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    Home»Costume e società»Lui ebreo lei ariana. Per la XIII Giornata della Memoria.
    Costume e società

    Lui ebreo lei ariana. Per la XIII Giornata della Memoria.

    Marta AjòBy Marta Ajò26/01/2013Updated:16/10/2014Nessun commento5 Mins Read
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    Per non dimenticare, in occasione della XIII Giornata della Memoria, dono alle lettrici di Dols, due brevi scritti dei miei genitori, Mara e Marcello, che hanno subito e sofferto la persecuzione razziale.
    Ebreo lui, ariana lei, hanno contratto matrimonio misto. A noi figli hanno lasciato, oltre ai valori dell’onestà, della giustizia, della solidarietà e della libertà, un loro epistolario da cui sono tratti i brani di queste lettere.
    Mara e Marcello,
    Lui, a lei, 23 gennaio 1937
    ‘ Fra giorni nell’antica chiesa vicino alla piazzetta della tua casa il buon prete della parrocchia che ti ha conosciuto dalla nascita ricorderà che il nostro matrimonio è accettato soltanto nel profilo religioso, mentre per me resta soltanto valutato in senso burocratico che non mi considera un cittadino. Un matrimonio cioè misto, che ha il significato di un’unione tra una donna “ariana” (di razza bianca/pura) con un cittadino “giudeo” (cioè ebreo e di altra provenienza) . Non voglio soffermarmi con te sugli aspetti politici ed economici che sono in sostanza la realtà determinante di questa situazione, forse in compenso avremmo l’indifferenza alternata all’odio e all’ignoranza. Proprio in questi giorni la stampa nazionale descrive la riunione che si è svolta a Norimberga, nella quale si svolgeva una riunione politica e intellettuale con lo scopo di udire le arringhe e le follie naziste che denunciavano al mondo il pericolo ebraico. E’ stato molto triste vedere in alcune foto il volto e il sorriso di molti italiani e amici da me conosciuti, come per esempio il prof. D’ O. che tu ricordi come giornalista e docente all’Università di Perugia. Questo “grande” italiano propose che i cittadini italiani non dovevano ottenere nessuna discriminazione, in quanto, secondo lui, gli ebrei erano di sangue diverso e non avevano diritto di essere equiparati come cittadini italiani. Pertanto, essi non dovevano considerarsi come gli altri, nonostante che fossero nati e vissuti come italiani per amare, studiare, lavorare nella loro vita che è stata anche storia.

    Lei, a lui il 3 gennaio 1938, ore 11.00

    ‘Che posso dirti? La necessità esige questa mia decisione, ma il mio amore si rifiuta di accettarla. Come farò a vivere sapendoti all’interno dell’Africa, solo, in mezzo ad estranei, senza una persona cara vicina a te in ogni attimo della tua vita? Sono disorientata: dovrei essere forte, infonderti coraggio, incitarti a fare di più a qualsiasi prezzo, ma proprio non posso, non posso…poi ci sono state delle spese per l’invio dei tuoi documenti, per ottenere la discriminazione della razza ho dovuto fare una differenza di 15 lire per le tue cambiali, le ho tolte subito tutte e due.
    Finalmente chiuso anche questo debito! Credevo di poter mandare la differenza…invece non fu possibile anche perché oltre ad avermela richiesta, capivo che su loro aveva influenzato il fatto che tu eri dovuto partire a causa del razzismo. Purtroppo la gente è pronta alla diffidenza più cattiva, ed io preferirei liquidare tutto per dimostrare loro la nostra rettitudine checché si voglia affermare il contrario.
    … A te posso invece dire quello che a nessun altro mi sentirei di dire, né ai miei né ai tuoi genitori…e cioè che io sono pronta a tutto, a sopportare qualsiasi cosa per te; il mio amore è la mia ricompensa e non devi crucciarti e ossessionarti se non potrai mai darmi quello che vorresti. Il materialismo non deve nemmeno sfiorare il nostro sentimento, l’indispensabile non si può discuterlo purtroppo, ma il resto che importa?’.

    Ore 13.15

    Riprendo la mia lettera… certo io vorrei poterti parlare tutti i giorni, ma più vivo, più sento il dolore della tua lontananza e tutto ciò che ha radicalmente cambiato la nostra speranza, i nostri programmi ed i nostri timori. Tu non hai nessuna colpa per questo, l’infamia che dovrebbe stracciare la nostra vita ed organizzare ciò che vorrebbero i loro sentimenti. Sospendo per un poco la lettera perché in questo momento è venuta a farmi visita la sig.ra Angelina; riprenderò subito dopo’.

    Ore 17.00

    ‘Anche questa amica, o meglio dire conoscente di famiglia, parlava come se fosse compresa nella nostra vita, mentre io cercavo di abbreviare per avere il tempo di finire questa lettera e poi perché ho intuito che il suo spirito non era sincero e sereno; né tanto meno teneva conto delle mie opinioni.
    Non ti starò a raccontare i particolari di una conversazione che nella sostanza nasceva dell’ignoranza e forse da odio incosciente; così ho dovuto scontare il veleno intriso con una falsa ed ipocrita pietà. Mi ha chiesto se mio marito era ebreo, e certamente sarà rimasta stupita della mia affermazione, che ha precisato che io mi sento onorata di portare un cognome israelita.
    Non voglio recare turbamenti a te con queste piccole cose che non sono un fatto di cronaca, ma una piccola conversazione avvenuta in una piccola casa, dove il desiderio essenziale della vita è sempre stato l’amore e la pace.
    …abbi cura di te, sii presente per la tua salute e parla poco, appena nel silenzio da uomo coraggioso e retto come sei, scegli soprattutto sempre il bene, perché il male che oggi opera credendo di trionfare è destinato ad infrangersi…’.

    ariano coppia mista ebeo Shoa
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    Marta Ajo
    Marta Ajò
    • Website

    Marta Ajò, scrittrice, giornalista dal 1981 (tessera nr.69160). Fondatrice e direttrice del Portale delle Donne: www.donneierioggiedomani.it (2005/2017). Direttrice responsabile della collana editoriale Donne Ieri Oggi e Domani-KKIEN Publisghing International. Ha scritto: "Viaggio in terza classe", Nilde Iotti, raccontata in "Le italiane", "Un tè al cimitero", "Il trasloco", "La donna nel socialismo Italiano tra cronaca e storia 1892-1978; ha curato “Matera 2019. Gli Stati Generali delle donne sono in movimento”, "Guida ai diritti delle donne immigrate", "Donna, Immigrazione, Lavoro - Il lavoro nel mezzogiorno tra marginalità e risorse", "Donne e Lavoro”. Nel 1997 ha progettato la realizzazione del primo sito web della "Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità" della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il quale è stata Editor/content manager fino al 2004. Dal 2000 al 2003, Project manager e direttrice responsabile del sito www.lantia.it, un portale di informazione cinematografica. Per la sua attività giornalistica e di scrittrice ha vinto diversi premi. Prima di passare al giornalismo è stata: Consigliere circoscrizionale del Comune di Roma, Vice Presidente del Comitato di parità presso il Ministero del Lavoro, Presidente del Comitato di parità presso il Ministero degli Affari Esteri e Consigliere regionale di parità presso l'Ufficio del lavoro della Regione Lazio.

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

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    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

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    È il tempo delle rose È il tempo delle rose
    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

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    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

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https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
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    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
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