Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Lavoro temporaneo e iziwork
    • Eternal – Odissea negli abissi
    • Lucia Tilde Ingrosso e quanto è bello scrivere
    • IL MAESTRO E MARGHERITA
    • Jurassic World – La rinascita
    • Tutto in un’estate
    • Archivio Sentimentale: la Casa di Famiglia
    • F1 il film
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Eternal – Odissea negli abissi

      By Erica Arosio02/07/20250
      Recent

      Eternal – Odissea negli abissi

      02/07/2025

      IL MAESTRO E MARGHERITA

      30/06/2025

      Jurassic World – La rinascita

      30/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Pari opportunità»Il femminismo in Italia? Un silenzioso gioco di potere
    Pari opportunità

    Il femminismo in Italia? Un silenzioso gioco di potere

    DolsBy Dols10/10/2011Updated:22/06/2014Nessun commento6 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    di Giulia Cortese

    Circa un mese fa il due volte Premier Giuliano Amato è planato con ironia sui temi del giorno, quando si trovava al Meeting di Rimini per dibattere di Italia unita, con la frase “C’è troppa Sardegna nella vita politica degli ultimi 10 anni, non me ne vogliano le famiglie sarde”.

    Basta un minimo di onestà intellettuale per riconoscere che questa frase riflette una realtà umiliante per l’Italia, che è quella mancanza di meritocrazia di cui tutti sanno, ma che purtroppo viene ancora molto sottovalutata. E’ soprattutto nel mondo femminile che si nota questo aspetto, e per accorgersene basta osservare, anche per poco, molte rappresentanti (femminili) delle nostre Istituzioni. I nostri rappresentanti perdono necessariamente di credibilità, visto che con la nostra attuale legge elettorale, il “Porcellum” (definita da Amato come un sistema pieno di “difetti gravi”), i parlamentari italiani non vengono eletti, bensì nominati dai partiti. E’ un meccanismo che si è dimostrato inefficace, anche in quanto ha palesemente favorito il dilagare del “velinismo” in politica.

    Non può non stupire il fatto che a soli 3 anni dalla sua iscrizione al PdL e senza alcuna esperienza in politica, è stata nominata Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna, la quale ha un passato da “velina”, guarda caso proprio in uno dei canali televisivi di Silvio Berlusconi. Sembrerebbe una nomina ironica, quella di Ministro delle Pari Opportunità, visto che il modo in cui la Signora Carfagna ha fatto carriera ha ben poco a che vedere con le pari opportunità tra i sessi, e di certo non le favorisce.
    Giusto un anno fa ha fatto scandalo una dichiarazione della deputata finiana Angela Napoli, la quale ha dichiarato di avere la sensazione che molte sue colleghe parlamentari si siano prostituite, per arrivare a occupare la loro attuale poltrona. La deputata ha dovuto naturalmente scusarsi, essendo stata attaccata da molte sue colleghe del PdL, le quali le hanno chiesto di “fare nomi”.

    Eppure fare nomi non è necessario, è più semplice guardarsi intorno e fare due più due.
    Angela Napoli ha sicuramente usato parole inopportune, ma ha descritto uno scenario esistente e assai desolante della classe politica italiana. Non si può tuttavia negare che certi fatti siano sotto gli occhi di tutti, e sono stati riportati in maniera molto critica dalla stampa estera, la quale ci ha preso di mira già da vari anni, per l’evidente mancanza di meritocrazia nel nostro Paese.
    E’ memorabile a riguardo una copertina del Financial Times uscita a Luglio del 2007, il quale titolava “Italy, the land forgotten by feminism”, “L’Italia, il paese dimenticato dal femminismo”. La rivista ha spiegato che c’è stata un’inversione di tendenza da parte delle donne italiane, le quali un tempo hanno fatto di tutto per ottenere pari opportunità e diritti, mentre ora molte pensano più che altro ad ammiccare al potente di turno, cercando quell’occasione da acchiappare al volo, a procurarsi matrimoni redditizi e soprattutto, a usare il loro corpo come strumento per arrivare a occupare posizioni di potere e di prestigio nella società.

    A Giugno 2009 ha scritto di noi anche la rivista online britannica “TimesOnline”:
    “Chi ha seguito la saga continua di Silvio Berlusconi, il Primo Ministro italiano, con i suoi racconti di yacht in Sardegna, ville romane, escort e contratti di costruzione, potrebbe concludere che l’Italia è una terra dimenticata dal femminismo. Sicuramente solo la più irriducibile delle società maschiliste eleggerebbe e tollererebbe un uomo di tal fatta come suo capo di Stato, un uomo che sembra trattare le donne come merce, da acquistare e vendere per gratificare il suo ego”.
    Un’estate fa c’è stato lo scandalo dei festini nella residenza del Premier ad Arcore. E’ emerso in breve tempo che quasi tutte le ragazze che frequentavano il Cavaliere hanno fatto strada tra show e politica. Alcune sono riuscite a diventare perfino assessori e consigliere comunali, altre si sono preparate a essere candidate al Parlamento Europeo nel 2009, mancando per pochissimo l’elezione (per opera di alcune dichiarazioni di Veronica Lario, ex moglie di Silvio Berlusconi, la quale parlò di “ciarpame senza pudore”).

    Anche in Italia vi sono persone che non hanno mancato di denunciare questa imbarazzante realtà, che è una delle cause della nostra perdita di prestigio e considerazione in Europa e nel mondo. Nel 2010 l’onorevole Paolo Guzzanti, giornalista e ex Senatore PdL, ha scritto un libro intitolato “Mignottocrazia, la sera che andavamo a Ministre”, pensando che l’occhiello avrebbe potuto essere così: “La misera storia delle donne italiane in politica”. Si tratta di una storia completa, che cita anche esempi positivi di figure femminili che hanno fatto la storia d’Italia. Si è passati, rileva Guzzanti, da donne asessuate, con i baffi, le mitiche staffette partigiane, alle calendariste e alle veline. Da donne con una forte personalità che hanno fatto la Resistenza, a figure da calendario.

    Emerge così che il femminismo in Italia non è altro che un silenzioso gioco di potere. Non è il femminismo nel senso tradizionale della parola, ma è, a suo modo, un trionfo del femminile per i motivi sbagliati.

    Tutto questo è frutto di una società maschilista e in generale, da una profonda arretratezza culturale. Il problema non viene affrontato nella dovuta maniera, e viene spesso nascosto e talvolta anche difeso da alcuni rappresentanti delle Istituzioni. Nel 2010, infatti, il deputato PdL Giorgio Stracquadanio ha detto “è assolutamente legittimo che per fare carriera ognuno di noi utilizzi quel che ha, l’intelligenza o la bellezza che siano”. Verrebbe da chiedersi, a questo punto, quali di queste due qualità abbia usato Stracquadanio per affermarsi in politica. Si è trattato di frasi offensive per le donne, e in particolare per coloro che fanno politica, la cui carriera dovrebbe essere valutata esclusivamente sul merito, cosa che in Italia non accade. Al contrario, queste parole sono un riflesso di una concezione umiliante della donna, e di una scarsa considerazione dell’impegno politico femminile, quello serio.
    La legge sulle quote rosa, approvata di recente, non è altro che un effetto collaterale di questa concezione della donna in Italia. Anziché ritenere le donne in grado di conquistarsi dei posti in politica con le loro forze, è stato prestabilito che a loro vadano assegnati un numero determinato di posti in politica, come fossero una minoranza debole e inadeguata, da tutelare e da proteggere.
    Se applicate a un paese come il nostro, dove il merito è una variabile indipendente rispetto al lavoro, si può immaginare con quali criteri verranno selezionate queste signorine. Non è ammissibile pensare a una società divisa per quote. La cosa fondamentale è mettere le donne in condizione di competere con gli uomini ad armi pari, abbattendo quei pregiudizi così diffusi nella società e nel mondo del lavoro. Per abbattere questi pregiudizi, anche le donne dovranno fare la loro parte

     

    Giulia Cortese. Classe 1988, nata a Buenos Aires ma romana di adozione. Linguista e aspirante giornalista professionista, è appassionata di comunicazione in tutte le sue forme. Nel 2010 approda nel Partito Radicale, e da qui inizia il suo impegno nell’associazionismo e nella politica. Firmataria del manifesto “Fermare il Declino” di Oscar Giannino, è frequentatrice di numerosi think-thanks sul pensiero liberale.

     

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

    Related Posts

    ll femminismo inutile

    24/06/2025

    Luana Sciamanna

    17/06/2025

    Nutrirsi è anche comunicare

    26/05/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 18119879848467960 Post su Instagram 18119879848467960
    Post su Instagram 17987452709684962 Post su Instagram 17987452709684962
    Il Maestro e Margherita Il Maestro e Margherita
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Ci sono sedute e sedute Ci sono sedute e sedute
    Andar per boschi Andar per boschi
    Torgnon valle d l Cervino Torgnon valle d l Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Post su Instagram 17984240483696003 Post su Instagram 17984240483696003
    Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio
    Marocchino da Illy Marocchino da Illy
    Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina d Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina della Torre
    Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia ti Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia tid ingrosso presentazione alla libreria Feltrinelli un aulenti
    Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Aros Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Arosio
    Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols. Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols.it
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/ https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/

Appunti di viaggio.

Di Alfredo Centofanti

Bari. La città vecchia è un labirinto di vie che raccontano infinite storie. Inarrestabile è il vociare degli abitanti nel dialetto locale, dei tanti turisti stranieri, dei pellegrini che da secoli vengono qui per venerare San Nicola, amato tanto dai cattolici quanto dagli ortodossi.
    Post su Instagram 18104628619530738 Post su Instagram 18104628619530738
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK