Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Tutto in un’estate
    • Archivio Sentimentale: la Casa di Famiglia
    • F1 il film
    • ll femminismo inutile
    • Le stagioni della verità
    • Effatà 2
    • Effatà – Hikikomori di Pastori Gloss
    • Puglia e dintorni
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Tutto in un’estate

      By Erica Arosio26/06/20250
      Recent

      Tutto in un’estate

      26/06/2025

      Archivio Sentimentale: la Casa di Famiglia

      25/06/2025

      F1 il film

      24/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Cultura»Casa di bambola di Ibsen
    Cultura

    Casa di bambola di Ibsen

    DolsBy Dols12/03/2016Updated:12/03/2016Nessun commento5 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    casa-di-bambola
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Un’0pera potente quella di Ibsen e due diverse interpretazioni.

    Dopo otto anni di matrimonio avviene il primo vero dialogo nella coppia si svelano le ipocrisie e ognuno deve assumersi le sue responsabilità.

    di Laura Candiani

    Sui nostri palcoscenici in questo periodo circolano almeno due edizioni del celebre testo di Henrik Ibsen del 1879, scritto in pochissimo tempo durante il soggiorno ad Amalfi. La prima versione è quella diretta da Andrée Ruth Shammah, storica collaboratrice di Franco Parenti, con l’interpre-tazione di Filippo Timi nei tre ruoli maschili e Marina Rocco nei panni di Nora. L’altra ha debuttato a Pistoia il 4 marzo scorso, per la regia di Roberto Valerio (che è anche fra gli interpreti); i due ruoli principali sono affidati a Valentina Sperlì e Danilo Nigrelli.
    Qualche osservazione sulle scelte e sugli spettacoli. Filippo Timi -come si sa- ama il protagonismo e qui i tre personaggi gliene danno l’occasione, in cui gioca un ruolo importante comunque l’ironia, come quando più volte si allude all’assenza sulla scena di uno o dell’altro uomo, ovviamente, o si creano ritardi a causa dei cambi di abito. Marina Rocco appare molto a suo agio in questo difficile ruolo, con la sua grazia, i suoi cinguettii da uccellino, i suoi richiami da scoiattolino, quando è ancora una (apparentemente) fragile bambola vestita di rosa cipria. Nel finale sa trasformarsi – con un abito rosso dal taglio severo – in una coraggiosa donna alla ricerca di se stessa: prima di tutto Nora deve diventare un essere umano, poi potrà pensare al resto. Come può infatti convivere con un estraneo, a cui pure ha dato tre figli? Come può essere una buona mamma se è rimasta una eterna figlia? Come può vivere con un uomo da cui si aspettava una cosa meravigliosa, un gesto di vero amore e di generosità, e che invece si preoccupa solo dell’opinione della gente e del proprio prestigio? Lo spettacolo è senz’altro di qualità, grazie anche alla bella scena, con il centrale divano rosa su cui ama sedere o accoccolarsi Nora, in contrasto con la severa poltrona in pelle, riservata agli uomini che rappresentano bene tre diverse sfaccettature e ruoli sociali: il vile marito Torvald, l’innamorato e gentile dottor Rank, lo squallido Krogstad. Un allegro albero di Natale sfavillante di luci, una graziosa bambina che suona l’arpa, un accenno di tarantella non sono altro che il preludio di una tragica svolta nella vita della famigliola perfetta: i soldi, la firma falsa, le cambiali, tutta la fatica fatta da Nora per salvare le apparenze e nascondere i suoi sacrifici al marito emergono inesorabilmente, ma è un bene perché finalmente si svelano le ipocrisie e ognuno deve assumersi le sue responsabilità. Dopo otto anni di matrimonio avviene il primo vero dialogo nella coppia: Torvald e Nora smettono di bamboleggiare e si affrontano faccia a faccia, fino alla decisione senza ritorno.

    Come è risaputo, il fatto che una madre lasciasse il marito e i figli per fare la propria vita, all’epoca, suscitò non poco scandalo, anche se Ibsen si definiva un poeta e non un ideologo riformatore; si racconta che, dopo il debutto, i biglietti di invito per pranzi e ricevimenti fossero corredati dalla raccomandazione: “Si prega di non parlare di Nora” , proprio per evitare che le liete serate si trasformassero in accese discussioni. Si sa anche che l’attrice dell’edizione tedesca si rifiutò di recitare il ruolo di una “madre snaturata” finché il finale non fu cambiato a malincuore dallo stesso Ibsen.
    casadi_bambola_fotoNella versione realizzata dall’Associazione Teatrale Pistoiese i tre ruoli maschili riprendono i loro rispettivi interpreti e Nora si destreggia come uno scoiattolo, su e giù per una scaletta di legno, apre e chiude cassetti, nasconde i pasticcini che Torvald le proibisce, trova e ripone libri e oggetti, affannata nel compiacere e tormentata dall’assillo della firma falsa. Una scena molto bella e una grande prova di attrice si ha quando Valentina-Nora, guidata dal marito come una marionetta, cerca di ricordare i movimenti della danza che dovrà poi eseguire mascherata da contadinella napoletana: accenna passi e poi cade, si solleva e di nuovo le gambe e le braccia cedono, è un pupazzo nelle mani di Torvald che, addirittura, dopo la festa sembra quasi violentarla sul divano. Anche in questa versione, la scena finale assume una valenza simbolica, ma la scelta di far rientrare Nora, senza più il cappotto e di nuovo con la parrucca, lascia un po’ perplessi; vuole forse alludere all’incertezza del futuro. Riuscirà Nora a vivere come desidera? Saprà gestire il cambiamento e diventare davvero una “persona”? In una società che può stritolare chi è fragile, dove famiglia, ipocrisia, successo, denaro sono valori fondanti, una giovane donna senza risorse riuscirà a non soccombere?
    Nora è sicuramente un personaggio potente, che nonostante il tempo non è invecchiato e parla ancora alla nostra sensibilità con accenti modernissimi; da rileggere il testo, ma da considerare anche un altro capolavoro del norvegese Ibsen (tanto apprezzato da Pirandello): ”La donna del mare” in cui si ha una nobile figura di marito, talmente innamorato e generoso da lasciare libera la giovane moglie Ellida di fare la sua scelta: andarsene con l’uomo venuto dal passato o rimanere. A lui sta a cuore solo la sua felicità. Ed Ellida saprà scegliere.

    candianiAutrice:  Laura Candiani – laureata in Lettere,ex insegnante-si occupa di studi storici, cinema,l etteratura,ambiente. Dal 2012 è socia e collaboratrice di “Toponomastica femminile” di cui è la referente per la provincia di Pistoia e per cui scrive articoli, biografie,reportage; partecipa a convegni,  promuove iniziative e  realizza  pubblicazioni su tematiche “al femminile”( le balie della Valdinievole, le donne del Risorgimento, le intitolazioni). Collabora con varie commissioni Pari Opportunità ed è consigliera della sezione Storia e storie al femminile  dell’Istituto Strorico Lucchese.

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

    Related Posts

    Tutto in un’estate

    26/06/2025

    Archivio Sentimentale: la Casa di Famiglia

    25/06/2025

    F1 il film

    24/06/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Post su Instagram 17984240483696003 Post su Instagram 17984240483696003
    Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio
    Marocchino da Illy Marocchino da Illy
    Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina d Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina della Torre
    Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia ti Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia tid ingrosso presentazione alla libreria Feltrinelli un aulenti
    Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Aros Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Arosio
    Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols. Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols.it
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/ https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/

Appunti di viaggio.

Di Alfredo Centofanti

Bari. La città vecchia è un labirinto di vie che raccontano infinite storie. Inarrestabile è il vociare degli abitanti nel dialetto locale, dei tanti turisti stranieri, dei pellegrini che da secoli vengono qui per venerare San Nicola, amato tanto dai cattolici quanto dagli ortodossi.
    Post su Instagram 18104628619530738 Post su Instagram 18104628619530738
    Le protagoniste di questo bel film sono tre attric Le protagoniste di questo bel film sono tre attrici francesi deliziose, tre donne vere, che non hanno bisogno di chissà quali artifici per essere belle, attraenti e soprattutto insuperabili nel mettersi nei guai.

https://www.dols.it/2025/06/18/tre-amiche/
    Luana Sciamanna è un’avvocata penalista nata a Luana Sciamanna è un’avvocata penalista nata a Genzano di Roma nel 1978 e vive ad Ariccia. È esperta di violenza di genere e relazioni abusive, e collabora con i centri antiviolenza dei Castelli Romani, fornendo consulenza e assistenza legale alle donne vittime di violenza. È anche docente per la Regione Lazio nella formazione degli operatori della rete antiviolenza territoriale, e fondatrice e Presidente dell’associazione di promozione sociale “Crisalide Donne per le Donne”, che si occupa di consapevolezza ed empowerment femminile.

https://www.dols.it/2025/06/17/luana-sciamanna/
    Post su Instagram 17888416860161530 Post su Instagram 17888416860161530
    https://www.dols.it/2025/06/13/tutto-lamore-che-se https://www.dols.it/2025/06/13/tutto-lamore-che-serve/
    Stamattina mi sono svegliato con gli uccellini ch Stamattina  mi sono svegliato con gli uccellini che gorgheggiavano
    https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-20 https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-2025/
    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK