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    Dol's Magazine
    Home»Vie e disparità»Toponomastica femminile a Milano
    Vie e disparità

    Toponomastica femminile a Milano

    DolsBy Dols08/06/2015Updated:08/06/2015Nessun commento6 Mins Read
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    Le mostre fotografiche itineranti di Toponomastica  hanno  l’obiettivo di divulgare l’azione e il sapere delle donne in tutti i campi in cui si è espresso.

    di Maria Rosa Del Buono

    Giovedì 7 maggio, invitate da Anita Sonego alla Commissione Pari Opportunità del comune di Milano, Maria Rosa Del Buono, Lorenza Minoli e Vittoria Longoni varcano Palazzo Marino in rappresentanza del gruppo nazionale di Toponomastica femminile. Al primo piano le finestre della sala riunioni si aprono su una piazza della Scala soleggiata e piena di turisti, dietro al palazzo la piazza S. Fedele è il punto di partenza degli itinerari sulle tracce delle donne di Milano, curati da Lorenza, di cui lei stessa parla alla Commissione.

    In sala c’è una rappresentanza significativa di consiglieri, più maschi che donne. Anita apre con un discorso di inquadramento generale, ricorda la nascita, nel 2002 del gruppo di ricerca, ne presenta quindi la storia e gli obiettivi.

    Maria Rosa ricorda l’incipit di Toponomastica femminile a Milano con un piccolo gruppo raccolto con passione da Nadia Boaretto, che ha partecipato al censimento di tutte le strade cittadine e al ricavo delle relative percentuali: come in tutta Italia, anche a Milano solo il 4% delle strade è intitolato a donne, onde la necessità di ristabilire un equilibrio facendo leva sulle istituzioni. All’esordio statistico hanno fatto seguito diverse proposte: l’invito ai luoghi di convegni, intrattenimento, cultura; la condivisione della campagna “Un posto occupato”; i concorsi in collaborazione con gli Enti locali; la progettazione di itinerari formativi e didattici per studenti e docenti con la convinzione che l’introduzione di Toponomastica femminile nella scuola possa contribuire ad aprire nuove strade per le pari opportunità. Il tutto attraverso la valorizzazione del simbolico, della memoria, del rapporto col territorio, dello sviluppo di competenza della cittadinanza attiva, dell’incontro intergenerazionale …. Il progetto è ambizioso e ci vorrebbe più tempo per approfondire l’importanza del lavoro nelle scuole.

    Nembro-sceltaSi segnala inoltre l’iniziativa portata avanti a livello regionale da Rosa Enini, che organizza mostre fotografiche itineranti con l’obiettivo di divulgare l’azione e il sapere delle donne in tutti i campi in cui si è espresso. Particolare interesse ha suscitato la mostra “Partigiane in città” che sottolinea il contributo femminile alla Resistenza. La mostra è stata allestita nei comuni di Garbagnate Milanese, Melegnano, Albino, Scanzorosciate e Nembro.

    L’invito è a partecipare al Convegno che il gruppo milanese sta preparando per il 16 ottobre a Palazzo reale.

    Lorenza, architetta, introduce anche a Milano la tematica dei ” percorsi urbani di genere” come estensione dei campi di studio e di progetto più propriamente toponomastici: percorsi pedonali di conoscenza della città vista da una nuova angolatura che inquadra e mette in luce luoghi che hanno  a che fare con tracce di vissuti femminili. Dunque palazzi dove sono nate o hanno vissuto donne illustri, edifici in cui hanno svolto attività lavorative o culturali, territori segnati dalla frequentazione extradomestica delle primi prestatrici d’opera salariate, costruzioni realizzate anche da grandi architetti e promosse dalle fondatrici di istituzioni assistenziali, religiose o filantropiche. Lorenza lavora da anni sui materiali storici e di ricerca che sono alla base del tracciato dei percorsi. Ha ipotizzato diversi tracciati che verranno definiti anche con il concorso di altre componenti del gruppo avendo come obiettivo, ambizioso, quello di arrivare a una Guida di Milano al femminile, sull’esempio di quanto realizzato a Roma, Palermo, Versilia, Albano laziale. Per il momento è stato messo a punto un primo itinerario, piuttosto lungo e molto articolato tra passato e presente, che si sviluppa nella zona nord-ovest della città (quella che tra l’altro comprende via Brera, il complesso museale di Brera e annessi ). Il percorso è stato presentato nell’ambito della Casa delle donne di Milano, dove il gruppo di lavoro Città bene comune – laboratorio di democrazia partecipata da un punto di vista di genere – nell’ampio ventaglio delle problematiche affrontate, tratta anche temi urbani contigui a quelli di toponomastica. Sarebbe perciò auspicabile un rapporto di scambio di idee e sinergico tra i due gruppi. L’itinerario verrà sperimentato con tre successive passeggiate tra maggio e giugno. Ultima passeggiata il 6 giugno prossimo. Verrà riproposto  al Convegno autunnale di Topfem, in alternativa a un secondo itinerario, che ha come polo il Castello Sforzesco, come nuova occasione esperienziale per le partecipanti e ulteriore contributo di conoscenze .

    Vittoria presenta un esempio concreto di attività svolte da Toponomastica femminile nelle zona 6 di Milano, dove da anni si registrano sensibilità e iniziativa sulle intitolazioni al femminile, anche grazie alla presenza di due attive Consigliere di zona, Rita Barbieri (Cultura) ed Elena Ruginenti (Pari Opportunità), e di varie associazioni di donne.

     donne partigiane milano rosa eniniIl riferimento è in particolare all’intitolazione del “Piazzale Donne Partigiane” – tra via Boffalora e vie Barona e via Primo Mazzolari   realizzata due anni fa con una grande festa delle istituzioni comunali e locali e delle associazioni di donne della città.

    Inoltre nel campo del contrasto alla violenza sulle donne è stato dedicato alle vittime di femminicidio un albero con targa, nei giardini circostanti alla sede del Consiglio di zona 6 in via Legioni Romane 54, proprio aderendo all’iniziativa in questo senso promossa da Toponomastica femminile. Sulla parete esterna del Cdz è stato posto un pannello contro la violenza sulle donne. Si intende  completare e rendere più efficace  il tutto con altri manufatti artistici e altre intitolazioni che sono oggetto di incontri congiunti proprio in questi giorni.

    Strada._07Inoltre, nell’ambito della raccolta di idee per il rinnovo del Campo Sportivo Colombo, Toponomastica femminile ha presentato la proposta di intitolare singole aree o strutture o installazioni ad altrettante figure di atlete, di diversi paesi del mondo. Tra i nomi proposti, Samia Yusuf Omar, Alfonsina Morini Strada, Wilma Rudolf, Nawal el Moutawakel, Cathy Freeman.

     

     

     

     

     

    MeriniIn zona é stata costituita, in seguito a un dibattito nato in seno alla Commissione Pari Opportunità, anche l’associazione “La Casa delle Artiste” che l’anno scorso ha vinto il bando per l’assegnazione in comodato gratuito dello Spazio Alda Merini in via Magolfa 32  e che sta gestendo molte iniziative culturali, con una connotazione prevalentemente femminile.

    Emerge dall’incontro la consapevolezza di quanto ancora sia necessario un continuo lavoro di confronto e di approfondimento sulla visibilità dell’operato femminile, nelle sue molteplici sfaccettature.

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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

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    Da Picasso a Wothol aTorino https://abbonamentomu Da Picasso  a Wothol aTorino https://abbonamentomusei.it/mostra/forma-e-colore/
    Cherasco Cherasco
    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
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