Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • La generazione in attesa
    • The life of Chuck
    • Battocletti vita forte
    • Downton Abbey: il gran finale
    • Jane Austen ha stravolto la mia vita
    • Lo spartito della vita
    • Elisa
    • Quando la violenza scende in campo
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      The life of Chuck

      By Lucia Tilde Ingrosso17/09/20250
      Recent

      La generazione in attesa

      18/09/2025

      The life of Chuck

      17/09/2025

      Downton Abbey: il gran finale

      11/09/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Solidarietà»Appello di Oxfam per Gaza
    Solidarietà

    Appello di Oxfam per Gaza

    DolsBy Dols17/07/2014Updated:19/07/2014Nessun commento6 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    gaza-oxfam
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    LA CRISI A GAZA – OXFAM E LE ONG ITALIANE INCONTRANO OGGI IL MINISTRO MOGHERINI A GERUSALEMME

    OXFAM: “CHIEDIAMO AL GOVERNO ITALIANO E ALLA UE DI LAVORARE PER UN IMMEDIATO E DURATURO CESSATE IL FUOCO E LA FINE DEL BLOCCO SU GAZA”

    Drammatica la situazione umanitaria, che riguarda civili e minori vittime dei raid. Secondo Oxfam sono 25.000 i minori che hanno bisogno di immediata assistenza psicologica, mentre tra le vittime palestinesi il 75 per cento sono civili: sono 39 i bambini tra le vittime dei raid israeliani. Ulteriore rischio per i minori sono le oltre 100 le bombe inesplose rimaste a terra nella Striscia. Razionati i rifornimenti idrici: 600.000 persone, un terzo della popolazione di Gaza, rischiano di rimanere senz’acqua

    Foto gallery da Gaza: http://wordsandpictures.oxfam.org.uk/?c=16484&k=ac8c67c1fb

    Roma, 17/07/2014_“Ci uniamo a tutti i soggetti che in queste ore stanno chiedendo alla comunità internazionale e quindi anche al Governo italiano di adoperarsi perché si arrivi ad un immediato e duraturo cessate il fuoco tra il Governo di Israele ed Hamas, così da proteggere i civili e scongiurare una crisi umanitaria ancora più drammatica di quella attuale. La tregua di cinque ore concessa oggi e poi non rispettata è un elemento positivo ma naturalmente non sufficiente”. Parte da qui l’appello rilanciato dal direttore generale di Oxfam Italia Roberto Barbieri, in occasione dell’incontro del Ministro degli Esteri Federica Mogherini con le ong italiane al lavoro in Palestina e nella Striscia di Gaza, che si è tenuto stamani a Gerusalemme, nel corso della visita del Ministro in Medioriente. Un incontro a porte chiuse, che ha visto la presentazione di richieste puntuali al Ministro Mogherini, da parte delle organizzazioni italiane al lavoro per far fronte al crescente bisogno di intervento umanitario nella Striscia relativamente alla situazione medio-orientale, inclusa l’emergenza umanitaria a Gaza. Un deterioramento del quadro umanitario e politico fino all’esplosione dell’ultimo conflitto, che ad oggi ha generato oltre 230 vittime tra la popolazione palestinese, con 39 bambini uccisi e 25.000 minori che hanno bisogno di immediata assistenza psicologica, per aver vissuto l’esperienza della perdita o il ferimento di un familiare o essere stati costretti ad abbandonare le proprie case. Minori messi a rischio adesso dalla presenza di oltre 100 bombe inesplose rimaste a terra nella Striscia. Ma secondo Oxfam (al lavoro con 34 operatori locali a Gaza), l’attuale emergenza umanitaria ha cause ben precise, partite ben prima dell’escalation militare delle ultime settimane: “L’attuale situazione di conflitto acuisce l’impatto del blocco su Gaza – continua Barbieri – una politica che ha provocato nel tempo una crisi a diversi livelli per la popolazione che vive nella Striscia, con gravi conseguenze umanitarie ed un grave processo di de-sviluppo, che sta mettendo a repentaglio ogni possibilità di ripresa economica anche una volta che si sarà concluso il conflitto aperto”. Da qui una richiesta puntuale al Ministro Mogherini, per un intervento politico in seno all’Unione Europea, in grado di riaccendere la speranza di un futuro ed un presente per la popolazione di Gaza, già alle prese con gravissime difficoltà ben prima dell’esplosione del conflitto tra Israele e Hamas.

    L’appello di Oxfam per la fine del blocco a Gaza

    “Chiediamo al Governo Italiano – continua Barbieri – di esigere il rispetto da parte di Israele del diritto internazionale, a partire dalla fine del blocco su Gaza. Le preoccupazioni di Israele per la propria sicurezza, che devono essere riconosciute ed assicurate, non possono tuttavia continuare ad essere affrontate a spese della popolazione civile palestinese. Le istituzioni internazionali devono intervenire immediatamente per porre fine al blocco israeliano e concorrere a una rapida conclusione del conflitto. Gli scontri stanno raggiungendo dimensioni drammatiche per tutta la popolazione civile. Due giorni fa si è avuta la prima vittima israeliana: un nome e una vita in più che vanno ad aggiungersi ai 26 feriti tra i civili israeliani e alle tantissime vittime palestinesi. I popoli di Palestina e Israele non meritano questo: bisogna intervenire immediatamente”.

    Il quadro economico a Gaza dall’inizio degli attacchi

    Secondo la Federazione Palestinese dell’Industria (PFI), più del 98% della produzione industriale a Gaza è ferma dalla scorsa settimana. Il settore delle costruzioni, che impiega 4.500 lavoratori in 500 diverse fabbriche, ha completamente azzerato la produzione. Stesso drammatico bilancio per i settori delle materie plastiche e del tessile, che impiegano rispettivamente 4.000 e 3.500 lavoratori. Regge, se così si può dire, solamente il settore alimentare che, con i suoi 4.000 occupati dislocati in 100 diversi centri di produzione, mantiene un tasso di produttività del 3% sul potenziale globale.

    Il quadro umanitario a Gaza

    Con l’intensificarsi dei bombardamenti israeliani delle ultime ore, gli ospedali stanno cercando di far fronte alla mancanza di medicinali e carburanti per i generatori elettrici, per portare assistenza agli oltre 1600 feriti conteggiati sino ad ora. Le Nazioni Unite stimano che per garantire tutti i servizi medici e sanitari siano necessario al più presto di almeno 60 milioni di dollari di aiuti. Durante gli ultimi attacchi circa 18.000 persone a Gaza hanno trovato rifugio in uno dei 21 centri di emergenza allestiti dall’UNRWA. Il costante aumento degli sfollati è motivato oltre che dalle operazioni militari dal continuo invio di messaggi da parte dell’esercito israeliano con cui si invita la popolazione locale a lasciare le proprie abitazioni e a trovare una sistemazione sicura in vista di un attacco di terra. L’esodo di palestinesi ha incrementato il bisogno di generi alimentari ed acqua. Gli agricoltori non riescono a raggiungere i propri campi, i pescatori difficilmente riescono a uscire in mare e la mobilità di beni e persone a Gaza è fortemente limitata.

    Gli effetti del blocco su Gaza prima del conflitto

    Il blocco israeliano su Gaza ha avuto un forte incremento nel corso degli ultimi anni. Nella prima metà del 2013, soltanto 200 persone al giorno sono autorizzate a uscire da Gaza: nel corrispettivo periodo del 2000, prima della seconda Intifada, le autorizzazioni raggiungevano quota 26.000. La politica del blocco ha paralizzato l’economia: l’80% dei palestinesi a Gaza prima dell’escalation militare delle ultime settimane viveva grazie agli aiuti internazionali e il 40% risultava disoccupato. Prima del conflitto in corso il PNL pro capite a Gaza era di 1.074 USD: la metà di quello della Cisgiordania e il 3 per cento di quello israeliano.

     

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

    Related Posts

    Brado e le Strie

    05/04/2025

    Fausta Omodeo Salè ed i viandanti del terzo millennio

    05/12/2024

    Sammy Basso, infinito presente

    12/10/2024
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Recensione di lucia~ingrosso Recensione di lucia~ingrosso
    Post su Instagram 18067089128335314 Post su Instagram 18067089128335314
    Post su Instagram 18056643248425137 Post su Instagram 18056643248425137
    Elisa recensione di Erika Arosio Elisa recensione di Erika Arosio
    Lo spartito della vita di Erica Arosio Lo spartito della vita di Erica Arosio
    Fuori cinema in Gae aulenti Fuori cinema in Gae aulenti
    Post su Instagram 17969264072791937 Post su Instagram 17969264072791937
    Post su Instagram 18524484466032075 Post su Instagram 18524484466032075
    Parco Nord a Milano Parco Nord a Milano
    Parco Nord milano Parco Nord milano
    Post su Instagram 18075304736483397 Post su Instagram 18075304736483397
    Post su Instagram 18102166543591351 Post su Instagram 18102166543591351
    Post su Instagram 18063120035036334 Post su Instagram 18063120035036334
    Warfare di Erica Arosio Warfare di Erica Arosio
    Fragilità e forza Fragilità e forza
    Aperitivo da Illy in Gae aulenti Aperitivo da Illy in Gae aulenti
    Post su Instagram 17977992797879651 Post su Instagram 17977992797879651
    Matera e Matera e
    Vista di Milano dalla Triennale Vista di Milano dalla Triennale
    Post su Instagram 17892342741296014 Post su Instagram 17892342741296014
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    le stagioni della verità

    Questo mio corpo

    Amazon.it : Questo mio corpo

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK