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    Home»Vie e disparità»La provincia di Modena: diversa ma uguale
    Vie e disparità

    La provincia di Modena: diversa ma uguale

    DolsBy Dols26/11/2012Updated:27/11/2012Nessun commento4 Mins Read
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    di Roberta Pinelli

    In tema di Toponomastica Femminile, la provincia di Modena (come pure l’Emilia Romagna nel suo complesso) non si distingue dal resto d’Italia: su un totale di 10.514 toponimi, quelli dedicati agli uomini sono 4.708, pari al 44,77%, quelli dedicati alle donne soltanto 245, cioè il 2,33% del totale.

    Anche analizzando i dati relativi solo ai 4.953 toponimi dedicati alle persone (escludendo cioè i nomi geografici, naturalistici, di fantasia ecc.) i toponimi “al femminile”, in provincia di Modena, sono soltanto il 4,94%.
    Come noto, la Regione Emilia Romagna ha istituto l’Archivio Regionale delle Strade, pubblicato sul sito della regione stessa, cosa che ha semplificato di molto il lavoro, consentendo di censire tutti i comuni presenti sul territorio regionale.
    In provincia di Modena sono stati così censiti tutti i 47 comuni (compresa la città di Modena). A parte Modena, solo sette comuni superano i 20.000 abitanti, mentre la maggioranza (27 comuni) si attesta sotto i 10.000 e addirittura due hanno meno di 1.000 residenti.

    Nonostante le diverse dimensioni, i comuni modenesi, dal punto di vista toponomastico, hanno però caratteristiche pressoché simili, dimostrando che il pregiudizio nei confronti delle donne va al di là delle dimensioni, dell’orografia, degli orientamenti politici.
    Innanzitutto, nessun comune raggiunge né tantomeno supera mai il 5% di toponimi femminili; a questa soglia si avvicinano solo i comuni di Camposanto, Castelnuovo Rangone, Fiumalbo, Nonantola, S.Felice sul Panaro e Savignano sul Panaro, mentre ci sono comuni con punte di poco superiori allo zero (ad esempio Guiglia con lo 0,57% di toponimi femminili) e addirittura 4 comuni (Bastiglia, Marano sul Panaro, Polinago e S.Possidonio) che non hanno nemmeno un toponimo femminile.

    La maggioranza dei comuni modenesi (21) si attesta sotto il 2%, mentre il comune più “virtuoso” nei confronti delle donne è S.Felice sul Panaro, che si colloca al 4,92%. Balza agli occhi anche il caso di Maranello, comune di quasi 17.000 abitanti, il cui sindaco da anni è una donna e ha una delle percentuali più basse dell’intera provincia, lo 0,76%. D’altra parte, il numero dei sindaci donna nei comuni modenesi è esso stesso indicativo, poiché sono 10 su 47 comuni e nei comuni governati da donne la percentuale dei toponimi femminili non presenta significative variazioni rispetto alla media provinciale. Hanno infatti un sindaco donna il comune di Guiglia, come detto il comune con la minore percentuale di toponimi femminili, il comune di Marano sul Panaro, che non ne ha nessuno, il comune di Montefiorino (1%), il comune di Novi di Modena (1,16%), il comune di Serramazzoni (1,3%), il comune di Vignola (1,03%).
    Non si riscontrano grandi differenze nemmeno fra comuni grandi e piccoli: ad esempio, Modena (184.600 abitanti) ha la stessa percentuale di toponimi femminili (il 2,47%) di Palagano, che ha solo 2.400 abitanti, e di Zocca, che di abitanti ne ha 5.000.
    Percentuali pressoché identiche si hanno anche fra comuni montani e comuni della pianura; ad esempio Bomporto, Campogalliano e Finale Emilia, che sorgono in pianura, hanno la stessa percentuale di toponimi femminili (l’1,9%) di Frassinoro, che è il più alto dei comuni montani modenesi.
    Non si riscontrano grandi differenze nemmeno analizzando dal punto di vista politico la realtà modenese; i comuni attualmente amministrati dal centro-destra, come Montecreto e Serramazzoni, hanno la stessa percentuale di toponimi femminili (fra l’1,2 e l’1,3%) di comuni amministrati dal centro-sinistra come Prignano sulla Secchia e Lama Mocogno. La stessa Soliera, nota come il comune più “rosso” d’Italia, in cui il voto al P.C.I. ha sempre raggiunto percentuali superiori al 60%, ha solo l’1,5% di toponimi femminili.
    Nemmeno la lontananza dal capoluogo risulta essere una discriminante rispetto alla percentuale di toponimi femminili: il comune più lontano da Modena (Fiumalbo), che sorge nel cuore dell’Appennino modenese e ha appena 1.300 abitanti, presenta una delle percentuali più alte dell’intera provincia, pari al 4,44%.

    Prima di analizzare le varie tipologie di donne presenti negli stradari modenesi, corre l’obbligo di segnalare un certo provincialismo, data la pressoché totale mancanza di donne non italiane. Sono infatti soltanto 8 le donne straniere ricordate: una Beata (Madre Teresa di Calcutta, che ha 5 toponimi dedicati), 4 figure storiche e politiche (Anna Frank, Anna Kuliscioff, Rosa Luxemburg, Maria Josè principessa del Belgio), una scienziata (Marie Curie), una donna di spettacolo (Maria Callas) e una letterata (Gabriela Mistral).

    <<continua>>

     

    Modena toponomastica femminile
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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

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    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

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    È il tempo delle rose È il tempo delle rose
    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
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    Rose di maggio Rose di maggio
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Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
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A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
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E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
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