Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Amici di ago e filo
    • David di Donatello 2025 è femmina
    • Sara, Chiara, Sophie e le altre: l’allarme atti persecutori
    • Black Bag – Doppio gioco
    • One to One: John & Yoko
    • ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE.In dialogo con Mariangela Gualtieri
    • Ri-creare la vita 
    • Ho visto un re
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Sara, Chiara, Sophie e le altre: l’allarme atti persecutori

      By Alexia Di Filippo09/05/20250
      Recent

      Sara, Chiara, Sophie e le altre: l’allarme atti persecutori

      09/05/2025

      Black Bag – Doppio gioco

      08/05/2025

      One to One: John & Yoko

      07/05/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Costume e società»Oggi come ieri. La storia si ripete.
    Costume e società

    Oggi come ieri. La storia si ripete.

    DolsBy Dols10/10/2012Updated:19/09/20149 commenti4 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    sfollati
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Quanti milioni di occhi di donne negli ultimi anni hanno perso la splendida luce.

    di  Nok Tao

    Da Beirut.

    Ho gia visto quegli occhi. li ho visti tante volte in questi anni, li ho visti nell’autunno del 1982 a Limassol nel viso triste delle donne fuggite dall’inferno di una Beirut in fiamme dove uomini impazziti delle milizie libanesi di Gemayel, dei Drusi di Jumblatt, dei ”fanatici”di Haddad si massacravano a vicenda distruggendo interi quartieri e spezzando migliaia di vite.

    Sono gli stessi occhi di quelle donne che i ”ricchi”mandavano a vivere a Cipro mentre mogli e figli dei poveracci sputavano sangue e dolore.
    Ho gia visto quegli occhi, sono gli stessi occhi che ho visto nel ’90 a Taif o a Dammam quando le donne dei ricchi Kuwaitiani attendevano inermi in grandi alberghi gli sviluppi della folle invasione di Saddam Hussein del piccolo regno degli Al Sabbah.
    E sono gli stessi occhi che ho visto nel 2003 sui visi delle donne degli Iracheni benestanti che lasciavano in lacrime il loro paese invaso dagli Yankee di Bush assetati di prestigio e petrolio rifugiarsi negli alberghi del Kuwait.

    Ho gia visto quegli occhi, gli occhi di Fatma e Jumana che ora siedono qui di fronte a me nella bella sala colazioni del Hotel Dunes di Beirut. Il padre delle ragazze e’ un ricco mercante di stoffe di Aleppo che appena ha visto cadere le prime teste a Damasco ha mandato la famiglia a vivere in un buon albergo. Hanno il capo coperto da scialbi foulards sebbene non abbiano piu di 15 o 16 anni. La mamma delle ragazze e’ su in camera a dormire.

    Non si aprono mai con un sorriso, il loro viso e’ triste, sembra spento, pallido e chiuso alla luce della giovinezza. Non parlano volentieri, tantomeno con un uomo straniero! Mi dicono qualche parola quasi balbettando in risposta alle mie domande; qualche parola, solo frasi secche e senza alcuna speranza.
    Ed io penso, penso a quanti milioni di occhi di donne negli ultimi anni hanno perso la splendida luce, il calore,che solo gli occhi di una donna araba possono emanare. Dove e’ la serenita’, dove e’ fuggita la gioia delle figlie della mezzaluna! I colpi di mortaio, di mitragliatrici, le bombe le hanno portate via, via lontano.

    Dalla finestra di questa sala si vedono ancora, qui di fronte, non lontano i crateri aperti dai cannoni che brutti e crudeli fanno da testimoni, dopo 20 anni, alla assurda violenza della guerra civile libanese. E la storia oggi si ripete, si ripete a non piu’ di 80 chilometri da qui.
    Queste donne sono fortunate, sono le donne dei ricchi, quelle che si salveranno. Le loro sorelle senza mezzi adeguati ad una fuga e ad una lunga sopravvivenza all’estero strisceranno nella polvere dei campi profughi, altre ancora non ce la faranno e come stracci faranno da tappeto a strade insanguinate.

    Jumana e Fatma non sanno quando potranno tornare a casa ne tantomeno se ci sara’ ancora una ”casa”. La scuola, le danze, i canti, le feste di matrimonio, le amiche sono solo ricordi lontani di queste piccole donne.
    Perche’ non c’e pace in questa parte di mondo? Quanti interessi spargono la loro infame benzina sulle braci di questi popoli? Quando finira’, se mai finira’, tutto questo odio? Me lo chiedo, me lo chiedo ancora e sempre.

    Ero bambino e si piangevano morti e disgrazie, ora sono vecchio e nulla e’ cambiato. Chissa se fra 50 anni gli occhi di Fatma e Jumana saranno ancora tristi, chissa se ci saranno ancora le donne dei ricchi a vegetare negli alberghi di Beirut o Dubai mentre uomini dalle mani insanguinate, arabi e non, tireranno le fila del gioco piu’ sporco che l’umanita’ conosca.

     

    Beirut guerre occhi donne
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

    Related Posts

    Sara, Chiara, Sophie e le altre: l’allarme atti persecutori

    09/05/2025

    Black Bag – Doppio gioco

    08/05/2025

    One to One: John & Yoko

    07/05/2025

    9 commenti

    1. Alessandro on 10/10/2012 21:03

      Dear Pino i’m very proud to be’ your friend !

      Reply
      • pino on 11/10/2012 00:40

        Thanks Alessandro, I know your sensibility to tese problems and I’m glad you shared tem with me.

        Reply
    2. Elvy on 11/10/2012 06:40

      Bello e commovente… il tuo articolo
      Ciao Pino

      Reply
    3. Avatar photo
      Dols on 11/10/2012 07:36

      E’ molto commovente questo spaccato di un mondo così vicino e così lontano. Grazie Pino per averci fatto capire che ci sono altri problemi oltre la crisi in europa…

      Reply
    4. pino on 11/10/2012 10:46

      Grazie Elvy per il tuo commento positivo. Sono contento quando riesco a trasmettere un po’ di emozioni e a dare spunti di riflessione.

      Reply
    5. lory on 11/10/2012 16:23

      sei un grande. l’ho sempre detto.

      Reply
      • pino on 12/10/2012 07:53

        Grazie Lory per l’apprezzamento!

        Reply
    6. Irene Vittici on 11/10/2012 22:54

      Ciao Pino, bentrovato!
      Bellissimo e commovente articolo che dimostra la tua sempre indiscussa sensibilita’!
      Un abbraccio

      Reply
    7. pino on 14/10/2012 08:30

      Grazie Irene per il tuo commento che apprezzo davvero.

      Reply
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie- https://www.dols.it/2025/05/09/sara-chiara-sophie-e-le-altre-lallarme-atti-persecutori/

Tali atti persecutori sono annoverati tra i reati sentinella della violenza di genere che risultano tra l’altro in aumento, come evidenziato nel report relativo all’anno 2024 “8 marzo Giornata internazionale della donna”, redatto quest’anno dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale.
    https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello- https://www.dols.it/2025/05/09/david-di-donatello-2025-e-femmina/

A trionfare sono state le donne: 7 David a Vermiglio di Maura Delpero mentre L’arte della gioia di Valeria Golino e Gloria! di Margherita Vicario hanno conquistato 3 premi a testa
    Terrazzo un fiore Terrazzo un fiore
    https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gi https://www.dols.it/2025/05/08/black-bag-doppio-gioco/

E’ assolutamente da vedere il nuovo film di Steven Soderbergh intitolato Black Bag – Doppio gioco, con Cate Blanchett stupenda, simbolo della lussuosa coolness londinese e Michael Fassbender, gelido, impeccabile, finanche cinico, Arabela, Tom Burke, Naomie Harris, Pierce Brosnan e Regé-Jean Page, scritto dal geniale David Koepp.
    https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yok https://www.dols.it/2025/05/07/one-to-one-john-yoko/
C’è tanto materiale inedito, filmati casalinghi e sorprendenti registrazioni telefoniche di conversazioni intime e di lavoro di Yoko Ono e John, che aveva preso (un po’ paranoicamente) l’abitudine di registrare le telefonate, per difendersi da potenziali accuse. E in effetti rischiò di essere espulso dal Paese.
    “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con “ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
“ALBUM PER PENSARE E NON PENSARE”. Dialogo con Mariangela Gualtieri sul suo ultimo, magico libro.

Un libro che sorprende l’ultimo lavoro editoriale di Mariangela Gualtieri .
Poetessa, drammaturga, attrice, personaggio unico per sensibilità e grazia nel mondo culturale e teatrale italiano che stavolta ci stupisce facendoci ritornare tutti un pò bambini con un volume di grande formato fatto di rime e disegni da colorare.
Un gioiello per chi desidera donarsi momenti di lentezza e libera immaginazione.
Inizia proprio con il mio scoprire questo gioioso suo ultimo lavoro il dialogo con Mariangela , gentile e disponibile come sempre , in una intervista che non può non toccare anche i grandi temi del tempo complesso che viviamo.
    Mariangela Gualtieri Mariangela  Gualtieri
    Post su Instagram 18054001580213162 Post su Instagram 18054001580213162
    Rare, se non addirittura inesistenti, sono le stat Rare, se non addirittura inesistenti, sono le statue dedicate a storiche figure femminili in Torino. Per tentare di ovviare all’inconveniente, ben poco in linea con la contemporanea visione “woke” che ha condizionato persino i film della Disney, si sta per approntare un’opera dedicata alla Marchesa Giulia il cui il busto all’età di 27/28 anni è già stato studiato dallo scultore Gabriele Garbolino Rù. Ha ritrova il volto di Giulia nei molti ritratti giovanili che però ispiravano serietà e concentrazione. Lo scultore afferma: «Siamo partiti dall’idea di dare un volto svecchiato alla Marchesa.» Gloss immagina che sia per facilitare l’identificazione degli adolescenti di oggi nei valori propugnati dai Marchesi.

https://www.dols.it/2025/05/04/la-statuaria-torinese-una-disputa-femminista/
    Post su Instagram 18064505543304814 Post su Instagram 18064505543304814
    https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/ Ti sei https://www.dols.it/2025/05/01/te-indiano/

Ti sei divertita con i giochi proposti? Ti sei ritrovata a fare acrostici e anagrammi mentalmente, magari mentre eri in coda dal medico o al supermercato? Non riesci più a sentire una parola senza ricercare sinonimi e contrari? Ti devi trattenere dal dire a voce alta la frase dell’acrostico appena senti un nome? La tua penna è bella calda e le parole stanno uscendo frizzanti dal letargo?

Adesso che hai sgranchito la penna e le idee, è il momento di creare qualcosa che potrà essere anche breve ma sicuramente più significativo dei semplici giochi linguistici. Lasciati suggestionare dalle citazioni e ispirare dai suggerimenti. Sperimenta con stili e generi diversi, e non aver paura di esprimere la tua creatività o le tue stranezze. Cosa aspetti? Scrivi!
    Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno Viviamo in un mondo dove troppo spesso il bisogno di sottomettere l’altro prevale sul desiderio di incontrarlo. L’essere umano, illuso di essere superiore, continua a esercitare la sua necessità di dominio, dimenticando il significato profondo di parole come umiltà, equità, umanità, uguaglianza. E proprio perché questi valori sono diventati rari, siamo costretti a ribadirli, a insegnarli, a difenderli.
https://www.dols.it/2025/04/30/il-valore-del-rispetto-in-un-mondo-che-ha-dimenticato-lumanita/
    Si approssima maggio Si approssima maggio
    Papa Francesco è stato raccontato al cinema da au Papa Francesco è stato raccontato al cinema da autori come Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Daniele Luchetti, perché la sua figura ha esercitato un forte impatto non solo sulla Chiesa cattolica, ma anche sulla società laica credente e non credente e sulla politica mondiale.

https://www.dols.it/2025/04/26/chiamatemi-francesco-il-papa-della-gente/
    Oratorio Filippo Neri a Torino Oratorio Filippo  Neri  a Torino
    Da Picasso a Wothol aTorino https://abbonamentomu Da Picasso  a Wothol aTorino https://abbonamentomusei.it/mostra/forma-e-colore/
    Cherasco Cherasco
    CHERASCO PIEMONTE CHERASCO PIEMONTE
    Tra pregiudizi di genere e grande determinazione Tra pregiudizi di genere e grande determinazione

Cambiare vita, dare spazio ai propri desideri e fare quello che davvero ci piace è il sogno di molti,
ma realtà per pochi. Lo conferma l’analisi di Hays Italia in collaborazione con Serenis, il 40% degli
intervistati non è per nulla contento della propria condizione lavorativa e il 60% pensa con
regolarità a un cambio radicale della propria esistenza.

https://www.dols.it/2025/04/16/francesca-rizzo-imprenditrice-di-successo-a-bali/
    Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni Negli ultimi tempi, ho avuto lunghe conversazioni con mia cugina, che vive in Germania. Lei è alevita e ha sposato un ragazzo sunnita originario di Erzurum. Eppure, nonostante entrambi appartengano al popolo curdo, le differenze religiose sono bastate a creare muri. La famiglia del marito fatica ad accettarla, ritenendo gli aleviti culturalmente ed eticamente inferiori. Questo mi ha portato a riflettere su una dinamica universale: la tendenza dell’essere umano a costruire confini invisibili, a classificare, separare, giudicare.

Quante volte, da immigrati, ci siamo sentiti dire: “Se tutti fossero come voi, così integrati, sarebbe diverso”? Quante volte il nostro valore è stato misurato in base alla capacità di adattarci, di “assomigliare” alla cultura dominante? Ma questa non è una dinamica esclusiva delle migrazioni o della religione. Ovunque, gruppi diversi si osservano con sospetto. Il “diverso” fa paura.

Se ci spostassimo in un villaggio del Togo, del Senegal, del Congo, del Tibet, della Birmania o del Perù, troveremmo le stesse dinamiche: anche all’interno della stessa etnia, le tribù si guardano con diffidenza. Come se l’altro fosse meno degno, meno umano. È un istinto antico, quasi animale, nato dal bisogno di proteggere il proprio spazio. Ma qui nasce il paradosso: gli animali conoscono il proprio territorio e lo rispettano. Noi esseri umani, invece, non facciamo altro che invadere, appropriandoci, giudicando, alimentando paure e pregiudizi grandi come montagne.
https://www.dols.it/2025/04/16/pregiudizi-paura-e-confini-invisibili-il-difficile-cammino-dellumanita-verso-laccettazione/

⸻
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK