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    Home»Costume e società»Cultura»Tu mi fai volare (cadere, rompere)
    Cultura

    Tu mi fai volare (cadere, rompere)

    Chiara SantoianniBy Chiara Santoianni03/08/2014Updated:15/12/20181 commento4 Mins Read
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    SABRINA-SASSO
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    Le relazioni di coppia ‘sbagliate’ sono il tema dei suoi primi due romanzi. Perché di come affrontarle, e venirne fuori, Sabrina Sasso ha fatto la mission della sua vita. Ed oggi parla alle donne, attraverso i suoi libri, per aiutarle a venire fuori dalla dipendenza affettiva.

     di Chiara Santoianni

    Come la protagonista del suo secondo romanzo, Sabrina Sasso ha una separazione alle spalle e qualche cambio di città. Nata a Milano nel 1964, ha vissuto in Venezuela, in Sicilia, in Emilia Romagna e in Lombardia; a Modena, oggi, è volontaria in un centro antiviolenza. La storia che racconta in Tu mi fai volare (cadere, rompere), però, non è ispirata, come scrive nel prologo, «a una storia vera, ma la protagonista potrebbe essere lo specchio di molte donne vittime di violenza».

    Nel tuo primo romanzo, Voglio capire se ne è valsa la pena, hai affrontato i rapporti di coppia che prendono una direzione sbagliata. Nel secondo, torni sul tema delle relazioni ‘malate’. Pensi che le donne potranno riconoscersi nelle storie che racconti e riflettere? Ti è mai capitato che, dopo aver letto un tuo romanzo, un’amica ti abbia detto: «Non voglio caderci più?»

    tu-mi-fai-volareMoltissime volte. È incredibile come le storie che racconto siano lo specchio di tanti vissuti di altrettante donne. E, spesso, il riconoscersi mette in moto la salvezza dalle relazioni malate.

    Da alcuni anni collabori con il centro antiviolenza «Vivere Donna» di Carpi, in provincia di Modena. Che cosa ti ha portato quest’esperienza?

    Ho collaborato con il centro antiviolenza «Vivere Donna» di Carpi in passato. Perlopiù ho imparato da loro, il mio apporto è stato veramente insignificante. È un centro efficiente, fatto da donne per le donne. Proprio per questo ho voluto dedicare a loro e, soprattutto alla Presidente, Gianna Morselli, il mio secondo libro che parla di violenza di genere.

    Anche le donne che vivono situazioni di dipendenza affettiva dovrebbero rivolgersi ai centri antiviolenza, oltre a quelle che subiscono violenza fisica e psicologica? Che cosa suggeriresti loro per venirne fuori?

    Assolutamente sì. La violenza non è solo quella che «si vede», ma anche quella psicologica. In alcune coppie può esserci esclusivamente violenza psicologica, ma nei casi di violenza fisica c’è senz’altro anche quella psicologica.

    Il problema, semmai, nasce nel momento in cui, malauguratamente, una donna abusata si rivolge a un centro antiviolenza disgraziato, scoordinato, demotivato. I danni sono incalcolabili perché, proprio nel momento in cui la donna decide di dire basta e ha bisogno di un aiuto concreto e professionale, si ritrova in mano a persone incompetenti. Avevo scritto a Di.Re., l’organo che dovrebbe controllare i centri antiviolenza, di dirmi a chi potersi rivolgere nel caso di reclamo contro uno di questi centri e non mi è stata fornita alcuna risposta.

    Credo sia intollerabile.

    «Ognuno di noi è dipendente in qualche misura dagli altri, tutti noi abbiamo bisogno di approvazione, empatia, di conferme e ammirazione da parte degli altri, per sostenerci e per regolare la nostra autostima. La vera indipendenza non è né possibile né auspicabile». Cosa pensi di questa affermazione, pubblicata provocatoriamente sul sito del progetto teatrale Contaminata sulla dipendenza affettiva?

    Penso che un contro è il bisogno di empatia e approvazione, conferme e ammirazione, un conto è il dipendere da esse. Se un bisogno sfugge al nostro controllo e ci domina, siamo in presenza di una patologia.

    Dopo aver finito il tuo libro, ho avuto la sensazione che, se fosse letto dalle adolescenti, eviterebbe loro molti problemi nel futuro. Hai pensato a un book tour nelle scuole?

    Penso che per un book tour potrebbe essere più utile Voglio capire se ne è valsa la pena, il mio primo libro. Il secondo è troppo crudo per delle adolescenti, rischierebbe di spaventarle.

    I giovanissimi devono sapere, ma con loro bisogna usare le parole e gli atteggiamenti giusti. Certo sarebbe utile, tra le materie scolastiche, l’«ora di educazione al rispetto», così preparerebbe le persone al riguardo e alla considerazione fin da piccole.

    Il tema della violenza sulle donne è venuto all’attenzione dei media solo da pochi anni. Da molto tempo, però, l’editoria pubblica saggi sulle relazioni perverse, sul dominio maschile, sul femminicidio. Tra questi, c’è qualche libro che vorresti consigliare alle tue lettrici?

    Certo: Lucìa Extebarrìa, Io non soffro per amore.

    Nei tuoi prossimi romanzi, continuerai ad affrontare il tema delle relazioni di coppia o hai in cantiere altri progetti?

    Al momento è in cantiere un libro sulla separazione. Quindi, le relazioni di coppia sono sempre al centro della mia attenzione.

    Sabrina Sasso, Tu mi fai volare (cadere, rompere), NullaDie Edizioni, «Lego narrativa», 2014, pp. 100, € 12,00 – ISBN 978-88-97364-98-6. La casa editriceinvia il libro in giornata e senza spese postali.

     

    coppia libri violenza
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    chiara-santoianni
    Chiara Santoianni
    • Website

    Chiara Santoianni, scrittrice, giornalista, counselor e docente, pubblica dal 1984 e ha collaborato a numerosi quotidiani e periodici italiani.È autrice del saggio Popular music e comunicazioni di massa (ESI, 1993); dei manuali Sicurezza informatica a 360° (Edizioni Master, 2003), Come creare un webinar di successo (Amazon, 2022), Manuale pratico di Counseling Sistemico-Relazionale (Amazon, 2024), 101 aforismi e citazioni per diventare il guru di te stesso (Amazon, 2024); del libro per ragazzi Vita spericolata di un giovane internauta (Amazon, 2021, 1a ed. 2012). Ha scritto inoltre il romanzo umoristico Il lavoro più (in)adatto a una donna (Cento Autori, 2011) e i romanzi di chick lit Il diario di Lara (ARPANet, 2009), Provaci ancora, Lara! (ARPANet, 2012) − vincitori delle edizioni 2008 e 2012 del concorso ChickCult −, Cocktail di cuori e Missione a Manhattan (Cento Autori, 2015 e 2016). È autrice e curatrice della raccolta di racconti di chick lit Volevo fare la casalinga (e invece sono una donna in carriera) (Albus 2012) e della collana di Cento Autori "A cuor leggero" (2015).Ha scritto, per la Regione Campania, le guide turistiche: Enogastronomia, Il mare, Scuola in viaggio, Sapori e aromi, Tutto il mondo che vuoi (Electa Napoli, 2004-2006) ed è co-autrice delle guide di viaggio Pacific Coast (Edimar, 1999) e Napoli. Costa e isole (De Agostini, 2002).Suoi racconti sono contenuti nei volumi collettivi Lavoro in corso (Albus Edizioni, 2008), Timing semiserio per un matrimonio quasi perfetto (ARPANet, 2011), Non proprio così (Giulio Perrone, 2011), ManifestAmi (2013).Ha tenuto per anni la rubrica Numerando per la rivista d’informatica “Internet Magazine”. Ha inoltre ideato e realizzato il sito web Chiara’s Angels − finalista al Premio DonnaèWeb e all’Italian eContent Award 2006 − e il blog di recensioni librarie Spazio Autrici. La sua passione, oltre alla scrittura, è la tecnologia in tutte le sue forme. Puoi contattare Chiara Santoianni attraverso il suo sito: https://chiara.chiarasangels.net/.

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

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A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
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    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

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