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    Home»Vie e disparità»Una dedica riparatrice a una brigantessa di nove anni
    Vie e disparità

    Una dedica riparatrice a una brigantessa di nove anni

    Livia CapassoBy Livia Capasso03/09/2013Updated:14/07/2016Nessun commento4 Mins Read
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    logo.AngelinaRomano
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    Una dedica riparatrice a una brigantessa di nove anni

     

    Non c’è comune in Italia, piccolo o grande che sia, che non celebri le glorie del nostro Risorgimento, a cui va il merito di aver concepito e poi realizzato l’unità della penisola. Migliaia di corsi, viali, piazze portano i nomi di Mazzini, Cavour, Garibaldi, e tramandano la memoria dei reali di casa Savoia, che hanno favorito l’iniziativa e governato l’Italia unita fino a consegnarla nelle mani della Repubblica. Ma la storia a volte nasconde anche realtà scomode, a lungo tenute nascoste, e ogni tanto si squarcia il velo su episodi feroci e brutali, davanti ai quali ci assale un dubbio: il Risorgimento fu davvero una guerra di liberazione o non fu piuttosto una guerra di invasione e di conquista da parte dei Piemontesi? Già alcuni storici concordano nel giudicarlo un evento voluto da pochi e motivato da interessi economici. La fucilazione di Angelina Romano, ad opera dei soldati del regio esercito italiano, rientra tra gli eventi più agghiaccianti.

    Castellammare del Golfo, provincia di Trapani, 3 gennaio 1862
    I soldati piemontesi erano stati mandati in Sicilia per reprimere il malcontento popolare, generato soprattutto dall’introduzione della leva militare obbligatoria, provvedimento sconosciuto sotto i Borbone, che avrebbe costretto tanti giovani ad allontanarsi dalle famiglie e dalla loro terra per sette lunghi anni. Molti si rifugiarono nelle montagne, altri ebbero il coraggio di contestare, e il 2 gennaio 1862 diedero l’assalto alla sede del commissario di leva. Per reprimere la rivolta arrivarono da Palermo i bersaglieri sotto il comando del generale Quintini, già noto nell’isola per l’efferatezza della sua condotta. I rivoltosi fuggirono un po’ ovunque. I bersaglieri, nelle loro perlustrazioni, si imbatterono a Falconiera in un gruppo di cittadini, tra cui anche il parroco del paese, che si erano rifugiati lì per paura, e il generale Quintini, dopo un sommario interrogatorio, diede ordine di fucilarli. Nel frattempo si udì una bambina piangere, aveva freddo e fame, ed era terrorizzata dallo spettacolo a cui involontariamente aveva dovuto assistere; i soldati, senza tanti scrupoli, la presero di peso e la misero davanti al plotone di esecuzione. La sua fucilazione è registrata nell’archivio storico militare con queste parole: “Una dedica riparatrice a una brigantessa di nove anni”.

    Longobardi, provincia di Cosenza, 3 agosto 2013

    Dopo più di 150 anni, Longobardi, deliziosa cittadina cosentina, illuminata dal sole e bagnata da un mare azzurro, dai colori cangianti, è stato il primo centro italiano a intitolare una strada ad Angelina, martire della nostra unità. L’iniziativa, nata su proposta di Franco Gaudio, Consigliere comunale, nonché gentile autore della foto, ha avuto il patrocinio, oltre che del Comune stesso, della Banca Bruzia e di importanti aziende locali.

    Il territorio, conteso da tanti popoli che vi si stabilirono per la fertilità del suolo, per la posizione favorevole ai traffici economici e culturali, e per la natura difensiva delle coste, frastagliate e ricche di alti promontori, conserverà la memoria della piccola vittima di soprusi politici, accanto a tre Madonne e tre sante, fino ad ora uniche rappresentanti femminili nell’odonomastica cittadina su un totale di novanta aree di circolazione.

    I longobardesi non sono nuovi a episodi di soprusi: il nome stesso del paese deriva dagli invasori Longobardi che dal nord Europa vi giunsero nel VII secolo; durante il dominio francese, nella lotta tra Borbonici e Napoleonici, dovettero subire saccheggi e angherie, durante le quali furono trucidate centinaia di persone e le loro case date al fuoco. Fu terra di briganti, sulla cui valutazione la critica storica è ancora discorde. Oggi, per riparare a una ingiustizia, dedica una strada ad Angelina, brigantessa di nove anni!

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    Angelina Romano brigantessa di nove anni Una dedica riparatrice
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    Livia Capasso

    Livia CAPASSO, laureata con lode alla “Federico II” di Napoli in Lettere con indirizzo storico-artistico, ha insegnato Storia dell’arte in vari Licei, dal Nord al Sud del paese. Attualmente risiede a Roma, e coltiva molteplici interessi, coniugando la passione per la Storia dell’arte alle rivendicazioni femministe. Cofondatrice dell’associazione “Toponomastica femminile”, partecipa a progetti didattici per diffondere una cultura di parità tra le giovani generazioni, scrive articoli per testate giornalistiche sulle donne a cui i comuni italiani hanno dedicato o dovrebbero dedicare strade, interviene come relatrice a convegni, organizza mostre sul tema della memoria femminile. Presiede la giuria del Concorso nazionale “Sulle vie della parità”. Mantiene rapporti con le Istituzioni per rivendicare una parità di diritti anche nella odonomastica cittadina. Per piattaforme elearning ha preparato un corso completo di Storia dell’arte e varie lezioni sull’arte di genere. Ha scritto e pubblicato due romanzi, Fotoricordo per una smemorata, in parte autobiografico, e “Donne in trincea”, una raccolta di racconti che hanno per protagoniste donne, eroine del quotidiano.

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

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Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
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    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

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Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
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A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

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Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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