Tra pregiudizi di genere e grande determinazione
Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.
Senso di insoddisfazione diffuso che si accompagna alla volontà di ritrovare la felicità perduta, migliorare la qualità della vita e avere più tempo libero a disposizione. Voltare pagina equivale a riscoprire il contatto con la natura, abitare in luoghi più autentici, lontani dalla frenesia urbana: il 59% sceglierebbe il mare e le isole, in Italia
o all’estero.

Francesca Rizzo, romana, classe 1977, è l’esempio concreto e ispirazionale che cambiare vita,
non solo è possibile, ma rappresenta la scelta vincente. Nel 2016 ha lasciato un lavoro si successo
in Publitalia, per inseguire la sua voglia di libertà e puntare sul flipping immobiliare. Nel 2019
fondò insieme a Michele Porinelli, oggi suo marito, un’accademia per insegnare alle persone a fare
investimenti immobiliari. “Raccontavo le mie giornate di lavoro sui social, FB soprattutto; pian
piano le persone si sono fatte avanti, chiedendoci consigli su come operare nel settore. Non
avevamo mai pensato che una passione potesse trasformarsi in un vero e proprio lavoro di
consulenza” spiega Francesca.
La scelta di cambiare: coraggio non fuga
Nel 2020 il grande salto: la decisione di trovare il loro posto nel mondo e di offrire alla loro
bambina, Viola, un ambiente internazionale in cui crescere. In prima battuta la scelta ricadde su
Dubai, ma, dopo pochi mesi la città si spense a causa della pandemia. Decisero, quindi, di
attendere la riapertura dei confini di Bali, meta scelta per creare la loro nuova vita, vivendo in una
casa di famiglia in Kenya.

“Trasferirsi all’estero è stato un atto di coraggio, non una fuga. Non credo sia possibile fare un
passo del genere senza attraversare un periodo di disorientamento. C’è sempre il momento di
“strappo”, impossibile farlo in modo soft se si vuole cambiare davvero. Ho scelto di lasciare
certezze e abitudini per costruire qualcosa di mio, ma non è stato semplice adattarmi a una cultura
così diversa dalla nostra” racconta Francesca.
Il successo nel business da donna straniera: una conquista doppia
Francesca e Michele arrivano e si stabiliscono a Bali nel 2021 e qui creano Bali Holiday Properties,
società immobiliare che costruisce ville dotate di ogni comfort, interamente finanziate, da remoto,
da investitori italiani e messe a rendita, grazie agli affitti brevi. “Qui è estate 12 mesi l’anno e le ville sono sempre piene.
Nel 2022 abbiamo realizzato la nostra prima villa, oggi siamo a 30 immobili e contiamo di raggiungere il centinaio entro il 2028” prosegue Francesca che, nel suo
percorso di imprenditrice, ha dovuto faticare non poco per farsi accettare, non solo in quanto
straniera, ma anche in quanto donna. “Vivere e lavorare in Indonesia, in un contesto ancora
fortemente maschile, mi ha insegnato a essere ancora più determinata. In certi momenti, come
donna, ho dovuto lavorare il doppio per essere ascoltata. Ma devo dire che questo lo avevo
sperimentato anche in Italia, sia quando lavoravo come adv producer in Publitalia, sia quando ho
iniziato a lavorare nel settore immobiliare: la maggior parte delle volte avevo a che fare con figure maschili, soprattutto nei ruoli di potere.
La bellezza di Bali ti accoglie, ma dietro ai tramonti e alle risaie c’è un mondo professionale
complesso. Qui ho imparato che essere straniera e donna è una doppia sfida, ma anche una grande
opportunità di crescita”.
Dalle difficoltà alla creazione di nuove opportunità
“All’inizio mi sentivo spaesata: le regole non scritte, le differenze culturali, la lingua straniera, a
volte hanno reso davvero complesso comunicare. Ma ho scelto di restare, di imparare e di creare
qualcosa che parlasse davvero di me. Ho trovato un grande sollievo e mezzo di espressione nel mio
podcast Bali Talks: uno spazio tutto mio dove intervisto persone famose e non, scrittori, attori,
viaggiatori, imprenditori, in qualche modo legati a Bali, che abbiano voglia di raccontarsi e
condividere le loro vite fuori dal comune. Questa condivisione mi ha aiutato a superare il senso di
isolamento che a volte si sente vivendo lontano dal proprio Paese e dai propri affetti”.
Cambiare vita comporta delle scelte ma regala anche grande soddisfazione personale
“Il mio percorso è stato tutt’altro che semplice. Ci sono stati momenti in cui ho pianto, in cui mi
sono sentita sola e fuori posto. Ma, se oggi mi guardo indietro, vedo quanto sono cresciuta, e
quanto è stato importante non mollare. Mi dà molta forza pensare di stare crescendo mia figlia in
modo libero, in un contesto internazionale e cerco ogni giorno di renderla fiera di quello che sto
realizzando come donna, mamma e imprenditrice”.
Bali oltre l’immagine dipinta dal turismo di massa
“Bali non è solo una meta turistica; per molti expat europei è un mix ben riuscito tra modernità e
tradizione, accompagnato da uno stile di vita qualitativamente migliore di quello occidentale,
natura e paesaggio mozzafiato. Grazie a una fiorente comunità di espatriati italiani, inoltre, non ci
si sente mai troppo soli o lontani da casa” conclude Francesca Rizzo.