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    Home»Vie e disparità»Memorie femminili nelle intitolazioni napoletane II
    Vie e disparità

    Memorie femminili nelle intitolazioni napoletane II

    DolsBy Dols23/10/2011Updated:23/10/2012Nessun commento6 Mins Read
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    Continuando delusa a consultare lo stradario, trovo conforto in una via dedicata ad ANGELICA KAUFFMAN (Coira 1741 – Roma 1807), celebre pittrice, svizzera di nascita ma italiana di adozione, molto legata a Napoli dove ha trascorso parecchi periodi della sua vita. Nella L, scartando imprecisate Lavinia e Letizia, trovo una via che porta il nome di VERA LOMBARDI(1904-1995): appartenente al gruppo degli antifascisti napoletani, ha poi continuato la sua attività politica nel Partito socialista fino alla morte. Via LONGO MARIA ricorda forse una spagnola vissuta nel ‘500, trasferitasi a Napoli a seguito del marito? Donna di grande carità cristiana fondò l’Ospedale degli Incurabili.
    Con la M tralascio due vie della Maddalena, otto dedicate a Madonne e Madonnelle, sei a Margherita (sarà la Regina?), tre a Marianella e finalmente trovo due larghi intitolati alla Beata MADRE TERESA DI CALCUTTA (Skopje 1910 – Calcutta 1997), premio Nobel per la pace nel 1979 e fondatrice della congregazione delle Missionarie della Carità; salto una via privata Maffettone Anna (l’antica proprietaria dei terreni?) e incontro una delle più famose cantanti liriche del XIX sec., MARIA MALIBRAN (Parigi 1808 – Manchester 1836), soprano e compositrice francese … e MARILYN MONROE (Los Angeles 1926 – 1962), la famosa attrice americana morta suicida (?). Un viale porta il nome di MARIA CRISTINA REGINA DI SAVOIA (Cagliari 1812 – Napoli 1836), l’ultima figlia di Vittorio Emanuele I di Savoia, andata sposa a Ferdinando II e quindi regina delle Due Sicilie, che morì dando alla luce il suo unico figlio. La via MANCINI OLIVA LAURA (Napoli 1821 – Fiesole 1869) ricorda la scrittrice, educatrice e poetessa napoletana dell’Ottocento che scrisse versi sull’indipendenza nazionale, esaltando i martiri e appellandosi alle donne italiane perché lottassero per la causa nazionale. Un’altra scrittrice presente nello stradario napoletano è ELSA MORANTE (Roma 1912 – 1985), saggista, poeta e traduttrice italiana, considerata una delle più importanti del dopoguerra. Infine incontro MARIA MONTESSORI (Chiaravalle 1870 – Noordwijk 1952), famosa scienziata ed educatrice, inventrice del metodo che porta il suo nome.
    Con la N non considero via delle Ninfe e una Nostra Signora di Fatima ed arrivo a via NOTARI ELVIRA (Salerno 1875 – Cava de’ Tirreni 1946), la prima donna regista italiana e una della prime della storia del cinema mondiale. Manca una via dedicata alla grande Anna Magnani; ma del resto il cinema è poco presente nello stradario di Napoli, mancano anche Sordi e Mastroianni.
    Con la O trovo una via dedicata alla scrittrice ANNA MARIA ORTESE (Roma 1914 – Rapallo1998), molto legata alla città di Napoli, che definisce magica e dove trova ispirazione.
    Via PIGNATELLI PRINCIPESSA ROSINA ( Palermo 1869 – Napoli 1955) ricorda la principessa Pignatelli che prima di morire donò allo stato italiano la sua villa, oggi sede museale. Via Postica Madalena non si riferisce ad una donna, ma probabilmente indica la strada che si trova dietro via della Maddalena (in architettura si dice “postica” la parte posteriore). Tralasciando la via incredibilmente dedicata alla dea Proserpina e Largo Regina Coeli, un altro appellativo della Vergine Maria, arrivo alle vie di sangue blu: due piazzette ed una traversa intitolate alla principessa Margherita e una via alla REGINA MARGHERITA (Torino 1851 – Bordighera 1926) che, come consorte di Umberto I di Savoia, fu la prima regina d’Italia; a Napoli è famosa anche per aver dato il nome ad una delle pizze più tipiche! Un’altra piazza è dedicata alla nuora di Margherita, la REGINA ELENA (Cettigne 1873 – Montpellier 1952), principessa del Montenegro, seconda regina d’Italia come consorte di Vittorio Emanuele III e madre di Umberto II.
    Con la S trovo una sfilza di Sante: S.Agata, 13 tra piazze, vie e vicoli intitolati a S. Anna, 2 a S. Barbara, poi ci sono S. Cesarea, S. Brigida e S.Candida; 4 strade sono dedicate a S. Chiara, 10 tra vie e vicoli a S. Caterina, 4 a S. Lucia, 1 ar S. Luciella,. E ancora S. Luisa di Marillac, S. Margherita, s. Patrizia, S. Orsola, S. Monica e S. Sofia con 3 intitolazioni ciascuna, S. Teresa con 8 e 69 (!!) per S. Maria in tutte le sue varianti. In conclusione però su 306 strade, piazze e vichi intitolati ai santi, quelle dedicate alle Sante sono 55, cioè il 18% !
    Manco Sante abbiamo le stesse possibilità degli uomini!

    Continuo il mio lavoro su Napoli. Una via porta il nome di SANCIA REGINA (1285 – Napoli 1345), principessa di Maiorca e moglie del re di Napoli Roberto d’Angiò. Alla morte del marito lasciò la corte e si ritirò in un monastero, dove prese i voti. Al Vomero è dedicata una via a LUIGIA SANFELICE (Napoli 1764 – 1800) nobildonna, martire della Rivoluzione napoletana: coinvolta involontariamente nelle vicende della Repubblica napoletana, subì la reazione dei Borbone che nel 1800 la giustiziarono. E’ famoso il dipinto di Gioacchino Toma, conservato a Capodimonte, che la ritrae in carcere dove, dichiarando mendacemente di essere incinta,riuscì a ritardare l’esecuzione. Poi trovo finalmente la piazzetta intitolata a MATILDE SERAO (Patrasso 1856 – Napoli 1927), scrittrice e giornalista. Fu la prima donna in Italia a fondare un giornale, insieme al marito Edoardo Scarfoglio; fondò prima il Corriere di Roma, poi quello di Napoli, infine Il Mattino. Salto un viale privato a nome di Silvestri Olga ed arrivo a due strade intitolate a suore: una a SUOR ORSOLA (Cetara 1547 – Napoli 1618), fondatrice delle Romite e delle Oblate dell’Immacolata Concezione (oggi Suore Teatine), a cui Napoli dedica anche un’Università ed altri Istituti; l’altra a SUOR MARIA DELLA PASSIONE (Napoli 1866 – San Giorgio a Cremano1912) proclamata Beata da Benedetto XVI nel 2006. Con la lettera T trovo un’altra eroina di opere liriche, TOSCA, poi un vico TRE REGINE (Maria Carolina, Elena e Margherita?) e una piazzetta dedicata a LAURA TERRACINA (Napoli 1519 – 1577), poetessa napoletana nota con lo pseudonimo di Febea. Spronò le donne a studiare e morì forse uccisa dal marito. C’è poi una via dedicata a VOLPICELLI CATERINA (Napoli 1839 – 1894), religiosa fondatrice delle Ancelle del Sacro Cuore e dichiarata santa nel 2009.
    Dulcis in fundo, volendo ignorare via delle Zite (che a Napoli nel vezzeggiativo “zitelle” allude alle donne nubili, ma è il plurale che insospettisce!), trovo la mia preferita, a Ponticelli: via WOOLF VIRGINIA (Londra 1882 – Rodmell 1941), dedicata alla celebre scrittrice e saggista britannica attivamente impegnata nella lotta per la parità dei diritti tra i due sessi.

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Appunti di viaggio.

Di Alfredo Centofanti

Bari. La città vecchia è un labirinto di vie che raccontano infinite storie. Inarrestabile è il vociare degli abitanti nel dialetto locale, dei tanti turisti stranieri, dei pellegrini che da secoli vengono qui per venerare San Nicola, amato tanto dai cattolici quanto dagli ortodossi.
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    Le protagoniste di questo bel film sono tre attric Le protagoniste di questo bel film sono tre attrici francesi deliziose, tre donne vere, che non hanno bisogno di chissà quali artifici per essere belle, attraenti e soprattutto insuperabili nel mettersi nei guai.

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    Luana Sciamanna è un’avvocata penalista nata a Luana Sciamanna è un’avvocata penalista nata a Genzano di Roma nel 1978 e vive ad Ariccia. È esperta di violenza di genere e relazioni abusive, e collabora con i centri antiviolenza dei Castelli Romani, fornendo consulenza e assistenza legale alle donne vittime di violenza. È anche docente per la Regione Lazio nella formazione degli operatori della rete antiviolenza territoriale, e fondatrice e Presidente dell’associazione di promozione sociale “Crisalide Donne per le Donne”, che si occupa di consapevolezza ed empowerment femminile.

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