Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Quanti sono i quartieri di Milano?
    • Il “mio” Salone
    • Elvira Caputi Iambrenghi e la conservazione e il restauro dei beni culturali
    • Fuori
    • Lo studio delle lingue porta dappertutto
    • Ode al puro amore tra due creature
    • L’isola degli idealisti
    • Black Tea 
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Quanti sono i quartieri di Milano?

      By Erica Arosio24/05/20250
      Recent

      Quanti sono i quartieri di Milano?

      24/05/2025

      Il “mio” Salone

      23/05/2025

      Fuori

      22/05/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Donne digitali»Una per tutte
    Donne digitali

    Una per tutte

    DolsBy Dols24/02/2012Updated:21/06/2014Nessun commento6 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    di Caterina Della Torre

    Sabri Najafi nasce a Shiraz in Iran e si trasferisce in Italia 32 anni fa, subito dopo la rivoluzione islamica. Attivista in patria, una volta espatriata ha portato il suo aiuto alla causa di tutte le donne iraniane tradite dal regime islamico subentrato allo Scià.

    Sei  rimasta in contatto con l’Iran? Come?
    Sì, sono in contatto costante, via Internet (email, Face book , Skype), ho  notizie tramite i siti  siti e i blog, per telefono  e  grazie alle visite di  parenti e amici .

    Conti di tornarci?
    Conto  sul cambiamento della situazione al  più presto possibile. Spero che  la gente  torni a vivere in pace, in democrazia  e uguaglianza. Per l’arrivo  della democrazia però  non conto sull’aiuto  dei governi occidentali ma solo  sullo sforzo  del popolo iraniano

    Ci racconti la tua attività da blogger? Che obiettivi hai?
    Gestisco con altre amiche il blog  www.milionedifirme.blogspot.com  ed ora abbiamo aggiunto  al weblog questo sito http://www.donneiraniane.it/. ancora  in costruzione, per aiutare la condizione delle mie sorelle e del mio popolo.

    L’ho aperto dopo aver sentito che le mie sorelle iraniane avevano avviato, nel 2007, una campagna per  un milione di firme per chiedere di cambiare le leggi discriminatorie nel mio paese. Su questo sono stata sempre attiva, fin dalla lotta contro  la legge del Chador che Khomeini aveva imposto subito  dopo il suo arrivo in Iran. Eravamo già scese tutte nelle piazze l’8 Marzo del  1979; ma contro quel regime durissimo non si è ottenuto niente. Le attiviste, solo per il “crimine” di raccogliere firme vengono arrestate, viene  a loro negato di poter studiare nelle università  e viene negato il  permesso di espatrio; così ho deciso di sostenere le mie
    sorelle in Iran aprendo un blog anche in Italia, per far sentire il movimento delle donne iraniane anche fuori dall’Iran e sostenere le battaglie pacifiche delle attiviste .

    Il nostro gruppo italiano ha anche un altro blog http://madriinluttoiran-campaign.blogspot.com  che abbiamo avviato subito
    dopo le elezioni presidenziali del 2009 quando, truccando i risultati, Ahmadinejad è diventato presidente. Come ricorderete la gente è scesa in piazza in massa; ci sono stati molti morti, feriti, torturati e  scomparsi; fra i tanti giovani uccisi c’era anche Neda Agha Soltan, la cui immagine in punto di morte girato il mondo. Da là è nata la rivolta di  un nuovo gruppo di donne che, dopo la perdita dei loro cari, sono scese insieme  nei parchi in Iran  per manifestare il loro dolore e chiedere giustizia.
    La Madre  di Neda  è stata la prima che è andata,  una settimana  dopo la morte di lei,  nel  Parco Laleh   accendendo una candela ed è rimasta là  in  silenzio  per mostrare  il suo dolore e la sua  rabbia
    Le Madri di Parco Laleh  sono come le Madri di Piazza de Majo in Argentina. Chiedono la giustizia e pongono tre precise richieste:

    1- Liberazione di tutti prigionieri politici>
    2- fine della pena di morte e ogni altro tipo di esecuzioni.
    3-  Il processo aperto ed equo di coloro che hanno ordinato ed eseguito uccisioni e tutti gli altri crimini contro i cittadini che hanno avuto luogo dall’inizio della Repubblica islamica.

    Anche loro vengono spesso maltrattate e arrestate solo perché chiedono giustizia

    Quindi noi che viviamo in Italia cerchiamo di  far sentire la loro voce il più forte  possibile anche qui, per creare pressioni
    sul Governo  iraniano.

    Che restrizioni ci sono in Iran?
    Tantissime e  di ogni tipo, ma  soprattutto nell’informazione; moltissimi blogger sono finiti  in prigione o i blog vengono oscurati.  In  generale il collegamento con Internet in Iran è disastroso.

    Conosci altre blogger?
    Si ne conosco moltisimi. Nonostante tutte le difficoltà l’Iran è il secondo paese con più blogger nel mondo

    Che studi hai fatto e che lavoro fai?
    Dopo una laurea in Scienze Politiche e  tante esperienze, come  interprete  nel  Festival di Arte di Shiraz   o  come executive
    manager  in uno degli hotel  più noti in Iran, e  nell’ amministrazione della mia Facoltà di Scienze Politiche  in Teheran,  dopo la rivoluzione , sono venuta in Italia.  Ho trovato tutte le porte  chiuse per me: sia per l’studio che per lavoro.  Problemi burocratici delle università italiane, non riconoscevano la mia laurea , una laurea che in altri paesi europei  e americani mi dava la possibilità di continuare lo studio per un master o per altro fino arrivare al phd. Invece ero costretta  a ricominciare. Oggi grazie alla legge Martelli e altre leggi  tutto è cambiato per i  laureati  provenienti da altri paesi e sono molt contenta per le nuove arrivate! Durante quegli anni ”bui” ho potuto lavorare  grazie alla lingua  inglese che sapevo parlare  bene, altimenti avrei potuto fare solo  la cameriera!

    Hai scritto:” il peso di tutte queste discriminazioni contro le donne” io lo sento due volte!
    Vorrei farvi capire quanto è amaro, per noi, vedere che le ragazze europee cresciute in un clima di libertà, spesso NEGANO la questione femminile, e credono che i loro diritti siano certi, garantiti per sempre.’’

    Credi che le donne italiane, davvero hanno poco di che lamentarsi?
    Al contrario,  tutte le donne del mondo dovrebbero esigere una vera parità, nell’ambito di un intero sistema culturale che rispetti veramente tutti : è come un traguardo in fondo a una lunga strada e alcune sono già arrivate  1/terzo.. altre a 2/terzi.. altre ancora sono più vicine.. ma non per questo si devono fermare: il traguardo è ancora da raggiungere è una conquista per  tutta l’ umanità.
    Se vediamo le cose dal lato delle restrizioni iraniane, e rispetto alle condizioni di moltissime altre donne nel mondo, le italiane e le europee hanno già ottenuto moltissimo: forse è anche questo che confonde le idee alle più giovani, le fa sentire “al
    sicuro” e  credono che le lotte femmioniste siano ormai superate.

    Dico sulla Rete delle donne :‘’è amaro pensare quanto le donne avevano voluto questa rivoluzione: a quanto, sperando nella democrazia, avevano attivamente contribuito a rovesciare lo Scià.’’

    Pensi che non possano più operare contro? E che cosa potrebbero fare?
    Si, sempre si può e si deve, è quello che ancora molte  stanno facendo, ma in Iran non è facile e ne stanno pagando alti prezzi. Oggi 25 donne note prigioniere politiche sono in carcere; fra loro Bahareh Hedayat  attivista del movimento studentesco e dei diritti umani, Nasrin Sotoudeh Avvocata e , per noi, simbolo della pace e della giustizia e della liberà;  Mahdiye Golrou un’altra studentessa… e tante altre. Però si deve continuare la battaglia e non smettere.

    Un movimento comune non potrebbe aiutarvi?
    Un movimento comune ci aiuterebbe e per questo che io credo a SNOQ, a cui collaboro nella  mia zona
    http://senonoraquandobolzano.blogspot.com/2011/11/interni-giustizia-e-welfare-in-bocca-al.html?spref=fb; credo a tutti movimenti delle donne nel mondo arabo in tutto il mondo: la sorellanza ci aiuterà moltissimo. L’opportunità più grande, per le donne iraniane, è che anche da FUORI, noi tutte le aiutiamo. Per questo anche la rete collettiva che sta nascendo, di cui condividiamo in pieno il manifesto  http://portaledelledonne.org/retedellereti.html penso sarà utilissima, e già ci sta aiutando. Ci ha consentito di fare sentire anche in Italia Maryam Hosseinkhah  che infatti insiste sull’importanza di fare rete, e di farla fra le donne di TUTTI i paesi.

     

    donne iraniane
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

    Related Posts

    Lo studio delle lingue porta dappertutto

    21/05/2025

    Il cognome materno è una questione politica

    07/04/2025

    Oltre il conflitto di genere: la strada verso l’equità

    25/03/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

https://www.dols.it/2025/05/20/lisola-degli-idealisti/
    È il tempo delle rose È il tempo delle rose
    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
    Post su Instagram 18029131973428370 Post su Instagram 18029131973428370
    Post su Instagram 18277177894256402 Post su Instagram 18277177894256402
    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK