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    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»Padri e madri pari sono
    Pari opportunità

    Padri e madri pari sono

    Francesca LemmiBy Francesca Lemmi18/09/2013Updated:21/07/2014Nessun commento4 Mins Read
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    padre-madre
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    Perché quando parliamo di figli, il pensiero va subito diretto alle madri?
    Perché quando si parla di conciliazione famiglia-lavoro, si fa riferimento solo alle donne?

    Troppo spesso la questione dei figli è considerata come riguardante esclusivamente le madri, come se i padri non esistessero o fossero periferici. Chiaramente questa concezione popolare ancora vigente risente del vecchio schema familiare, per cui il padre era colui che viveva outside occupandosi di garantire il sostentamento economico della famiglia e della prole (“breadwinner”), mentre la madre era colei che si occupava principalmente, per non dire unicamente, della cura della casa e dell’accudimento dei figli.

    Tuttavia i tempi sono cambiati; la famiglia moderna è assai diversa rispetto al modello familiare delle generazioni precedenti. Come è vero e comune, per vari e diversi motivi, che la donna di oggi è molto spesso impegnata anche sul fronte lavorativo, deponendo lo scettro di “regina del focolare”, è altresì vero che la generazione dei “nuovi papà” non è più centrata solo ed esclusivamente sul lavoro. Al contrario, i padri di oggi vogliono svolgere un ruolo più attivo e partecipe in famiglia e soprattutto nella vita dei figli, fin dalla loro nascita. Purtroppo il problema sta nel fatto che a questi mutamenti sociologici in seno al sistema familiare e all’identità paterna delle nuove generazioni adulte non corrisponde, almeno in Italia, un altrettanto progresso delle politiche sociali e lavorative sulle parità di genere.

    Come si legge in “Rivoluzione Womenomics”, nei paesi scandinavi il congedo parentale è stato reso neutro, così da lasciare i genitori liberi di scegliere come usufruirne, e quindi offrendo ai padri l’opportunità di poterne godere anche più delle compagne.
    Nel 2009 in Norvegia, il congedo parentale riservato ai padri è stato esteso da sei a dieci settimane, con il preciso intento di raggiungere un maggior equilibrio di genere in ambito lavorativo e familiare.
    Laddove queste manovre politiche tardano a concretizzarsi, come appunto in Italia, gli uomini dichiarano un’insoddisfazione rispetto alle opportunità loro lasciate al fine di occuparsi in prima linea dei figli. Da vari studi di settore, emerge da parte dei padri il desiderio di orari lavorativi più flessibili al fine di facilitare la conciliazione lavoro e famiglia.
    L’istituto bancario britannico TSB, in collaborazione con Fathers Direct (centro nazionale di informazioni sulla paternità), ha avviato uno studio per indagare sulle barriere che impediscono agli uomini di poter esercitare attivamente il proprio ruolo genitoriale nella cura e nell’educazione dei figli.

    Quali sono (sarebbero) i vantaggi di una maggiore partecipazione attiva dei padri nella cura dei figli?
    Gli effetti positivi sono molteplici. In primo luogo, come abbiamo già detto, questo risponde alle richieste e alle aspettative della generazione dei padri moderni ma anche chiaramente a quelle delle madri, favorevoli ad un maggiore coinvolgimento dei compagni. Ciò andrebbe a beneficio anche della crescita psicoaffettiva dei figli, che non possono che giovare della presenza partecipe di entrambi i genitori alla loro cura e educazione. Non per ultimo, come scrive Sheryl Sandberg nel suo libro “Facciamoci avanti”, un maggiore equilibrio di genere contribuirebbe a maggiori probabilità di sviluppo e mantenimento di un rapporto di coppia e di un equilibrio familiare sereno. Questo è facilmente intuibile, perché, come prima detto, questa situazione andrebbe a rispondere sia alle esigenze dei padri, che così non si sentirebbero esclusi, sia delle madri, che così evitano il rischio di sovraccarico, oltre a offrire maggiori opportunità di condivisione.

    Oltre ad una maggiore serenità familiare e dei singoli componenti della famiglia, come scrivono A. Wittenberg-Cox e A. Maitland, il maggior coinvolgimento dei padri nella cura dei figli, “renderebbe più facile alle donne liberare appieno il proprio potenziale nel lavoro” e “si farebbe un grande passo avanti nella riduzione dei danni alle prospettive di carriera delle donne”. Maggiore occupazione femminile implica anche aumento della natalità, come anche migliori prospettive di crescita economica: due aspetti cruciali per la riuscita e il mantenimento di un buon funzionamento per un Paese. A tal proposito l’Unione Europea (2007) si è espressa esplicitamente: “è un dato di fatto che i paesi che promuovono politiche di sostegno alle famiglie in aree come le pari opportunità d’impiego, i congedi parentali per entrambi i genitori e l’equità salariale, generalmente hanno tassi di natalità più alti e più donne occupate. E sono, inoltre, tra quelli con le migliori performance in termini di occupazione e crescita”.

    congedi parentali madri padri
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    Francesca Lemmi
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    Dr. Francesca Lemmi, Psicologo Clinico, Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Sessuologa. Dopo un’esperienza pluriennale nella realtà ospedaliera, svolge attività di psicologo e psicoterapeuta con bambini, adolescenti, adulti e coppie come libero professionista. Inoltre si dedica ad attività di formazione, in particolare nell’ambito della genitorialità, della coppia e della psicologia e pedagogia di genere. In virtù del grande interesse per la materia della famiglia, coppia e figli, da molti anni si dedica ed esercita anche nell’ambito della psicologia giuridica in situazioni di separazione/divorzio e affido minori.

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

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    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
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A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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