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    Home»Vie e disparità»La toponomastica di Perugia ha cambiato verso
    Vie e disparità

    La toponomastica di Perugia ha cambiato verso

    DolsBy Dols25/10/2014Updated:25/10/2014Nessun commento6 Mins Read
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    Ci voleva Toponomastica femminile e la campagna 8 marzo 3 donne 3 strade perché cambiasse il verso della toponomastica perugina

    di Paola Spinelli

    Ci voleva Toponomastica femminile e la campagna 8 marzo 3 donne 3 strade perché cambiasse il verso della toponomastica perugina. Quando è nato il gruppo su facebook e sono iniziati i primi censimenti era emerso il dato per Perugia di un’apparente alta percentuale di intitolazioni femminili, forse la più alta d’Italia, ma in realtà c’erano tanti nomi femminili (via Marilena, via Giuliana, via Paola, via Loredana…) ma mancavano le donne, perché un nome femminile non è una donna: una donna ha un nome, un cognome, è vissuta in un certo periodo, in certi luoghi e ha fatto una certa cosa.

    Con l’adesione dell’assessora alle pari opportunità, Lorena Pesaresi, a ”8 marzo 3 strade 3 donne” è cominciata l’inversione di tendenza. Prima di tutto le tre donne non sono state tre ma sette. I nomi sono venuti fuori da una serie di incontri con le varie associazioni femminile.

    Perugia_filatrici_Spinelli.Chi sono?  Ilaria Alpi, intitolazione doverosa per una città che è sede del centro di formazione di giornalismo radiotelevisivo della RAI; Elsa Morante, Rita Atria, Maria Montessori, donne eccezionali che sono titolate in diverse località d’Italia. Abbiamo poi Maria Federici (l’Aquila 1899- 1984), insegnante, partigiana, costituente, che fu una delle cinque donne entrate nel gruppo dei 75,  incaricato di elaborare il progetto di Costituzione. Nel 1948 fu eletta deputata per la DC nel collegio di Perugia, si è occupata di problemi del lavoro e della previdenza sociale. Ha fatto parte della dirigenza delle ACLI, ha presieduto il CIF (Centro italiano femminile) ed ha creato l’ANCE, l’associazione delle famiglie degli emigrati.  Un’altra donna che ha avuto un ruolo importante a Perugia è Maria Antonietta Paolini (Urbino 1907- 1998). Dopo l’incontro nel 1930 con Maria Montessori di cui divenne stretta collaboratrice, la Paolini dedicò tutte le sue energie alla diffusione e all’approfondimento del sistema montessoriano. Fu anche l’istitutrice dei principini di casa Savoia, giacché Maria Josè, non riuscendo a mandare i figli alla scuola pubblica, volle almeno un’educatrice montessoriana.  A Perugia Maria Antonietta Paolini arrivò nel 1950 per avviare il 29° Corso Internazionale Montessoriano, il primo organizzato e diretto in Italia da Maria Montessori.  La “signorina Paolini”, come la chiamavamo noi bambini dell’asilo, diresse la scuola dell’Infanzia Santa Croce, i corsi nazionali e internazionali per la formazione montessoriana degli insegnanti e continuò fino alla fine a collaborare alle attività dell’Opera Nazionale Montessori.

    Perugia.Streghe.SpinelliTra le cerimonie d’intitolazione, la più commovente è stata quella di via Edda Orsi (Genova 1927 – 2003), perché erano presenti la sorella, il nipote, venuti da Genova, e tante persone che l’avevano conosciuta e stimata qui a Perugia. Figlia di padre operaio e madre casalinga, a sedici anni Edda aveva aderito ai Gruppi di difesa della donna nel CNL (Comitato di Liberazione Nazionale). A diciotto anni staffetta, con il nome di battaglia di Adriana, trasportava armi, bombe a mano e stampa clandestina. Iscritta al PCI dal 1943, nel 1954 approdò a Perugia come responsabile femminile del partito. Il trasferimento non era volontario. Edda si era innamorata di un uomo sposato e con figli e per un partito moralista e maschilista come il PCI era la donna che doveva essere allontanata. A Perugia Edda si è sempre occupata di questioni femminili ed è stata la prima consigliera di parità dell’Umbria. Chi la conosceva ha descritto un carattere un po’ brusco, ma una disponibilità totale nei confronti di tutte le donne che le chiedevano consiglio o aiuto.

    Con 3 donne 3 strade è iniziato un processo di cambiamento totale dei criteri da seguire nella prassi toponomastica. Per prima cosa si è abbandonata la strada della toponomastica enumerativa: le serie delle vie con i nomi di piante, di giochi e così via. Credo si sia pensato che, per esempio, per conservare la memoria della civiltà contadina e del dialetto (via del mutulo, via della treggia) ci sono anche altri strumenti e che per i nomi delle strade c’erano ancora tante personalità da consegnare alla memoria collettiva e che ci volevano anche in toponomastica le quote rosa. Così, attraverso diversi canali e assessorati si è incrementato il numero delle strade femminili. A Montelaguardia si sono aggiunte una santa, madre Teresa di Calcutta, e una beata, Chiara Luce Badano (Sassello 1971 – 1990) del movimento dei Focolari, morta giovanissima per un tumore osseo, beatificata nel 2008 da papa Ratzinger. Poco lontano ci sono altre due vie al femminile. Una è dedicata ad Alba Buitoni (1905 – 1989), che è stata definita la “signora della musica” e che ha vinto nel 1982 il premio Abbiati quale migliore organizzatrice musicale. Alba Buitoni è la fondatrice dell’associazione “Amici della Musica”. Per capire il ruolo svolto nel edda-orsipanorama culturale italiano dall’associazione perugina, occorre fare almeno qualche nome. Alba Buitoni diede l’opportunità di prime importanti a Stockhausen, Dallapiccola, Berio. Chiamò Pollini, Accardo, Ughi prima che diventassero celeberrimi. Chiamò Abbado, Karajan, Bernstein, Muti e Strawinskij, Poulenc, Hindemith, Messiaen vennero a Perugia come esecutori di se stessi. Accanto a via Alba Buitoni c’è via Gisa Giani (Terni 1924 – 1986). Il lavoro alla biblioteca della sua città portò Gisa Giani ad appassionarsi alla storia locale. Riscoprì opere inedite di autori ternani, recuperò e catalogò tutte le opere riguardanti Terni e il suo territorio.  Tra le sue opere ricordiamo qui soprattutto “Donne e vita di fabbrica a Terni”, che descrive il lavoro femminile nelle fabbriche tessili ternane. La sua morte prematura ha impedito la pubblicazione delle sue tante altre ricerche, ma l’opera di lei continua: la famiglia nel 2006 ha donato il suo archivio all’Archivio di Stato di Terni e ogni anno l’ICSIM (Istituto per la Cultura e la Storia dell’Impresa Franco Momigliano) con il concorso Gisa Giani premia un’opera cha affronta in chiave storica le tematiche inerenti al lavoro femminile.

    Il comune di Perugia ha poi intitolato una rotonda ai coniugi Fornari, Orietta e Francesco, che realizzarono la prima scuola privata a Perugia e sono pronte, già deliberate, una via dedicata ai beati Francesco e Giacinta, i pastorelli di Fatima, che sarà vicina alla nuova chiesa di Montelaguardia e due nuove piazze femminili a Monteluce, nel quartiere che sorgerà dalla ristrutturazione del vecchio Ospedale. Proprio nella zona dove si trovava l’antico convento delle Clarisse avremo la Corte delle Clarisse e piazza Cecilia Coppoli (1426 – 1500), che fu badessa in quel convento. Cecilia, al secolo Elena, di nobile e illustre famiglia, figlia unica, fu educata come un maschio, cioè, cosa inaudita per il tempo, “il genitore la fece istruire nelle greche e latine lettere” (Cfr. GIO. BATTISTA VERMIGLIOLI, Biografia degli scrittori perugini e notizie delle opere loro ordinate e pubblicate, Perugia, 1829). Poetessa e umanista, donna di grande cultura, scelse la vita monastica e collaborò con i pontefici per la riforma in senso spirituale dei monasteri di cui fu badessa.

    Ultimo motivo di soddisfazione per Toponomastica femminile: a Perugia le targhe stradali non saranno più scritte con l’iniziale puntata, ma riporteranno per intero nome e cognome e, come ciliegina sulla torta, è stata finalmente sostituita la targa “via b. brunamonti” con quella corretta “via Maria Alinda Bonacci Brunamonti”, maiuscole comprese. Wow!

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    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

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    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia A https://www.dols.it/2025/05/14/la-trama-fenicia

Aspettiamo con ansia l’imminente uscita del La trama fenicia del mitico texano.

La trama fenicia (The Phoenician Scheme) è il 13* film diretto da Wes Anderson, 56 anni, e da lui scritto con il 60enne Roman Coppola, segnando così la loro sesta collaborazione.
    Rose rosse per me Rose rosse per me
    Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbi Storia di Kechic una sartoria e un marchio di abbigliamento italo africano. Nasce dall’incontro tra Valeria Zanoni e Cheikh Diattara Lui senegalese e sarto, lei italiana ed esperta di comunicazione. Prende origine da questa amicizia, dalla voglia di creare qualcosa di bello insieme e di condividerlo.

https://www.dols.it/2025/05/09/amici-di-ago-e-filo/
    di Eugenio Alberti Schatz L’8 maggio si è inau di Eugenio Alberti Schatz

L’8 maggio si è inaugurata al Museo di Arte Occidentale e Orientale la mostra di Анна Голубовская (Anna Golubovskaja dal titolo Punti di attrazione (2022-2025).

https://www.dols.it/2025/05/11/punti-di-attrazione-di-anna-golubovskaja/
    Dicono di TE …. Ti sei divertita con “I nomi Dicono di TE ….

Ti sei divertita con “I nomi da Indiani”? Hai creato la tua tribù e inventato la leggenda sull’origine del tuo nome? Per costruire il tuo nome sei ricorsa a ciò che dicono gli altri per identificarti quando non ti conoscono se non superficialmente. Hai usato le similitudini che vengono in mente pensando a te.

Ora fai un passo avanti e segui i suggerimenti per una nuova scrittura “metaforica”!
https://www.dols.it/2025/05/12/te-metaforico/
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    Rose di maggio Rose di maggio
    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
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    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
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    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
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