora è sicuramente un personaggio potente, che nonostante il tempo non è invecchiato e parla ancora alla nostra sensibilità con accenti modernissimi; da rileggere il testo, ma da considerare anche un altro capolavoro del norvegese Ibsen (tanto apprezzato da Pirandello): ”La donna del mare” in cui si ha una nobile figura di marito, talmente innamorato e generoso da lasciare libera la giovane moglie Ellida di fare la sua scelta: andarsene con l’uomo venuto dal passato o rimanere. A lui sta a cuore solo la sua felicità. Ed Ellida saprà scegliere.

    candianiAutrice:  Laura Candiani – laureata in Lettere,ex insegnante-si occupa di studi storici, cinema,l etteratura,ambiente. Dal 2012 è socia e collaboratrice di “Toponomastica femminile” di cui è la referente per la provincia di Pistoia e per cui scrive articoli, biografie,reportage; partecipa a convegni,  promuove iniziative e  realizza  pubblicazioni su tematiche “al femminile”( le balie della Valdinievole, le donne del Risorgimento, le intitolazioni). Collabora con varie commissioni Pari Opportunità ed è consigliera della sezione Storia e storie al femminile  dell’Istituto Strorico Lucchese.

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

    Related Posts

    Punti di attrazione di Anna Golubovskaja

    11/05/2025

    Io sono il vento

    10/05/2025

    Black Bag – Doppio gioco

    08/05/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 18277177894256402 Post su Instagram 18277177894256402
    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

https://www.dols.it/2025/04/26/chiamatemi-francesco-il-papa-della-gente/
    Oratorio Filippo Neri a Torino Oratorio Filippo  Neri  a Torino
    Da Picasso a Wothol aTorino https://abbonamentomu Da Picasso  a Wothol aTorino https://abbonamentomusei.it/mostra/forma-e-colore/
    Cherasco Cherasco
    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK