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    Dol's Magazine
    Home»Donne digitali»Alessandra e le altre
    Donne digitali

    Alessandra e le altre

    DolsBy Dols15/01/2012Updated:23/06/2014Nessun commento4 Mins Read
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    Storia di una mammaweb e delle sue alleate

    Alessandra Rossi, una vera veterana, che nel 1999 spiegava Internet alle neofite. Suo il noto ”Perche’ Internet”.

    Alessandra narra:

    ”Nel 1995 ero alla seconda gravidanza quando insorsero alcuni problemi. Il medico mi costrinse al riposo. A letto, io?!? Lavoravo in un’azienda informatica, mi occupavo di marketing e reti vendita, stavo in mezzo alla gente dalla mattina alla sera. Sarebbe stata dura rinchiudermi in casa per mesi. Ma avevo sentito parlare di Internet..
    Avevo il pc a casa, presi una connessione (allora costavano carissime) e conobbi i primi siti, cominciando a meravigliarmi. Ma mi limitavo a leggere, quanto ai forum che avevo scoperto in inglese, trattavano materie troppo tecniche, non avrei saputo come inserirmi. Era ancora un rapporto passivo.
    Una sera mi telefona un’amica, Sandra Infante, (bravissima grafica poi passata a lavorare per Dada), disperata per via dello scanner rotto. Le serviva urgentemente un’immagine di un palmo della mano.
    “Ok – le assicuro – “Te la faccio io col mio scanner. Quando passi a prenderti il dischetto?”
    Dschetto? Ma no, falla in bianco e nero formato vettoriale e mandamela via email – fu la sua risposta. Già, l’email..
    Bisogna capire che nel 1995 eravamo davvero in 4 gatti ad avere una connessione. A chi diamine scrivevo se nessuno dei miei conoscenti avrebbe potuto rispondermi? Con Sandra mi vedevo quotidianamente, non ci scrivevamo. Ergo la mia email giaceva li’ su Outlook, inerte.
    Mi accinsi quella sera all’opera con una certa fibrillazione, quella che ti piglia sempre quando senti di aver varcato una nuova soglia. Elaborai l’immagine e spedii la mia prima email con allegato!
    L’emozione era alle stelle non tanto per l’operazione svolta, quanto per ciò che avevo compreso significasse: il telelavoro, sogno di qualsiasi mamma di figli piccoli! Ma ero troppo ottimista.

    Negli anni successivi, quando mi ritrovai sola a crescere due bambini ancora piccoli, in Italia Internet non era diffuso un granché, ma nel 1999 mi inserii nelle prime community di web marketing create da Elena Antognazza (ora resp.le PayPal Italia), dove conobbi i migliori professionisti italiani della comunicazione digitale, tra cui anche la “nostra”Caterina della Torre, già sulla cresta dell’onda con Dol’. Seguivo con interesse anche Sofia Postai, tra i primi a parlare di CMS ed “usability” dei siti (in anticipo sui tempi di almeno 10 anni)

    Creai un sito di auto-formazione gratuita, inserendo testi e studi di molti eccellenti autori dai quali ottenni il permesso di pubblicazione, ad uso di chiunque volesse imparare queste nuove discipline.
    Produssi una mole imponente di documentazione utile ed un giorno mi contatta un editore milanese (Hops libri) di settore, invitandomi a scrivere un saggio sul Telelavoro. Così nacque “Internet come serve a me” presentato alla stampa presso la Fnac di Milano nel maggio 2001 in pompa magna :-).
    “Onori e gloria” però non mi permisero di razzolare al 100% ciò che predicavo: l’Italia dieci anni fa era ancora troppo poco connessa per poter vivere davvero di lavoro a distanza. Sarebbero bastate una volontà politica ed una minore cecità delle aziende. Di fatto viaggiavo moltissimo per svolgere consulenza e formazione, coadiuvata da una tata che a casa faceva le mie veci.

    Avviandosi però i figli ad un’età pre-adolescenziale in cui sentivo quanto fosse basilare la mia presenza, lasciai la mia carriera errabonda e scelsi di dedicarmi ad attività legate alla mia Maremma che mi avrebbero permesso di lavorare vicino casa. Trovandomi in terra vinicola, mi specializzai in comunicazione e marketing eno-gastronomico.

    Ora i figli sono grandi, vivo a Milano per occuparmi di formazione e consulenza laddove c’è un mercato sensibile alle nuove, anzi nuovissime attività di comunicazione come il Social Media Management, ma aula a parte, ogni attività la svolgo da casa, compresa la formazione ai miei clienti su come gestire il proprio sito/blog. Ci mettiamo su Skype, ognuno col sito aperto, io spiego, loro lavorano.. come fossimo seduti accanto. Finalmente adesso Skype ce l’hanno tutti!
    Per arrivarci ci sono voluti 15 anni, una certa lungimiranza e tanta, tanta testardaggine :).”

    Link utili: http://www.alessandrarossi.com/

    alessandra le veterane del web
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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-20 https://www.dols.it/2025/06/10/musica-con-vista-2025/
    Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare Donne pronte al dialogo, ai trattati, a scavalcare barriere e confini, ai cambiamenti, alla PACE.
Protagoniste di una sfida femminile secolare che nessuna guerra potrà negare. Nessun futuro potrà prescinderne.

https://www.dols.it/2025/06/09/donne-di-pace-e-di-guerra/
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
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    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

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Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
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