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    Home»Donna e lavoro»Uomini e donne: il braccio di ferro in ufficio
    Donna e lavoro

    Uomini e donne: il braccio di ferro in ufficio

    DolsBy Dols31/05/2012Updated:23/06/20141 commento5 Mins Read
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    ASSISTENTI e SEGRETARIE, come cartina al tornasole per analizzare i rapporti lavorativi tra universo maschile e femminile. Una ricerca fatta da  InfoJobs.it in occasione del Secretary Day..

    Il punto di vista di assistenti e segretarie
    Dal sondaggio emerge che il 37% degli uomini e il 59% delle donne svolge o ha svolto, nel corso della sua carriera, un ruolo di assistenza di direzione o segreteria.
    Il 44% delle segretarie e assistenti giudica il proprio lavoro fondamentale, ritenendo che ogni capo abbia bisogno di una persona fidata a cui fare riferimento, mentre gli uomini non si sbilanciano tanto e giudicano la propria professione come interessante per il ruolo di braccio destro di chi ha il potere in azienda (38%).
    Descrivere il rapporto con il proprio capo non è sempre facile, ma il 41% degli uomini pensa che il suo superiore giudichi il suo lavoro come strategico e il 41% delle donne si ritiene coinvolta direttamente dal proprio capo nella strategia e nei dettagli di lavoro. Più basse le percentuali di coloro che ritengono che il proprio superiore tenda a delegare tutto, indipendentemente dall’importanza della questione (16% degli uomini e 11% delle donne).

    Meglio un capo uomo o donna?
    L’annosa dicotomia mette in accordo sia gli assistenti uomini sia le segretarie: non importa il sesso del responsabile purché sia competente e disponibile (79% degli uomini e 78% delle donne).
    Da evidenziare anche che, se costretti a scegliere, sia uomini sia donne vorrebbero un capo uomo (12% e 20%). Gli uomini, infatti, sono ritenuti “meno emozionali”, caratteristica che li aiuterebbe a scindere meglio la sfera professionale e quella privata (secondo l’80% degli uomini e il 78% delle donne). I vantaggi di una donna al comando? Agisce meno impulsivamente, grazie al suo approccio naturalmente più meditativo (secondo il 40% delle donne e il 43% degli uomini).

    Il punto di vista di capi e responsabili
    InfoJobs.it ha poi affrontato la questione dal punto di vista speculare, quello degli italiani il cui ruolo professionale prevede un assistente: manager, direttori, responsabili di settore, team leader e molte altre figure professionali che, a causa della loro posizione, devono scegliere, gestire e condividere le responsabilità con uno o più assistenti e segretarie.
    A livello generale, si evince dai dati del sondaggio che i capi uomini preferiscono avere assistenti uomini (57%), mentre le donne prediligono assistenti donne (75%). Nella scelta di queste figure da parte dei superiori la professionalità (parametro principale per il 48% degli uomini e per il 33% delle donne) è un punto fondamentale, seguito da precisione e puntualità, che però sembrano molto più importanti per le responsabili donne (33% conto un 13% degli uomini).
    L’assistente rappresenta per la maggioranza degli intervistati un braccio destro a cui affidare anche attività strategiche oltre all’ongoing (57% degli uomini e 50% delle donne). I capi uomini, poi, tendono ad affidare al proprio assistente la gestione della propria agenda (22%), mentre le donne apprezzano maggiormente la filtrazione di contatti indesiderati (25%), mantenendo per sé la gestione diretta degli impegni schedulati.
    Sia uomini sia donne sono concordi nel credere che si dovrebbe sfruttare meglio la consulenza dei propri assistenti anche nelle questioni strategiche (36% degli uomini e 42% delle donne) e offrire loro maggiori margini di crescita (45% e 42%).
    Il fatto di avere un assistente scatena particolari reazioni nei colleghi di lavoro? La risposta è affermativa secondo i dirigenti (48%) e le dirigenti (67%) italiane: nella maggioranza dei casi provoca, infatti, competizione ad alti livelli per assumere posizioni dirigenziali ed ottenere un proprio assistente. Per quanto riguarda gli uomini, poi, il fatto di avere un assistente scatena anche pettegolezzi riguardo a possibili relazioni personali che esulino dalla sfera lavorativa (35%), mentre se si tratta di un capo donna è più facile che la questione generi invidia (25%).

    Colleghi: è preferibile che siano uomini o donne?
    L’ultima questione affrontata dal sondaggio è relativa ai colleghi: meglio uomini o donne per relazioni lavorative “alla pari”?
    I risultati in questo caso sono dirompenti: le donne preferiscono lavorare con gli uomini (53%) per evitare il senso di antagonismo che si può creare tra donne, mentre gli uomini giudicano che lavorare con le donne sia preferibile, poiché significa potersi confrontare e arricchire scoprendo approcci nuovi, spesso differenti dai propri (54%).

    “Dallo spaccato evidenziato dal nostro sondaggio emerge come quelle che solitamente vengono interpretate come differenze, siano spesso considerate sul posto di lavoro vantaggi strategici”, afferma Vittorio Maffei, Managing Director di InfoJobs.it. “Donne e uomini, e i loro universi spesso paralleli si coniugano per trovare nuove occasioni di congiunzione quando è necessaria più fermezza e autorevolezza o al contrario creatività e disponibilità. L’analisi delle figure dell’assistente e della segretaria e dei rapporti bidirezionali con i loro diretti superiori, svela anche i tipici atteggiamenti dei due sessi, spesso ancora antagonisti dietro alle scrivanie. L’obiettivo è fare in modo che sempre più i responsabili delle risorse umane possano offrire strumenti, incentivazioni e metodi di misurazione per favorire lo scambio e la collaborazione tra uomini e donne, rendendo immediata ma soprattutto incentivante la produttività e la serenità dell’ambiente di lavoro”, conclude Maffei.

    ***

    InfoJobs.it è la società di recruitment online numero 1 in Italia per l’offerta di lavoro. Leader per traffico Internet, numero di offerte attive e curricula in banca dati, InfoJobs.it è online da luglio 2004.InfoJobs.it ha raggiunto il traguardo dei 4 milioni di candidati e conta più di 59.000 aziende inserzioniste.

    infojobs ricerca lavoro
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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    1 commento

    1. Pingback: tarot

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

https://www.dols.it/2025/04/26/chiamatemi-francesco-il-papa-della-gente/
    Oratorio Filippo Neri a Torino Oratorio Filippo  Neri  a Torino
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    Cherasco Cherasco
    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

⸻
    Regia di Guido Chiesa Prodotto da Iginio Straffi e Regia di Guido Chiesa
Prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai
Con Micaela Ramazzotti, Edoardo Leo, Gloria Harvey, Andrea Pisani, Anna Bonaiuto
Al cinema dal 17 aprile
https://www.dols.it/2025/04/15/30-notti-con-il-mio-ex/
    https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-mil https://www.dols.it/2025/04/14/shirin-neshat-a-milano-al-pac-con-body-of-evidence/

E’ la prima ampia mostra personale in Italia dell’artista iraniana; che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura.
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