Laureata in Scienze politiche ha scelto però di dedicarsi alla scrittura. Di Rovigo, sposata con una figlia di 23 anni ed un figlio peloso : un bulldogue francese di 9 anni.
Abbiamo voluto Intervistarla, dopo aver letto la sua bella raccolta di racconti ‘‘Rivelazioni”.
Hai studiato Scienze Politiche come sei arrivata alla scrittura?
La scrittura è una passione che è sbocciata dopo la laurea, una predisposizione che a poco a poco è diventata una passione sempre più forte… ed eccoci qui. Mi è rimasta impressa una cosa che disse l’attrice Miriam Leone: affermava che ognuno ha un talento che prima o dopo si rivela prepotente nell’esistenza e così è stato anche per me.
Cosa ti proponevi di fare? Perché hai rinunciato si tuoi sogni?
Sognavo di vivere in Australia, magari intraprendere la carriera diplomatica… poi però all’ultimo non me la sono sentita di lasciare mia madre a gestire l’impresa commerciale da sola, ho una sorella ma ha intrapreso un’altra strada. Sono stata lungimirante e alla fine sono contenta della scelta. Nell’immediato però mi ha scombussolata e la scelta mi ha messa a dura prova ed ho trovato nella scrittura il mio elemento: ho iniziato a scrivere una rubrica prima sul Resto del Carlino poi sul giornale con il quale oggi collaboro: La Voce di Rovigo e, a 45 anni sono diventata giornalista pubblicista, scrivendo in parallelo le mie storie.
Quanti libri o altro hai scritto?
Oggi ho all’attivo 3 romanzi: Una vacanza in Inghilterra, La Canaglia e Fino alla fine e 3 raccolte di racconti: Marzia con gli stivali e altri racconti, Ostentata Bontà e Le domande inutili. E’ appena uscita la raccolta di tutti i racconti che ho scritto dal 2020 al 2024 prevalentemente generi noir e grottesco, ma non mancano esperimenti comici. Ho concluso il mio primo romanzo thriller ambientato nel Delta del Po: Oci Turbi e sto cercando una casa editrice.
Quale ti è piaciuto di più scrivere?
Ogni racconto e ogni storia mi regala emozioni e sensazioni diverse, scegliere è come chiedere di scegliere tra i figli a quale vogliamo più bene: impossibile! Mi piacciono le sfide, imparare: partecipo a corsi di poesia, di scrittura, di sceneggiatura, di stand up comedy convinta che ci sia sempre qualcosa di inesplorato tra i miei pensieri che possa rivelare emozioni e personaggi nuovi ed autentici.
Rovigo è una piccola città ma forse gli spazi poco affollati spingono maggiormente alla scrittura?
Sì Rovigo è una cittadina piccola rispetto alle metropoli ma non credo che possa ispirare la scrittura in quanto tale …
Cosa vuol dire Rivelazioni?
E’ il titolo che sembrava sussumere tutte le storie, ciascun personaggio vive momenti particolari dell’esistenza che la segneranno definitivamente, nel bene o nel male. Il curatore del libro, Robert, ha scritto nella nota iniziale una frase di Jorge Luis Borges nella nota: “Imminenza di una rivelazione” cattura l’essenza di ciò che rende l’arte, e in particolare la narrazione, così potente e affascinante.
Ogni storia è un viaggio verso la rivelazione non solo per il lettore ma anche per i personaggi e per lo stesso narratore”. Da narratrice posso dire che è vero. I nomi che albergano nel libro sono tutti veri e desueti che ho travato girando nei cimiteri, leggendo i necrologi e proprio quei nomi mi hanno ispirato gli accadimenti come se quelle persone volessero ritornare, rivivere tra le mie righe prima dell’oblio.