Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • La solitudine dei non amati
    • Monia Romanelli artista, pittrice, stilista, curatrice di mostre e poetessa
    • LADRI E LADRUNCOLI
    • L’amico fedele
    • Almost Real: quasi vero a Torino
    • Re Lear è morto a Mosca
    • L’amore che non muore
    • Mani nude
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      La solitudine dei non amati

      By Dols06/06/20250
      Recent

      La solitudine dei non amati

      06/06/2025

      LADRI E LADRUNCOLI

      05/06/2025

      L’amico fedele

      04/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»L’anima di Facebook
    Costume e società

    L’anima di Facebook

    Marta AjòBy Marta Ajò25/01/2021Updated:25/01/2021Nessun commento4 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    facebook
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    I cambiamenti hanno bisogno non solo di regole ma anche di cultura perché, affinché l’insieme possa funzionare, c’è bisogno che ogni cosa e ogni mente si amalgami.

    Non è che un contenitore. La sua anima è virtuale eppure palpita ed emoziona come le nostre. Ad esso ci affidiamo.
    Una giornata come un’altra e un’altra ancora.
    In ricordo di chi ci ha lasciato, familiari, amici, personaggi. Di eventi come il matrimonio e le successive ricorrenze, la nascita di figli e nipoti, l’ orgoglio di una laurea, le vacanze ovunque siano state consumate ma anche stanze e letti d’ ospedale.
    Racconti brevi, fermo immagine di tante vite, raccoglitore di speranze, di richieste d’aiuto o di un’amicizia, sia pure virtuale, che sostenga solitudini e speranze.

    Vivo interprete di tutto ciò, FB, imperterrito, rimanda però alla certezza che l’animo umano non cambierà mai. Lui si, potrà farlo, mutare, svilupparsi, essere controllato o degenerarsi.
    I fruitori di questo strumento invece si affidano ad esso con lo stupefacente ed infantile bisogno di ascolto, sostegno, condivisione, apprezzamento, confessione e con l’altrettanta necessità di esprimersi.
    Un insieme di parole adulte che nascondono bisogni primari di relazionarsi, confrontarsi, fare branco, costruire schemi condivisi o dibattere in quelli divisivi, ipotizzare futuri oltre le regole.
    Schermo e filtro del loro aspetto, FB consente di agire o interagire anche offendendo, giudicando, ironizzando, provocando, disprezzando, minacciando. Soddisfacendo bisogni nascosti di prevaricazione, di dominio o di sfida.
    Confondendo, tra privato e pubblico, le proprie emozioni attraverso faccette, simboli d’emoticon sempre più adattabili, veloci e mutevoli a seconda della variabilità dell’anima e del pensiero.
    Dunque FB è buono o cattivo, utile o pericoloso? Cosa avrebbe detto Freud? Che è solo uno strumento virtuale o un modo subdolo d’insinuarsi nelle vite altrui? Tutto il conosciuto o lo sconosciuto vive in un unico e solo “corpaccione cannibale” che si nutre di navigatori.
    Non c’è nessun centro di psicoanalisi che potrebbe sostituire questa cornucopia virtuale di coraggio per chi non ne ha, di soddisfazione narcisistica , di location per imbrogli, di strizzate d’occhio al bisogno d’esistere anche senza esserci.

    Il mezzo di comunicazione più utilizzato dalla gente e forse il più importante dei social network ha ampiamente smentito il suo fondatore secondo il quale la tecnologia “deve unire e dare potere alle persone, non renderle schiave e controllate”. Questa sorta di amico generoso ogni volta trova il modo perché si creino gruppi funzionali a intenti non sempre palesati, permettendo una connessione sempre meno sofisticata ma sempre più a rischio di controllo personale.
    Questa è l’era della digitalizzazione e questo biglietto è il biglietto da visita.
    Miliardi di persone navigano felici e inconsapevoli, illudendosi di essere protagonisti, di abbattere le barriere e le differenze solo nel gestire un piccolissimo spazio chiamato “pagina personale”, la propria vita chiamata “profilo”, i propri sentimenti esponendoli alla platea virtuale.

    Come salvare l’anima?
    Cercare di domare i cavalli che corrono a briglia sciolta è complicato.
    FB non è solo e con lui marcia un esercito di altri social in continua espansione, protagonisti e responsabili di un cambiamento epocale non solo a livello tecnologico ma anche individuale.
    Milioni e milioni di persone si stanno abituando così ad una forma di apprendimento e di comportamento che, come è avvenuto milioni di anni fa, modificheranno forse anche le facoltà percettive. Si perderanno alcune doti pur facendo acquisire nuove abilità.
    Certamente, FB e i suoi “compari” creeranno continui stimoli ma l’uso sconsiderato dei social sta cambiando le abitudini di tutti gli individui oltre le appartenenze.
    Non esiste quasi più un povero che non possieda un telefonino su cui connettersi, uno studente che non lo usi anche durante la didattica o una relazione che ne prescinda.
    La dipendenza, parziale o totale che sia, determinata dalla loro influenza sulle “anime”rischia di portare come conseguenza una visione diversa dal reale.
    Il pericolo di perdere un mondo umanistico per un mondo tecnologico rischia di instaurarsi soprattutto sulle nuove e nuovissime generazioni alle quali, in contraddizione, non si sottrae lo studio di antiche lingue come latino e greco, considerate formative. Non s’insegna, viceversa, il nuovo linguaggio che la tecnologia importa nel vivere quotidiano, la differenza tra un uso corretto e uno scorretto esattamente come le declinazioni dei verbi.
    I cambiamenti hanno bisogno non solo di regole ma anche di cultura perché, affinché l’insieme possa funzionare, c’è bisogno che ogni cosa e ogni mente si amalgami.

    L'anima di facebook
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Marta Ajo
    Marta Ajò
    • Website

    Marta Ajò, scrittrice, giornalista dal 1981 (tessera nr.69160). Fondatrice e direttrice del Portale delle Donne: www.donneierioggiedomani.it (2005/2017). Direttrice responsabile della collana editoriale Donne Ieri Oggi e Domani-KKIEN Publisghing International. Ha scritto: "Viaggio in terza classe", Nilde Iotti, raccontata in "Le italiane", "Un tè al cimitero", "Il trasloco", "La donna nel socialismo Italiano tra cronaca e storia 1892-1978; ha curato “Matera 2019. Gli Stati Generali delle donne sono in movimento”, "Guida ai diritti delle donne immigrate", "Donna, Immigrazione, Lavoro - Il lavoro nel mezzogiorno tra marginalità e risorse", "Donne e Lavoro”. Nel 1997 ha progettato la realizzazione del primo sito web della "Commissione Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità" della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il quale è stata Editor/content manager fino al 2004. Dal 2000 al 2003, Project manager e direttrice responsabile del sito www.lantia.it, un portale di informazione cinematografica. Per la sua attività giornalistica e di scrittrice ha vinto diversi premi. Prima di passare al giornalismo è stata: Consigliere circoscrizionale del Comune di Roma, Vice Presidente del Comitato di parità presso il Ministero del Lavoro, Presidente del Comitato di parità presso il Ministero degli Affari Esteri e Consigliere regionale di parità presso l'Ufficio del lavoro della Regione Lazio.

    Related Posts

    La solitudine dei non amati

    06/06/2025

    LADRI E LADRUNCOLI

    05/06/2025

    L’amico fedele

    04/06/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    La solitudine dei non amati, firmato e diretto dal La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-n https://www.dols.it/2025/06/06/la-solitudine-dei-non-amati/

La solitudine dei non amati, firmato e diretto dalla regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, nella sua opera prima, con Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren e Marte Magnusdotter Solem .
    Post su Instagram 18090652831721010 Post su Instagram 18090652831721010
    Post su Instagram 18048668675601778 Post su Instagram 18048668675601778
    Post su Instagram 17876335017241317 Post su Instagram 17876335017241317
    Post su Instagram 18063607010115356 Post su Instagram 18063607010115356
    De bello a Gresart De bello a Gresart
    Post su Instagram 18117014455479037 Post su Instagram 18117014455479037
    Post su Instagram 18227739895291385 Post su Instagram 18227739895291385
    Recensione di Adriana Moltedo Recensione di Adriana Moltedo
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Post su Instagram 17959636775930644 Post su Instagram 17959636775930644
    Ho visitato di recente la bellissima mostra Un alt Ho visitato di recente la bellissima mostra Un altro sguardo Opere dalla Collezione Gemma De Angelis Testa a Villa Panza, (Varese). aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025 che rappresenta l’inaugurazione di un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo come espressione di un pensiero e strumento di indagine del presen

https://www.dols.it/2025/05/26/un-altro-sguardo-e-gemma-de-angelis-testa/
    Pianocity con Chiara Schmidt Pianocity con Chiara Schmidt
    YUKINORI YANAGI ICARUS 27.03 – 27.07.2025 mostr YUKINORI YANAGI
ICARUS

27.03 – 27.07.2025
mostra in corso – navate
    Post su Instagram 18278106160281511 Post su Instagram 18278106160281511
    Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo roman Per anni nessuno ha voluto pubblicare il suo romanzo, L’arte della gioia, uscito dopo la sua morte (nel 1996 a 72 anni) e solo grazie alla dedizione del marito, Angelo Pellegrino. Il libro vide la luce nel 1998 presso Stampa Alternativa (e poi nel 2008 da Einaudi). Tollerata dai salotti intellettuali del tempo, dove era entrata grazie alla sua lunga relazione con il regista Citto Maselli, Goliarda Sapienza fu sempre insofferente nei confronti del mondo intellettuale e borghese. Attrice, scrittrice, donna libera, più irregolare che anticonformista, chissà cosa penserebbe dell’interesse che sta suscitando in questo periodo non solo la sua opera ma anche la sua vita.

https://www.dols.it/2025/05/22/fuori/
    https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lin https://www.dols.it/2025/05/21/lo-studio-delle-lingue-porta-dappertutto/

Lo studio delle lingue straniere alimenta la curiosità e stimola la voglia di apprendere in molte discipline anche ben diverse, soprattutto se sostenute da una capacità imprenditoriale. Questo lo dimostra la storia qui di seguito riportata di Marialuisa Portaluppi da noi intervistata.
    Post su Instagram 18032179283653753 Post su Instagram 18032179283653753
    https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/ Re https://www.dols.it/2025/05/20/lezione-damore/

Recensione poetica emozionale di Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro.

Spettacolo scritto e diretto da Andrée Ruth Shammah, con Milena Vukotic, Federico De Giacomo e Andrea Soffiantini. Visto al teatro Franco Parenti Maggio 2025.
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK