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    Home»Vie e disparità»ROMA – INVASIONE DI DONNE AL CENTRO COMMERCIALE EUROMA 2
    Vie e disparità

    ROMA – INVASIONE DI DONNE AL CENTRO COMMERCIALE EUROMA 2

    DolsBy Dols04/02/2016Updated:04/02/2016Nessun commento5 Mins Read
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    Donne portatrici di ardesia in un'immagine di fine ottocento
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    È iniziata sabato 23 gennaio e si concluderà probabilmente il 12 febbraio l’invasione pacifica degli spazi commerciali di Euroma2 ad opera dell’associazione Toponomastica femminile che in questo modo vuole mantenere viva o riaccendere la memoria delle tante figure femminili che in ogni epoca, con il loro lavoro, hanno contribuito al miglioramento della società ma che spesso la storia, quella scritta dagli uomini, ha dimenticato.

    di Paola Spinelli

    È iniziata sabato 23 gennaio e si concluderà probabilmente il 12 febbraio l’invasione pacifica degli spazi commerciali di Euroma2 ad opera dell’associazione Toponomastica femminile che in questo modo vuole mantenere viva o riaccendere la memoria delle tante figure femminili che in ogni epoca, con il loro lavoro, hanno contribuito al miglioramento della società ma che spesso la storia, quella scritta dagli uomini, ha dimenticato.

    massa_studentiBN-bassaLa toponomastica, con i nomi delle strade, costituisce una sorta di libro dove si può leggere la storia di un paese, con i suoi personaggi più illustri, le sue tradizioni più antiche, gli eventi considerati più significativi, i valori a cui si ispira. Ma in questa rappresentazione della città è per lo più assente il contributo dato dalle donne: in un libro immaginario che dovrebbe rappresentare la memoria collettiva sono troppo poche le pagine dedicate alle figure femminili, eppure le donne, la cui presenza è stata volutamente negata, non sono passate senza lasciare traccia e questa mostra DONNE E LAVORO lo dimostra con la ricchezza dei suoi novanta pannelli disposti per tutto il primo piano.

    Dappertutto si vedono i grandi tabelloni a sfondo nero da cui si affacciano tante donne ed è come se quel fondo nero fosse una metafora dell’oblio in cui queste figure femminili erano precipitate e da cui riaffiorano e diventano protagoniste grazie al lavoro che Toponomastica femminile ha fatto in tutta Italia per rappresentare le tante professioni e i mestieri svolti dalle donne.

    Ma… non finisce qui, la mostra è in divenire e si arricchirà di nuovi contributi.

    Ci sono i pannelli con le foto delle targhe raggruppate per professioni: le “strade maestre”, con le maestre e le pedagogiste, le attrici, le imprenditrici, le scrittrici, le politiche, le partigiane, le levatrici e così via.

    Poi ci sono i pannelli che rappresentano le varie professioni e i mestieri attraverso foto d’epoca e brevi ma documentati testi: le operaie, le tabacchine, le velare, cioè le donne che cucivano le vele, le retare, che intrecciavano le reti, le portatrici di ardesia, le ricamatrici, le lavandaie, le acquarole, le corallare, le merlettaie e così via. A questi si aggiungono i pannelli colorati con rappresentazioni grafiche e statistiche delle varie professioni.

    Le pittrici sono rappresentate attraverso le loro opere, le cantanti e le astronaute con i loro ritratti.

    Non mancano le scienziate, le musiciste, le giornaliste, le costituenti, le sessolote, ossia mondatrici di frutta triestine e tante altre donna ancora. L’elenco può continuare ma alla fine risulterebbe noioso, insomma questa mostra bisogna venire a vederla.

    Inaugurazione EUROMA2_MariaLaiUn’altra particolarità della mostra è la scenografia che ha intorno. Si è fatta la scelta insolita di allestire questa esposizione all’interno di un centro commerciale per raggiungere un pubblico nuovo e più variegato del solito.

    Qui tutte le donne rappresentate escono dai cassetti della memoria per stare in mezzo alla gente e, se ci pensiamo bene, è giusto che stiano qui, proprio come le targhe che sono sulle strade poiché il centro commerciale, con tutte le persone che l’attraversano, è come se fosse un concentrato di strade.

    Qui si ripetono gli stessi comportamenti che vediamo nelle nostre vie dove a volte le persone alzano gli occhi per leggere il nome sulla targa, ma spesso camminano in fretta, distratte, senza vedere il nome della strada che percorrono. Nel centro commerciale questo avviene soprattutto di primo mattino. Le persone vanno di fretta e in genere sono dirette verso una meta precisa, non hanno tempo e una rapida occhiata alle foto è il massimo dell’attenzione concessa.

    Le cose cambiano sul tardi, quando entra in gioco un’altra utenza, fatta di mamme, baby sitter, nonne e nonni con carrozzine che desiderano per lo più passare il tempo con lentezza, in un luogo coperto e sicuro, senza gli scossoni del selciato: i pannelli suscitano allora interesse e vengono letti anche integralmente e in sequenza.

    tovaglie-perugineA ora di pranzo si aggiungono studenti in gruppi misti o in coppie e terzetti amicali, per lo più femminili. Nel primo caso gli espositori sono del tutto invisibili, tanto da essere spesso urtati nell’esuberanza espressiva e motoria delle performance individuali, nel secondo e nel terzo caso, invece, attirano lo sguardo ma raramente l’attenzione, troppo presa ad ascoltare le narrazioni delle compagne. Qualche volta però, il nome impresso su una targa stradale o un volto in evidenza calamitano il passo, facendo sì che un pannello venga interamente fruito.

    Nel pomeriggio e nel fine settimana la mostra ha il suo più largo pubblico: i tempi sono distesi e – udite, udite! – sono soprattutto gli uomini, in attesa di mogli e figlie rapite dalle boutique, a esplorare gli espositori, dapprima timidamente per poi perlustrarne i quattro lati con crescente curiosità e interesse.

    Questa così articolata fruizione della mostra avvalora la bontà della scelta della insolita collocazione. Siamo convinte che un’osservazione anche poco attenta delle immagini possa comunque suggerire una chiave per decodificare il mondo che ci circonda e la curiosità di ritrovarne le tracce del lavoro femminile.

    L’osservatore più attento, poi, ne esce con indossando lenti virtuali che gli permetteranno di valutare con altri occhi la realtà e di riconoscere, ad esempio, quando ammira il Cenacolo di Leonardo o l’Ultima cena del Ghirlandaio, il paziente lavoro delle donne perugine che tanti secoli fa hanno tessuto quelle straordinarie tovaglie.

    Foto di Andrea Zennaro

     

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    Signora occhialiBN1bassasignorecane1BN.bassa

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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

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