Oltre uomo

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Spazio Tadini  presenta personale di Francesca Magro

Dal 7 al 30 novembre 2012
Inaugurazione il 7 novembre alle ore 18.30
Spazio Tadini, via Jommelli, 24
(MM2 Piola, MM1 Loreto, Bus 62 e81) apertura dalle 15.30 alle 19 da martedì a sabato

Francesca Magro a Spazio Tadini raccoglie i suoi ultimi lavori su un tema caro all’artista: il corpo. Un percorso enigmatico sul rapporto con “la carne” che diventerà oggetto anche di un prossimo volume dedicato all’artista a cura di Luca Pietro Nicoletti. La mostra si svolgerà contemporaneamente alla realizzazione della terza edizione del Festival Coreografia D’arte 2012, dal 24 al 30 novembre, in cui la coreografa, Federicapaola Capecchi, presenterà uno spettacolo interamente ispirato al lavoro artistico di Francesca Magro, giovedì 29 novembre con uno spettacolo alle 20.30 (per informazioni visitare il calendario del festival su www.spaziotadini.wordpress.com).

Scrive Federicapaola Capecchi

“I corpi…. Di Francesca Magro mi hanno sempre attirato i corpi. Corpi non corpi, parti elettroniche o meccaniche innestate sugli arti, o addirittura prolungamenti delle membra, della testa, del cervello; dissezioni, frammenti di corpo, scomposto, distorto, tagliato, a volte, luogo in rovina. Guardando i suoi corpi predomina per me lo spazio, il vuoto, il pieno di un essere in lotta … per cosa? Per chi? Per quale corpo oggi? A che grado, a che punto di corpo siamo? Cosa può il corpo? Domande che sono parte integrante della mia ricerca da tempo, e che trovano uno stimolante enigma nelle opere di Francesca Magro. (…)Il lavoro e la ricerca drammaturgica e coreografica che sto compiendo intorno ad alcune opere di Francesca Magro mi porta a trovare affinità, similitudine, identificazione e diversità, avversione, contrapposizione fra violenza e bellezza, fra arte e violenza.Tra bellezza e arte, dove la violenza rimane un suffisso. Un cerchio, una circonferenza dove arte e bellezza si inseguono, senza mai raggiungersi. O forse solo per un attimo, per poi ricominciare ad inseguirsi, violentemente. Un cerchio come una danza, al centro del quale c’è l’uomo. Il suo corpo. E la nuova identità che ne scaturirà”.

Ed ecco il punto. L’identità, il rapporto con il corpo. Ma qual è il processo di cambiamento in atto? Per Francesco Tadini, Francesca Magro è come se fosse un’inviata speciale a documentare, matita alla mano, i cambiamenti sociali sul nostro rapporto con il corpo.

Scrive Francesco Tadini

“Francesca Magro disegna corpi che non designano corpi. De signum: ritrarre per via di segni la forma di un oggetto. I segni di Francesca Magro non ri-traggono. Quasi immemori di anatomia umana – quanto basta per entrare in un territorio caro a Giacometti – muovono alla caccia di un ultra uomo biotecnologico. Di un eroe mutante. Convertono cartilagini in giunti cardanici. Tramutano sangue in fluidi lubrificanti. Trasformano placenta e liquidi amniotici in bagni chimici che generano protesi, con filamenti, lanuggini, e particolari prolungamenti che congiungono a invisibili laboratori, dove si programma il loro futuro innervandolo in sagome neoplasiche con scariche polverizzate di coloranti anionici.
Oppure: Francesca Magro non dirige i suoi graffi e turbini segnici verso la nascita del prossimo supereroe Marvel, ma assiste a una Catastrofe/Creazione. Allora la sua mano non può fare altro che prendere atto della Genesi di un nuovo mondo. Il mondo vecchio è finito -annientato- e il mondo nuovo sta prendendo forma. E come ogni forma nata alla fine di un’altra forma, la contiene. (….)
Francesca Magro, oggi, avverte una benefica urgenza: quella di accorciare le distanze da una catastrofe in corso. (…..) E disegna corpi, Francesca, con il vigore e la velocità di chi non può perdere tempo in operazioni complementari. Va al dunque. Forse, per questa ragione, la sua mano è rapida e muove la linea allo stesso “galoppo” da vertigine di quei Moore o Sutherland dei primi anni Quaranta. Francesca Magro è reporter della più accelerata trasformazione che il genere umano abbia vissuto. Il corpo non è più lo stesso. Il corpo non è più un corpo. Il presente elettrico/genetico/digitale promette la fine della fine.”

BIOGRAFIA
Francesca Magro (Bergamo,1958) si è diplomata presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e tiene la sua prima mostra personale, presentata da Giancarlo Ossola, alla Galleria Obiettivo Arti di Verdello (BG) nel 1984. Dal 1984 al 1986 si specializza nelle arti incisorie presso l’Accademia Raffaello di Urbino con Renato Bruscaglia e nel 1987 si perfeziona alla “Oland Grafiska Skola” in Svezia.
Espone con continuità sia in Italia che all’estero.
 Fra le mostre più recenti:

2007
– “Artisti italiani per la pace” al Palazzo ONU di Bruxelles, “Identità ferite” allo Spazio Cinema Anteo di Milano, “Il Nuovo Costruttivismo”, a cura di G.Lodetti, presso la Libreria Bocca di Milano e “Acqua, pane e lavagne” al Palazzo della Triennale.

2008
Personale “Cromosoma astratto” alla Fondazione Radice (MI), a cura di Luca Pietro Nicoletti.

2009
– Personale allo Spazio Tadini (MI).personale “Anatomia di una formica o di un filo d’erba” presentata da Luca Pietro Nicoletti, Alberto Veca e Giancarlo Ricci.
– Collaborazione con lo psicanalista e saggista Giancarlo Ricci alla presentazione del libro “l’uomo,la macchina, l’automa” (ed.Bollati Boringhieri) del filosofo Carlo Sini con oltre 120 disegni, e all’evento “Freud e il muro di Berlino” con 59 disegni, sempre con Giancarlo Ricci, Florinda Cambria (filosofo), M.Vittoria Lodovichi (psicanalista), Rosalba Maletta (germanista) e Carlo Sini.

2010
– In occasione della personale alla galleria d’Arte “Il Bagolaro” di Vincenzo Palmieri ad Arluno (MI), è stato pubblicato, a cura di Spazio Tadini di Milano, il libro “Il corpo e la carne”-Francesca Magro- con presentazione di Melina Scalise e testi di Giancarlo Ossola, Giancarlo Ricci e Luca Pietro Nicoletti.
Ha fatto parte nel 2007/08, della Commissione Artistica Annuale Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano (alle cui mostre partecipa con continuità dal 1990). Sue opere figurano in numerose collezioni private e musei in Italia e all’estero, fra cui si ricordano il Museo e Pinacoteca d’Arte di Macerata, l’Archivio per l’Arte Italiana del ‘900 del Kunst Historishes Institut di Firenze, “Endas Lombardia “Artisti Lombardi di Milano, l’Archivio Storico del Museo delle Arti di Palazzo Bandera di Busto Arsizio (VA), Museo di Arte Sacra di S.Pietro e Paolo di Sacconago (VA), Museo di Castellanza e Museo Pagani sempre di Castellanza (VA), Museo e Pinacoteca di Villa Soranzo a Varallo Pombia (NO), Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate (VA), Detroit’Museum of New Arts, Museum Vito Mele di Santa Maria di Leuca (LE), Istituto “Arca Pacis” di Stresa (NO), Raccolta di Grafica d’Arte Contemporanea De Portesio a San Felice del Benaco (BS). Dal 2011 Francesca Magro collabora con la rivista filosofica on-line “L’Accento di Socrate”, diretta da Maria Giovanna Farina, e con il Laboratorio Filosofico “L’accademia del ben-essere” per lo studio e la ricerca di nuovi approcci alla cura dell’uomo. Vive e lavora ad Arese.
Hanno già scritto di lei:
Annelie Axlesson, Franco Azimonti, Riccardo Barletta, Giuse Betti, Mauro Bianchini, Virgi Bonifazi, Felice Bonalumi, Fabrizia Buzio Negri, Ennio Concarotti, Anna Costantini, Lucio Del Gobbo, Enzo De Paoli, A.De Santis, Giulio Dotto, Marco Fogliate Sorsoli, Anna Franzetti, Alda Garavaglia, Pier Domenico Giani, Pier Antonio Giudici, Jochnowitz, Lino Lazzari, Attilio Lunardi, Lucy M. Lewis, Lino Lazzari, Luisa Marcora, Giovanni Moia, Pietro Mosca, Renata Navalese, Luca Pietro Nicoletti, Giancarlo Ossola, Piergiorgio Panelli, Ines Pessina, Marina Pizziolo, Gianni Pre, Giancarlo Ricci, Ombretta Rinieri, Fabrizio Rovesti, Lamberto Ruffini, Melina Scalise, Luciana Schiroli, Giorgio Seveso, Roberto Travaglini, Alberto Veca.

Per ulteriori informazioni e immagini: Melina Scalise: ms@spaziotadini.it

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Dols

Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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