Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • IL MAESTRO E MARGHERITA
    • Jurassic World – La rinascita
    • Tutto in un’estate
    • Archivio Sentimentale: la Casa di Famiglia
    • F1 il film
    • ll femminismo inutile
    • Le stagioni della verità
    • Effatà 2
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      IL MAESTRO E MARGHERITA

      By Dols30/06/20250
      Recent

      IL MAESTRO E MARGHERITA

      30/06/2025

      Jurassic World – La rinascita

      30/06/2025

      Tutto in un’estate

      26/06/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Vie e disparità»La bandiera rossa in giardino
    Vie e disparità

    La bandiera rossa in giardino

    DolsBy Dols17/09/2016Updated:17/09/2016Nessun commento4 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    frulla
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Rosina Frulla è stata una staffetta partigiana, conosciuta come la “Signora in rosso”, che ha fatto del colore rosso il simbolo di una “resistenza continua” da portare avanti ben oltre il periodo bellico e ben oltre l’area pesarese ove è stata protagonista.

    di Barbara Belotti

     
    Non sono uguali le partigiane e i partigiani che hanno combattuto nella Resistenza. Ognuna/o di loro ha scelto di vivere quel pezzo di storia italiana sull’onda della medesima passione e della stessa voglia di libertà, ma ognuna/o di loro rappresenta una vicenda diversa da raccontare e ricordare.

    È più facile tramandare i gesti di coraggio eclatanti e potenti, le morti drammatiche e le onorificenze al merito, più difficile non permettere la dispersione della memoria di chi ha lottato, di chi ha messo a rischio la propria vita per la libertà di una intera nazione ma è sopravvissuta/o senza aver raggiunto i vertici della notorietà.

    La loro limpidezza di intenti e di pensiero rischia di divenire, quando non saranno più qui a raccontare in prima persona cosa è stata la Resistenza, un ricordo annebbiato destinato a scomparire e a perdersi. Soprattutto se si tratta di donne, perché la loro Resistenza, fatta dello stesso coraggio e degli stessi rischi dei compagni maschi, ha faticato a essere conosciuta, narrata e condivisa.
    Rosina Frullaperché con quel colore si vestiva e si faceva conoscere. Non era un vezzo, ma una esplicita dichiarazione di fede politica e di intenti, proseguita anche dopo la guerra fino alla morte.
    Il colore rosso è la caratteristica di Rosina, partigiana. Lei stessa racconta che per molti anni ogni primo maggio ha continuato “a mettere una bandiera rossa in quell’angolo lì del giardino. Prima la issavo con mio marito Ferruccio che è stato anche lui un partigiano. […] Ora che Ferruccio è morto e io non ci vedo più tanto bene, la bandiera la metto con i miei nipoti”.

    In un’epoca come la nostra, fatta di incertezze e di coscienze liquide e fluide, i suoi toni appassionati misurano la forza delle sue idee e della sua coerenza: “Forse dovrei smetterla. Ogni anno mi dico “questo è l’ultimo”. Che senso ha oggi, con questa politica qui, quella bandiera sventolante? Che senso ha vestirsi sempre di rosso? Io so solo che il rosso è il colore della mia passione, della mia lotta. Il colore della mia vita. E che anche quest’anno la mia bandiera rossa sarà lì, nell’angolo sinistro del mio giardino, perché tutta la via sappia che qui vive un’antifascista vera.”

    Antifascista lo è sempre stata, la sua è quasi una scel naturale. Si avvicina al PCI sia per l’influenza di un vicino di casa, Luigi Fabi, sia perché la vita non è stata generosa con lei, che ha conosciuto la miseria e ha dovuto lavorare fin da piccola per aiutare la madre vedova e i fratelli.
    Le scelte politiche di Rosina si uniscono all’audacia tipica della sua giovane età e a soli 17 anni comincia diffondendo le pagine clandestine de L’Unità e racimolando cibo da portare ai militari italiani prigionieri dei tedeschi. In breve diventa una vera staffetta partigiana, andando a piedi o in bicicletta ‒ “con le ruote senza copertoni” precisa in un’intervista ‒ a consegnare ordini, messaggi, armi.
    La Resistenza italiana è stata, per molte donne, l’inizio di un percorso di emancipazione e di presa di coscienza politica e personale che spesso non si è interrotto al termine della guerra. Anche per Rosina è stato così e il suo impegno prosegue nell’UDI: lavora per aprire asili nido, per organizzare le mense e le colonie estive per bambine e bambini, per trovare cibo e indumenti per le tante famiglie sfollate e che hanno perso tutto; da donna lavoratrice, inoltre, si impegna per formare una coscienza politica fra le compagne più giovani. L’impegno, come spiega in un’intervista, “derivava dalla voglia di libertà, dalla voglia di dare un avvenire migliore ai nostri figli”.
    Una donna piena di coraggio, di determinazione e di coerenza per la quale il passato non passa, “è una storia che ancora brucia e incide nella carne segni profondi”.
    Il suo rigore intellettuale e morale le permette di rileggere con lucidità gli anni trascorsi nella Resistenza: “È stata dura. Tanto. Non lo nego; però se tornassi indietro rifarei tutto, dall’inizio alla fine. Io volevo lottare. Dovevo lottare perché ero e sono un’antifascista. […] Se lotti per la libertà non hai paura. Per nessun motivo.”

     

    Salva

    Salva

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

    Related Posts

    Rebecca, medaglia crocifissa

    06/09/2024

    LE VENERI VAGANTI

    02/09/2024

    A Catania, sulle vie delle donne

    13/05/2024
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 18119879848467960 Post su Instagram 18119879848467960
    Post su Instagram 17987452709684962 Post su Instagram 17987452709684962
    Il Maestro e Margherita Il Maestro e Margherita
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Ci sono sedute e sedute Ci sono sedute e sedute
    Andar per boschi Andar per boschi
    Torgnon valle d l Cervino Torgnon valle d l Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Post su Instagram 17984240483696003 Post su Instagram 17984240483696003
    Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio
    Marocchino da Illy Marocchino da Illy
    Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina d Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina della Torre
    Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia ti Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia tid ingrosso presentazione alla libreria Feltrinelli un aulenti
    Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Aros Ultimo film con Brad Pitt.recensione di Erica Arosio
    Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols. Libro di Annina Vallarino. Intervista su www.dols.it
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    Ieri al Bam a Milano Gae aulenti Ieri al Bam a Milano Gae aulenti
    https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/ https://www.dols.it/2025/06/22/puglia-e-dintorni/

Appunti di viaggio.

Di Alfredo Centofanti

Bari. La città vecchia è un labirinto di vie che raccontano infinite storie. Inarrestabile è il vociare degli abitanti nel dialetto locale, dei tanti turisti stranieri, dei pellegrini che da secoli vengono qui per venerare San Nicola, amato tanto dai cattolici quanto dagli ortodossi.
    Post su Instagram 18104628619530738 Post su Instagram 18104628619530738
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK