7 APRILE: GIORNATA MONDIALE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE

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La campagna nazionale per il diritto alla salute “DICO 32! Salute per tutte e tutti!”, con richiamo all’articolo 32 della Costituzione, ha proposto la data del 7 aprile, giornata mondiale della salute e giornata europea contro la commercializzazione della salute e la privatizzazione della sanità, come un primo momento di convergenza e mobilitazione per dire insieme che LA SALUTE È UN DIRITTO, E NON È IN VENDITA. Un invito a prendere parola per bloccare la privatizzazione della salute e per progettare e costruire un servizio sanitario nazionale universale e democratico, inserito in una società giusta e in un ambiente salubre.

Il Forum per il Diritto alla Salute Lombardia, insieme ad altre associazioni presenti sul territorio, hanno aderito alla campagna che vedrà, il 7 aprile a Milano, un momento di mobilitazione al mattino e di dibattito pubblico nel pomeriggio.

7 APRILE Giornata europea di azione “Tutti per la salute
un anno per dire no alla commercializzazione della salute, per tutte e tutti!

Ogni anno, diverse reti di sindacati, gruppi, organizzazioni non governative e movimenti sociali organizzano una serie di azioni in varie città europee per la Giornata Mondiale della Salute (sabato, 7 aprile 2018). Un grido per la mobilitazione sarà lanciato a Madrid, Barcellona, Parigi, Lille, Nizza, Bruxelles, Milano, Napoli, Bologna e molte altre città in tutta Europa, come nel resto del mondo (vedi mappa delle iniziative qui).

Nella settimana del 7 aprile, la Rete europea contro la commercializzazione e la privatizzazione della salute e della protezione sociale lancia la campagna “un anno per dire no alla commercializzazione della salute, per tutte e tutti”, in vista delle elezioni europee del maggio 2019.

L’Europa impone politiche di austerità ai Paesi membri che causano un disinvestimento pubblico nella sanità e nella protezione sociale. Così, il ruolo del mercato diventa sempre più preponderante in diversi settori della sanità, creando disparità di accesso a cure di qualità. Questo è il motivo per cui la rete europea richiede maggiori investimenti in un’assistenza sanitaria di qualità, accessibile a tutta la popolazione, senza l’ingresso di operatori commerciali.

Vogliamo mandare un messaggio forte alle istituzioni europee e agli Stati membri, mettendo in evidenza:
1. Le conseguenze negative di una austerità prolungata sulla qualità e l’accessibilità dei servizi sanitari
2. Le politiche interne, fiscali e commerciali, che favoriscono la crescita delle assicurazioni e dei servizi commerciali nel settore della sanità, con peggioramento delle diseguaglianze in salute.
3. La politica dei brevetti e degli accordi segreti tra gli Stati membri e l’industria farmaceutica che fanno esplodere i prezzi dei farmaci.
Chiediamo che queste politiche vengano fermate per le conseguenze estremamente negative sulla salute della popolazione.

“In tutta Europa, milioni di persone hanno sperimentato e sperimentano difficoltà sempre maggiori nell’accesso alle cure, una riduzione nella qualità delle cure, la chiusura e la privatizzazione dei servizi sanitari, il deterioramento delle condizioni di lavoro per gli operatori e le operatrici della salute, un aumento dei prezzi dei farmaci… nel frattempo, gli operatori commerciali in campo sanitario aumentano i loro margini di profitto. Queste politiche hanno e avranno effetti catastrofici sulla salute delle persone!”, avverte Sarah Melsens, coordinatrice della Rete europea contro la commercializzazione di salute.

Diverse iniziative svolte nel mese di marzo fanno parte dello spirito del 7 aprile:
L’8 marzo, in Spagna, più di 5,3 milioni di donne hanno scioperato per rivendicare l’uguaglianza dei diritti sociali ed economici, tra cui l’accesso a una assistenza sanitaria di qualità.
Il 22 marzo, in Francia, 500.000 operatori e operatrici dei servizi pubblici (compresi ospedali, case di riposo, servizi domiciliari, ecc.) hanno scioperato e marciato per le strade di diverse città.
Nel corso del mese di marzo, in Belgio, la campagna TAM TAM ha denunciato le politiche neoliberiste che hanno un impatto negativo sull’accesso alla salute e che, tramite accordi segreti, consentono all’industria farmaceutica ulteriori margini di profitto.
In Italia continua la mobilitazione della Campagna “Dico32! Salute per tutte e tutti!” promossa da una rete di associazioni, comitati, gruppi che lottano nel Bel Paese contro la privatizzazione della salute e per un sistema che prevenga e curi le malattie della collettività e dell’individuo agendo su tutti i determinanti di salute: condizioni economiche, ambientali, psicologiche, fisiche, etc.

AZIONI
Più di 50 azioni e iniziative sono previste in Europa e nel mondo, per esprimere una crescente preoccupazione e l’unità di intenti delle organizzazioni sociali contro la commercializzazione della salute. Ovunque, invitiamo le persone a mostrare il proprio sostegno partecipando alle mobilitazioni, esponendo un lenzuolo bianco alla propria finestra con un messaggio contro la commercializzazione della salute e la privatizzazione della sanità, e condividendo le fotografie sui social network tramite l’hashtag #health4all (in Italia anche #dico32 #salutepertuttei).

LUOGHI, DETTAGLI EDELENCO COMPLETO DELLE INIZIATIVE NELLA GIORNATA DEL 7 APRILE IN ITALIA, CON INCONTRI PUBBLICI, MANIFESTAZIONI, PERFORMANCE E ATTIVITA’ INFORMATIVE, SONO AGGIORNATI E CONSULTABILI ALLA SEGUENTE PAGINA DEL SITO http://setteaprile.altervista.org: http://setteaprile.altervista.org/elenco-iniziative-7-aprile-2018/ e sulla pagina Facebook: Campagna Dico 32 – Salute per tutti e tutte

EMILIA ROMAGNA: BOLOGNA – RIMINI – REGGIO EMILIA
LOMBARDIA: MILANO – BUSSERO (MI)
CAMPANIA: NAPOLI
LAZIO: ROMA – LATINA
TOSCANA: EMPOLI – FIRENZE – AREZZO
MOLISE: ISERNIA
VENETO: PADOVA

CAMPAGNA DICO 32: SALUTE PER TUTTI E TUTTE
mpagnadico32@gmail.com
FB: Campagna Dico 32 – Salute per tutti e tutte

 

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Dols

Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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