Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Il superpotere della gentilezza
    • A Torino ‘Metaversi’, musica, arti visive, soundesign
    • Quanti sono i quartieri di Milano?
    • Il “mio” Salone
    • Elvira Caputi Iambrenghi e la conservazione e il restauro dei beni culturali
    • Fuori
    • Lo studio delle lingue porta dappertutto
    • Ode al puro amore tra due creature
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Il superpotere della gentilezza

      By Chiara Santoianni25/05/20250
      Recent

      Il superpotere della gentilezza

      25/05/2025

      A Torino ‘Metaversi’, musica, arti visive, soundesign

      25/05/2025

      Quanti sono i quartieri di Milano?

      24/05/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Amore e conflittualità
    Costume e società

    Amore e conflittualità

    DolsBy Dols07/05/2012Updated:23/06/20142 commenti6 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    di Marta Ajò

    Dialogo-scontro tra madre e figlia, iniziato con una lettera. E’ fatale che madre e figlia, nel bene e nel male, abbiano un rapporto conflittuale?
    Se vuoi dire la tua, lasci un messaggio

    Io sono una che conserva tutto e le volte che ho gettato cose è stato per necessità di spazio. Mi piace riscoprirmi e ricordare.
    Il mio armadio di lavoro contiene tutte le prove cartacee, scritti, foto, documenti, lastre e quant’altro di personale ci possa essere. Il tutto sommerso dal cartaceo del passato insostituibile dai floppy.
    Quando cerchi qualcosa non la trovi mai, pensavo.

    Invece la cartella dedicata a mia figlia è venuta fuori, con tutto il suo contenuto.
    Ci sono le ecografie di quando era ancora dentro la mia pancia, i nostri braccialetti di riconoscimento, i suoi bigliettini di auguri con i disegnini, per il natale, la pasqua, gli auguri della scuola inglese, per la festa della mamma e poi tanti bigliettini con tanti tvb e ghirigori; le sue foto con me, con il cane, con il braccio ingessato, sulle giostre. Poi le pagelle, i referti medici e le foto dell’adolescenza, sempre meno ridenti, poi è un po’ che non si fotografa più.
    Io non butto via niente.

    Ho ancora il vecchio Artusi di mia madre, con le sue aggiunte a penna, per aggiustare le ricette; le sue foto, le mie cartoline a lei indirizzate di cui mi sono riappropriata, i suoi biglietti di auguri che accompagnavano i fiori al mio compleanno, quasi sempre con le stesse parole. Le sue foto e da ultimo il suo velo nero che da poco ha perso il suo profumo, insieme a tutti i miei ricordi per lei, da quando mi ha lasciato; da quando ho cominciato a capirla.

    Io non butto via niente, ma anche se lo avessi fatto, la presenza di mia madre e di mia figlia, non sarebbero meno forti lo stesso.
    Mia figlia è arrivata come un fulmine nella vita di una donna che pareva non potesse avere figli ; stupore e gioia hanno dato il via a quell’avventura che non sai mai come finisce e che può cambiare scenario quando meno te lo aspetti.

    Non vedevo l’ora di vederla uscire da dentro di me ed abbracciarla, invece è nata con parto cesareo; non vedevo l’ora di attaccarla al mio seno, invece non ho avuto latte; non vedevo l’ora che camminasse e appena lo ha fatto si è infilata la testa tra le sbarre di ferro del balcone; non vedevo l’ora che mi chiamasse mamma, che uscissimo insieme, che potessi ascoltare le sue storie d’amore e magari abbracciarla nelle delusioni; ed ancora non vedevo l’ora di condividere i suoi successi, le sue conquiste, la condivisione e la complicità dell’essere donne.

    Siamo rimaste presto sole, con i nostri amati animali. Pensavo che nonostante tutto ero riuscita a darle tanti motivi di felicità; di avere fatto delle battaglie di cui lei avrebbe potuto goderne i frutti; di averle insegnato la vita, l’onestà, la coerenza, l’impegno, l’amore.
    Cara mamma, è iniziato così, da tempo un lungo dialogo-scontro con mia figlia.
    Io stimo tantissimo mia figlia e la fatica che fa per crescere senza compromessi con i suoi principi, apprezzo la sua infinita dolcezza e la sua intelligenza, l’amo.

    Cara mamma, io ti voglio bene, tanto, ma non sopporto più niente di te, mi ha detto.
    Ho pensato che era giusta la sua ricerca di autonomia, il suo prendere le distanze.
    Cara mamma, io non ce l’ho con te, perché tu non te ne sei nemmeno accorta, ma io devo ancora nascere, perché tu, con la tua personalità, con il tuo lavoro da uomo, con la tua forza, con le tue scelte, tu mi hai impedito di crescere, di vivere.
    Non ti voglio far male, ma tu me ne hai fatto tanto. Io ti vedevo come una donna bella e forte, praticamente un uomo,decisionista potente, che gestiva tutto, dai soldi alla mia piccola vita.
    Tu eri il tutto, il troppo o il niente. Quando venivi e mi riempivi di regali mi davi troppo, poi andavi a lavorare, sparivi e mi abbandonavi, ed era il niente.
    Sempre con le baby sitter, sempre con qualcuno che non fosse la mia mamma. L’unico modo per averti era ammalarsi. Ricordi quante febbri ho avuto? Erano per averti. Ma non ti avevo, perché se mi ammalavo mi lasciavi dalla nonna. E tu andavi a lavorare.
    E’ vero, le ho risposto, posso capire. Forse non comprendendo ti sentivi abbandonata, ma tutte noi madri che lavoriamo siamo state costrette.
    Mamma, per un bambino piccolo, la necessità di avere la mamma vicino è più importante di avere più soldi. Potevi vivere con meno e stare più con me.
    Sono confusa. Ribadisco Ma io amavo il mio lavoro, mi dava soddisfazioni non solo economiche, mi sentivo di fare qualche cosa di impegnativo, mi sentivo utile. Assolvevo anche ad adempimenti ideali e sociali
    Si, ma non a quelli materni. Preferivi lavorare per il mondo e non pensavi a tua figlia.
    Ma io con tante altre donne ti ho aperto la possibilità di essere considerata una persona con tutti i diritti; tu oggi puoi fare tante scelte che prima io non avrei potuto fare. Oggi, se vuoi, puoi intraprendere molte strade, hai il
    rispetto della società, sei un cittadino con tutti i diritti .
    Mamma, io non sono d’accordo con le tue scelte. Io avrei voluto una famiglia tradizionale. Una mamma in cucina, un padre in pantofole e tanta normalità.
    Abbiamo parlato tanto, e sentivo che i nostri mondi si divaricavano sempre di più.
    Come il mio mondo si divaricò da quello di mia madre, senza valutare tutte le cose straordinarie che aveva fatto; il suo impegno nella Resistenza, nel Sindacato e non ultimo in famiglia. alla quale, invece, rimproveravo di non
    essersi impegnata per riscattarsi dal suo ruolo di moglie e madre. Ero certa che la mia vita non avrebbe che potuto essere diversa e lo è stata.
    E’ fatale?
    Penso con un velo di malinconia che forse mia figlia mi capirà quando non ci sarò più, come è successo a me.
    E’ fatale, mi ripeto, che madre e figlia, nel bene e nel male , abbiano un rapporto conflittuale?
    Mi guardo intorno, parlo con tante altre donne, e vedo che comunque una parte di conflittualità è sempre presente.
    Allora, mi domando, quando abbiamo parlato tanto di maternità responsabile, di maternità cosciente e della consapevolezza del ruolo, in che cosa abbiamo sbagliato se ancora oggi dobbiamo impegnarci sulla questione della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro?
    Forse in niente. Ciascuno di noi vive la propria vita e le proprie scelte senza fare la prova di stampa.
    La maternità è una grande esperienza, una prova difficile.
    Mamme buone e mamme cattive, mamme adoranti e mamme assassine. Persone, prima di tutto persone; le figlie anche.

    E tu che ne pensi? Avresti qualcosa da suggerire a tua figlia?
    O qualcosa da rimproverare a tua madre?

    figlia madre rapporto conflittuale
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

    Related Posts

    Il superpotere della gentilezza

    25/05/2025

    A Torino ‘Metaversi’, musica, arti visive, soundesign

    25/05/2025

    Quanti sono i quartieri di Milano?

    24/05/2025

    2 commenti

    1. anna on 08/05/2012 05:37

      Io ho avuto un rapporto molto diverso con la mia mamma.Anche lei lavorava,anche lei doveva lasciarci con la nonna per i suoi impegni..molti lavorativi qualcuno anche sociale,anche lei era sola a prendersi cura dei suoi tre figli….ma io ho sofferto molto meno di tua figlia forse perche’ ho sempre capito la necessita’ delle sue assenze che condividevo,pero’, con i miei due fratelli.
      Anche io conservo tutto il possibile di lei..lettere,foto,qualche indumento..ma soprattutto me stessa cosi’ come lei mi ha formato…i suoi valori,il suo entusiasmo,il suo calore…non ,purtroppo, la sua dolcezza e pazienza.
      Non rileggere quella lettera..pensa a tua figlia come e’ ora,come ce la hai descritta, e sii fiera che sia e sia stata cosi’.
      Io non ho figli.
      Ti abbraccio.

      Reply
    2. Marta Ajò on 08/05/2012 14:47

      grazie, marta

      Reply
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio La regista Elisabetta Sgarbi, che con Eugenio Lio ha anche scritto la sceneggiatura, spiega: «I personaggi sono nati e si sono sviluppati, per lo più, già con il volto di chi li avrebbe interpretati, il loro corpo, i loro modi. Questo ci ha aiutato molto nello scrivere il film, perché, laddove la sceneggiatura non poteva e non doveva dire, potevamo immaginare un colpo d’occhio, un movimento, un gesto, una espressione che riempissero quel “vuoto”. 

https://www.dols.it/2025/05/20/lisola-degli-idealisti/
    È il tempo delle rose È il tempo delle rose
    Bolle all'arcibmboldi Bolle all'arcibmboldi
    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
    Post su Instagram 18029131973428370 Post su Instagram 18029131973428370
    Post su Instagram 18277177894256402 Post su Instagram 18277177894256402
    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK