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    Home»Pari opportunità»Le parole non bastano
    Pari opportunità

    Le parole non bastano

    DolsBy Dols30/11/2012Updated:16/06/2014Nessun commento4 Mins Read
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    di Isabella Landi (educatrice Servizio Adolescenti in Difficoltà – Comune di Milano) Associazione Amiche di ABCD.

    Mercoledì 21 novembre al convegno “Le parole non bastano – Donne e uomini contro la violenza maschile sulle donne” – c’ero anche io. Sono tornata a casa confortata e con il mio carico di ispirazioni che vorrei condividere, a partire dalla domanda con cui si chiude il contributo di Cristina Obber: “Siamo pronti a tornare nei nostri contesti e ad aprire una relazione differente?”

    Ecco mi sembra che l’essenza di questo convegno, come il titolo stesso suggerisce, sia proprio nel tentativo di indicare strade per andare oltre le asserzioni teoriche, le dichiarazioni d’intenti, i proclami politici e dare braccia e gambe alle idee condivise. L’attenzione e la cura si trasformano nella capacità di trovare nel nostro quotidiano la forza per una pratica silente costante, con l’umiltà che ci chiama fuori dai riflettori e coinvolge chi ci circonda: i nostri compagni e le nostre compagne, i nostri figli e le nostre figlie, e poi colleghi/e, amici/e, parenti, conoscenti…. fino a “contaminare” tutti gli spazi del nostro quotidiano. Per fare questo è necessario essere convinte/i che la fuoriuscita dagli stereotipi e della violenza non sia solo una questione etica, ma utile, in quanto essere capaci di relazioni positive e produttive – sembra ovvio, ma purtroppo non lo è – porta ad un maggior grado di benessere e di serenità esistenziale per il singolo e per la società. Legami ed affetti caratterizzano la condizione umana, e sono un bene comune, una ricchezza condivisa che conterà sempre di più in un mondo che si prepara a varcare la soglia della post modernità e del consumismo.
    Come acquisire una maggior competenza in questo campo? Attraverso l’esercizio dell’autenticità, che significa anche ricerca di congruenza – data per scontata, ma nella maggior parte dei casi inedita – tra ciò che dichiariamo, ciò che pensiamo e ciò che mettiamo in pratica nei contesti che abitiamo, cercando di essere testimoni dei nostri valori. E’ questa per me la vera rivoluzione della pratica della Nonviolenza, da Gandhi in poi, che ha radici fortemente pedagogiche ed autoeducative. Certo non siamo stati cresciuti in questo modo e non viviamo in una società che ci aiuta e motiva in questo senso, tutt’altro. Ma è uno sforzo che va fatto, per noi e per i nostri figli; come emergeva nel convegno le parole d’ordine dell’universo maschilista, potere, forza, supremazia, dominio, controllo, imposizione, subordinazione… non sono una caratteristica biologica di esseri patologicamente malvagi, ma componenti della cultura profondamente violenta di cui, se gli uomini sono stati storicamente interpreti, siamo tutti e tutte intrisi: consapevoli o meno giochiamo il nostro ruolo, di carnefice e di vittima. E allora da dove partire? Sono stati proposti una serie di interrogativi generativi, tracce di un possibile cammino: “Quanto siamo disposti a dare per la libertà e l’autonomia dell’altro?” “Quanto siamo capaci di darci un limite nelle nostre relazioni?” Quanto sappiamo rinunciare alla nostra onnipotenza, ma anche al nostro vittimismo?” ” Quanto riusciamo a non pensare all’oggetto d’amore come un oggetto appunto e in quanto tale ad una cosa che sia in nostro possesso?” Le testimonianze di mercoledì pomeriggio sono state proprio di uomini e di donne che intrecciano nel quotidiano percorsi di crescita condivisa nella società civile.

    Persone normali, eroi casalinghi, che nel corso delle loro vite si sono trovati davanti alle questioni della differenza di genere, della violenza, dell’abuso, hanno detto basta e hanno iniziato a cercare nuove prospettive. E a testimoniare come privato e politico siano profondamente intrecciati, e la loro contaminazione dia frutti inediti, cito fra le tante la testimonianza a due voci di Adriana e Marco dell’Associazione Identità e Differenza di Venezia, da molti anni anni compagni di vita e di impegno, nella loro rivelazione di come sia impossibile per loro distinguere quel che hanno imparato dalla politica e quello che è nato nel loro rapporto. Il pensiero è subito andato al mio compagno, a mio figlio e a mia figlia, ai ragazzi e alle ragazze che incontro ogni giorno nel mio lavoro, a colleghe e collegi, alle amiche e alle compagne con cui condivido questo cammino e mi sono detta” Si può fare… posso farcela anche io… la strada c’è … forse la sto percorrendo”.

    amiche di abcd Le parole non bastano
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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

https://www.dols.it/2025/04/26/chiamatemi-francesco-il-papa-della-gente/
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