Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • La solitudine dei non amati
    • Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa
    • LADRI E LADRUNCOLI
    • L’amico fedele
    • Almost Real: quasi vero a Torino
    • Re Lear è morto a Mosca
    • L’amore che non muore
    • Mani nude
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      La solitudine dei non amati

      By Dols06/06/20250
      Recent

      La solitudine dei non amati

      06/06/2025

      LADRI E LADRUNCOLI

      05/06/2025

      L’amico fedele

      04/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Salute e benessere»PSICOLOGIA»Le nuove maschere della disparità di genere
    PSICOLOGIA

    Le nuove maschere della disparità di genere

    Alexia Di FilippoBy Alexia Di Filippo11/09/2024Updated:12/09/20241 commento5 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Disagio social(e): dal culto del malessere al calippo tour, le nuove maschere della disparità di genere.

    Negli ultimi tempi su TikTok, il social preferito dai minori, si osservano due fenomeni allarmanti: il culto del malessere ed il calippo tour, che mostrano chiaramente come la piattaforma si configuri quale amplificatore della disparità di genere spacciata per amore passionale nel primo caso e come forma di emancipazione femminile nel secondo.

    La questione posta dalle due tendenze è molto seria, sia in considerazione dell’idea che se ne fanno i più piccoli che non hanno del tutto sviluppato il necessario senso critico per decrittarle e categorizzarle, sia perché tanti, troppi adolescenti vivono con genitori che hanno abdicato alla mission educativa e dunque percepiscono i social quale riferimento, sovente aberrante, su cui orientarsi per comprendere il mondo e da cui prendere esempio.

    Si potrà dunque anticipare il rischio emulazione di comportamenti disfunzionali, riprovevoli e rischiosi soprattutto perché quanto diventa virale, a fronte della spettacolarizzazione generale del deteriore, è al contempo esaltato ma anche banalizzato e pericolosamente sottovalutato.

    Ma analizziamo le due fattispecie singolarmente: il culto del malessere prevede da parte delle ragazze la scelta sbandierata, preferenziale ed adorante di un partner che agisce comportamenti di gelosia, possessività, controllo e coercizione all’interno della relazione a due che vengono interpretati dalle giovani quali manifestazioni di passionalità e di interesse nei loro confronti, mentre costituiscono il campanello di allarme della tossicità di una relazione.

    Questo tipo di narrazione non solo favorisce la  trasmissione orizzontale di stereotipi di genere e sulla violenza che già è avvenuta tra le generazioni, ma romanticizza la sudditanza femminile nel rapporto normalizzando comportamenti chiaramente abusanti che la cronaca mostra regolarmente come anticipatori di aggressioni fisiche che possono divenire brutali, sino all’atto finale e tragico del femminicidio.

    Il calippo tour è stato l’escamotage estivo di una ragazza poco più che ventenne, presto accompagnata da una sua amica ed imitata da altre ragazze che offrono, previo candidatura, sesso orale a ragazzi/uomini maggiorenni al fine di produrre video che verranno caricati sul loro profilo OnlyFans.

    C’è chi ha parlato di scaltra operazione di marketing, di acuta strumentalizzazione dell’hating che si è riversato su di loro, per diventare famose e monetizzare, ma dal punto di vista di chi vi parla, che si occupa di promozione della salute mentale, prevenzione del disagio psichico in età evolutiva nonché della violenza di genere da 25 anni, le criticità urgenti sono molteplici:

    1. La normalizzazione agli occhi dei minori di quelle che sono a tutti gli effetti due forme di sex working, con i numerosi rischi che comportano:

    – relativamente all’integrità fisica, perché quella che prevede il contatto reale col fruitore del servizio espone le ragazze all’interazione con estranei che potrebbero rivelarsi violenti, nonché alla possibilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili.

    –  per la salute mentale, derivanti dall’ottenere notorietà collocandosi in una nicchia stritolante quale quella del porno ed operare su una piattaforma non esente da rischio di furto dei contenuti che poi è quasi impossibile rimuovere dal web a causa dei meccanismi di replicazione della rete, con l’eventualità di essere fatte oggetto di shitstorm ricavandone un danno di immagine che tipicamente è causa di grave disagio esistenziale e sofferenza psicologica, come mostrano gli studi e la cronaca. Senza contare gli esiti traumatici di esperienze comuni come subire stalking ed altre forme di abuso.

    1. L’ esaltazione di un femminile cui vengono attribuiti gli aggettivi di furbo,  addirittura intelligente, perché sfruttando i dettami di una società che tutto sacrifica sull’altare dell’audience e del denaro raggiunge una notorietà ed un guadagno che si basa sull’oggettivarsi, l’autoggettivarsi ed il vendersi, che vengono promossi orgogliosamente e spacciati per emblemi di emancipazione.

    Invece no. Niente di nuovo sotto un desolato sole all’ombra del quale si consuma la più gattopardesca delle dinamiche: il voler dare l’impressione del capovolgimento di tutto senza che sia cambiato, nella sostanza, assolutamente nulla.

    Infatti, dal culto del malessere, uomo tradizionalmente maschilista, dai tradizionali comportamenti abusanti, a quello dell’oggetto del desiderio in grado di raggiungere la fama ed il benessere economico passando per il favore maschile, siamo di fronte a versioni 2.0 del vecchio retrivo che avanza e che si vorrebbe ristrutturare abilmente facendolo passare per altro.

    Un becero, insopportabile inganno mascherato da novità, che si cerca di camuffare come si fa con un piatto avariato che si rimesta, si ritrita e si rimischia a colorate salse e sempre più rancido e venefico diviene.

    Regina della casa, nutrice\ fidanzata\ moglie\ madre dipendente dal marito/compagno e magnifica preda sessualmente appetibile pronta all’uso dell’uomo, sono stereotipi di genere affibbiati alla donna dalla notte dei tempi che l’hanno resa schiava della validazione maschile e relegata in una posizione di sudditanza.

    La vera emancipazione femminile non potrà che realizzarsi con la libera e usuale espressione di ciò che la donna può trasmettere in quanto persona, travalicando il ruolo di cura, di decorazione e di oggetto sessuale.

    Questo non dobbiamo mai stancarci di trasmettere alle ragazze cui vengono proposti modelli sbagliati e false narrazioni su cosa sia l’indipendenza, affinché non vengano manipolate e frenate nel cammino verso la parità di genere.

    Le problematiche che emergono dal mondo virtuale vanno considerate con la massima attenzione e trattate possibilmente nel contesto social, in modo da raggiungere le adolescenti con meno mezzi ed opportunità, facendo sì che tra loro si crei e venga promossa una nuova consapevolezza che certi fenomeni costituiscono le luccicanti trappole della disparità di genere da cui devono guardarsi e/o liberarsi.

    Perché come ha detto Audre Lorde “Non sarò libera finché ogni donna non sarà libera, anche se le sue catene sono molto diverse dalle mie”.

    E le catene di tante giovanissime di oggi si chiamano apparenza, mistificazione, popolarità ed oggettivazione.

    disparità di genere maschere
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Alexia Di Filippo
    • Facebook
    • Instagram
    • LinkedIn

    Dr.ssa Alexia Di Filippo Psicologa, Psicoterapeuta Laurea con lode in Psicologia dello Sviluppo ed Educazione nel 1997. Iscritta all’Albo degli Psicologi dal 1999. Psicoterapeuta specialista in Self Analisi Bioenergetica e Psicologia Clinica Strategica. Conduttrice diplomata di classi di esercizi bioenergetici. Consulente per la Asl RM D in Progetti di Promozione della Salute e Prevenzione del disagio Psichico che hanno interessato centinaia di adolescenti delle Scuole superiori del Distretto. Coordinatrice di Progetti di Prevenzione del rischio ambientale che hanno coinvolto migliaia di bambini, ragazzi e personale docente di scuole elementari e medie del Comune di Roma. Ricercatrice nell’ambito di una vasta indagine epidemiologica sugli incidenti avvenuti in tutti gli ambienti di vita della ex VI Circoscrizione del Comune di Roma. Docente in corsi sul controllo dei rischi ambientali rivolti ad educatori di asili nido. Docente di Educazione stradale in corsi per alunni di scuola superiore. Autrice di articoli specialistici per la Rivista della Protezione Civile DPC informa. Consulente di équipe bariatrica per la valutazione ed il trattamento dei disturbi alimentari. Ideatrice e Docente di due metodi registrati per il benessere psicocorporeo pubblicati su Rivista Scientifica, che sono stati scelti per eventi accademici relativi alla Giornata dello stile di vita 2019 e alla Giornata mondiale dell’obesità 2020. La sua professionalità viene spesso richiesta per approfondimenti in trasmissioni radiofoniche e televisive, come anche in incontri con il pubblico presso Enti culturali, per la promozione del benessere psicocorporeo, la prevenzione del disagio psichico ed il contrasto alla violenza di genere. Cura una rubrica di psicologia in cronaca per un quotidiano universitario online. Svolge attività di educazione, prevenzione e di corretta informazione in ambito psicologico sui social. Esercita la libera professione di Psicoterapeuta a Roma e a distanza.

    Related Posts

      HA ANCORA SIGNIFICATO PARLARE DI FEDE? 

    12/03/2025

    Affetti smarriti e ritrovati

    19/02/2025

    KRONOS KAIROS e il “lusso” del lutto

    05/02/2025

    1 commento

    1. Pingback: Calippo e Chinotto Tours: una mistificazione per sfruttare le ragazze? - Dol's Magazine

    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    La solitudine dei non amati, firmato e diretto dal La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK